venerdì 28 novembre 2014

Kung fu da smartphone

Piacerà soprattutto ai più piccoli (e qui sto già pensando ai miei "cuccioli guerrieri") il nuovo gestionale realizzato dal coreano Com2uS e scaricabile gratis sui dispositivi Android in cui si riuniscono ed allevano delle combattive bestiole.
All'interno di una cittadella marziale si trovano gli animaletti con la passione per il Kung Fu - volpe, aquila, panda, cane, lupo, drago, leone, toro, scimmia, riccio e molti altri ancora - da crescere ed allenare, facendoli diventare grandi ed esperti combattenti, che si scontreranno in duelli all'interno di un'arena. Ciascun animaletto ha tre stadi di evoluzione e sono anche mixabili tra loro per ottenere nuove abilità ed evocare nuovi animali.
Un gioco carino e simpatico, ma che di certo non può essere divertente e coinvolgente come il Kung Fu praticato in prima persona. Quindi, bambini, se siete a casa da scuola perchè avete l'influenza, passate pure un po' di tempo giocando con questa applicazione, ma appena state bene vi aspetto in palestra per allenarci sul serio!

giovedì 27 novembre 2014

Totoro, tra sogno e realtà

Totoro è una magica creatura che vive dentro un grande albero di canfora, un grosso spirito buono e peloso che sembra uno strano incrocio tra una talpa e un orso: un tororu, in giapponese, ma la piccola Mei - che ha solo 4 anni - ne storpia il nome e lo chiama Totoro. E' lui il protagonista di una delle opere più conosciute ed amate di Hayao Miyazaki, "Il mio vicino Totoro" o "Tonari no Totoro", fiaba a cartone animato ambientata nella campagna giapponese degli anni '50 e prodotta dallo Studio Ghibli il quale, dopo lo strepitoso successo avuto dal film, adottò l'immagine di Totoro come proprio logo.
Nonostante l'ottimo successo di pubblico e di critica, il film arrivò in Italia soltanto nel settembre del 2009, ben ventun anni dopo la sua proiezione in Giappone, ma anche qui ottenne un esito più che positivo tanto da vedere un fiorire di gadget raffiguranti il peloso spirito buono dei boschi.
La piccola Mei e sua sorella maggiore Satsuki si sono trasferite insieme al loro papà in un villaggio di campagna per stare più vicini all'ospedale dove è ricoverata la loro mamma, ma questo trasferimento segnerà per loro anche l'inizio di una splendida ed incredibile avventura alla scoperta del bosco e degli spiritelli che lo animano. Il loro primo incontro è con i "nerini del buio", piccoli spiriti della fuliggine che occupano le vecchie case abbandonate e che soltanto i bambini possono vedere, ma poi faranno la conoscenza di altre fantastiche creature come il Gattobus e, ovviamente, Totoro. 
Questo grosso spirito, calmo e dormiglione, mi ricorda molto, per fisionomia e stile di vita, "qualcuno" di nostra conoscenza; metto un'immagine qui sotto, cercate di trovare l'intruso!

martedì 25 novembre 2014

Violenza sulle donne: mai!

Scrivo questo post con qualche difficoltà. Perchè, qualche tempo fa, ho letto un articolo da cui mi era parso di capire che, in fatto di violenza sulle donne, qualunque cosa si scriva, qualunque tono si usi, sia sbagliato.
Ma, in quanto donna, non riesco proprio ad esimermi dal digitare sulla tastiera i miei pensieri, il mio sentire.
E comincio subito col dire che trovo piuttosto patetica la Giornata contro la Violenza sulle Donne: va bene, il 25 novembre ricordiamo tutte quelle poverette che non hanno saputo sfuggire ad un amore che si è trasformato in odio, rivolgiamo un pensiero alle vittime che le istituzioni non hanno saputo proteggere adeguatamente, ci indigniamo di fronte alle morti, alle sevizie, alle percosse che vedono donne di ogni età e ceto sociale tramutarsi in vittime sacrificali... e poi?
Poi arriva il 26 novembre e la vita riprende a scorrere come sempre. Con un femminicidio ogni 2 giorni (sissignori, è questa la media in Italia).

