Il cristianesimo è amore, inclusione, accoglienza. Chi si aggrappa strenuamente al simbolo della croce per erigere barricate, per tracciare un solco netto che separi "noi" da "loro", forse non ha compreso appieno il messaggio di Gesù che, per primo, tese la mano e aprì il dialogo con "i diversi", come la donna samaritana al pozzo (Giovanni, 4, 7-9) o il centurione romano, pagano, cui salva il servo gravemente malato (Matteo, 8, 5-13). Lui dialogò con pagani, malati, indemoniati, prostitute, peccatori di ogni risma, offrendo loro amore e redenzione. Gesù ama, accoglie, comprende, perdona e non giudica. E Maria, sua madre, non potrebbe essere diversa: è proprio grazie a lei, al suo amore ed alla sua comprensione, che si deve il primo miracolo operato da Gesù, intervenuto a tramutare l'acqua in vino alle nozze di Cana.
Maria è la mamma di tutti, che tutti ama e tutti abbraccia. Ed oggi, 2 febbraio, ricorre una festività molto particolare, emblema dell'amore senza limiti.

E' una casualità il fatto che io mi sia sposata proprio il 2 febbraio, ma questa coincidenza mi rende molto felice.
RispondiEliminaE' bellissimo il riferimento alle radici originarie del cristianesimo (inclusione, accoglienza) e mi sembra molto lontano da quello che si vede tutti i giorni.
Come sai sono lontanissima dalla fede religiosa, ma queste parole sono di ispirazione. Vorrei che tuti le ricordassero o le conoscessero bene.
Zion, in realtà il cristianesimo non è affatto lontana dalle sue radici: proprio come una pianta, è da lì che trae nutrimento e forza. Quello che vedi tu tutti i giorni, probabilmente, non è vero cristianesimo ma soltanto rami avvizziti, che appassiscono per conto proprio. L'errore da non fare è quello di gettare tutta la pianta quando basta potarla un pochino.
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