Eppure agire, concretamente, può essere più difficile di quanto si pensi.
Qualche tempo addietro, ad esempio, con l'Accademia Marziale Saronno, avevamo proposto la realizzazione di un'iniziativa contro la violenza sulle donne ad un'associazione attiva sul territorio locale e sapete cosa ci è stato risposto? Sostanzialmente, che non è rispondendo con la violenza alla violenza che si risolvono i problemi.
Ma và? Complimenti per la totale miopia, signore mie!
Se solo vi foste prese la briga di analizzare la proposta, invece di fermarvi al nome di chi la proponeva, vi sareste accorte che l'iniziativa prevedeva l'intervento di una psicologa e di una avvocato penalista, per analizzare il fenomeno sotto i più diversi aspetti, e che la parte prettamente marziale verteva sullo sviluppo di una maggiore consapevolezza di sè, del proprio valore come persona, dell'autostima: elementi basilari per non essere succubi e per decidere di uscire dalla spirale della violenza.
Non certo "tira un pugno al marito che ti assale"!
Ma forse va bene così: di questo problema ne scrivano solo coloro che sanno scegliere le parole e le immagini giuste. Propongano iniziative solo coloro che hanno ottenuto la benedizione di "chi queste cose le sa". Continuino pure a venir picchiate, violentate, abusate, uccise le donne in Italia. E noi, da brave persone comuni senza "abilitazioni" particolari, accontentiamoci di segnare sul calendario quel patetico quanto inconcludente 25 novembre.

P.S. Ieri sera, durante l'allenamento di Kung Fu T'Ienshu, abbiamo allenato tecniche di autodifesa femminile. Questo non solo perché oggi è il 25 novembre, ma perché i Maestri credono che alla violenza sulle donne sia sempre necessario opporsi, 365 giorni all'anno. Noi, insomma, continuiamo per la nostra strada, scegliendo di insegnare il rispetto per le donne e il valore della vita umana ogni giorno. Gli altri, scelgano pure la via che credono sia più adatta per contrastare questo dramma quotidiano.

lunedì 24 novembre 2014

Chi è il guerriero più debole?

Spesso, quando si allenano bambini, ci si sente fare domande come "Ma il Kung Fu è più forte del Karate?" o "E' più forte chi tira pugni o chi tira calci?": sono domande ingenue, per certi versi tenere, che nascono spontaneamente quando i piccoli iniziano a praticare un'arte marziale e per loro la forza è ancora soltanto quella legata alla resistenza ed alla prestanza fisica. Crescendo, e continuando a praticare, apprenderanno che la vera forza sta in ben altro. 

giovedì 20 novembre 2014

Belen: nuovo film con 200 mila euro di soldi pubblici

Non conosce crisi Belen Rodriguez: anche in tempi in cui sono molti a perdere il posto di lavoro e nei talk show i politici dei più diversi schieramenti si scannano verbalmente a caccia di un colpevole, lei, sempre osannata ed inossidabile regina del gossip, tira dritto per la sua strada. Una strada lastricata di pietre preziose, come quelle del mitico Eldorado che secondo le leggende si sarebbe trovato nel Sud America; una strada lastricata di euro, anche pubblici.

Per quanto strano possa sembrare, infatti, con una delibera del 29 ottobre 2014 il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha deciso di finanziare la realizzazione del nuovo film della soubrette argentina, intitolato "Non c'è due senza te", stanziando la bella cifra di 200.000 euro quale contributo pubblico. Ovvero sia, provenienti dalle tasse pagate dai cittadini italiani. Motivazione: si tratta di una pellicola dall'alto profilo culturale. 

Questo capolavoro della cinematografia italiana, meritevole di tanta fiducia da parte delle istituzioni nazionali, racconta le vicende di una coppia gay il cui tranquillo vivere quotidiano viene sconvolto dall'arrivo di un bambino di 11 anni e della bellissima Laura, interpretata da Belen Rodriguez. Una classicissima commedia degli equivoci condita in salsa gay friendly che, in questi tempi in cui tanto si parla di omofobia, di certo non guasta: tanto da essere remunerata col pubblico quattrino prima ancora di approdare nelle sale cinematografiche. 

Accanto a Belen la pellicola, firmata da Massimo Cappelli, vede tra i protagonisti Fabio Troiano, Dino Abbrescia e Tosca D'Aquino. Troiano ed Abbrescia interpretano i due gay, innamorati e tutto sommato sereni, fino a quando Laura/Rodriguez non entra nelle loro vite come un ciclone, sconvolgendole e mettendo a dura prova il loro rapporto. Se la pellicola si chiuderà con il più classico dei lieto fine non è dato sapere, ma di certo 200 mila euro di finanziamento pubblico stanno già rendendo molto felice buona parte del cast. E se è vero che 200 mila euro non possono cambiare il mondo, altrettanto vero è che tanti, troppi beni culturali italiani di pregio storico e architettonico - molti dei quali riconosciuti Patrimonio dell'Umanità e ciò nonostante in abbandono -  avrebbero potuto beneficiare di questi quattrini per la manutenzione ordinaria, senza aspettare l'ennesimo intervento d'urgenza.

Maggiorenne marziale

Sembra ieri e invece... Nell'autunno del 1996 avevo iniziato a frequentare, a Como, il corso di Jeet Kune Do e Kali presso la Street Survival School di Corrado Vella. Sono 18 anni che pratico arti marziali. 
Diciotto anni. Sono una maggiorenne marziale, insomma. E non nego che mi fa un po' impressione, pensandoci, allenarmi con ragazzi che non erano neppure nati quando io già iniziavo a tirare jab e montanti, ad allenare Lap Sao e Pak Sao... Forse dovrei fare un bilancio di questa mia sopraggiunta maggiore età marziale, ma onestamente non saprei da dove cominciare. Certo, sono cambiate molte cose nel corso di questi anni. Ma quelle veramente importanti sono rimaste. Forse modificandosi, crescendo insieme a me, ma ciò che davvero contava allora conta ancora oggi. I valori di allora sono quelli che mi accompagnano ogni giorno. Ed un discorso similare posso farlo per le persone: Corrado, anche se poi ho preso una strada completamente diversa dal percorso iniziato con lui, è rimasto un amico ed un marzialista che stimo ed è felice nel sapere che ho trovato il mio equilibrio con il Kung Fu T'Ienshu, che pratico con passione e che sono certa continuerà ad aiutarmi nella mia crescita personale, sotto la guida di Maestri che stimo moltissimo e ai quali sono legata da gratitudine e grande affetto.
Niente bilanci, dunque, ma un festeggiamento mi pare irrinunciabile. E allora ecco qui i biscotti Yin-Yang preparati per essere gustati dopo gli allenamenti, con i compagni di tatami ed i Maestri! Sono normali biscotti realizzati con la frolla, partendo dalla stessa ricetta dei miei biscotti delle feste; ovviamente ho tenuto metà impasto al naturale e l'altra metà l'ho lavorata con l'aggiunta di cacao amaro per ottenere i colori del Tao che, come potete vedere dalla foto, nel T'Ienshu sono invertiti rispetto ai tradizionali. Speriamo piacciano...

P.S. I biscotti sono andati a ruba! La ricetta è collaudatissima, per quanto riguarda la forma, in effetti è un po' laborioso ottenerla: ho innanzi tutto ritagliato la forma "a goccia di Tao" su un cartoncino e l'ho poi utilizzata come mascherina da appoggiare sulla pasta frolla tirata per ritagliarne le forme, che ho poi congiunto. I "puntini" sono applicati sopra, mentre le gocce si congiungono da sole durante la cottura.

lunedì 10 novembre 2014

Un Pinguino contro Amazon per librerie umane

Amazon è un colosso che, incurante delle campagne di boicottaggio che lo coinvolgono periodicamente, stritola come uno schiacciasassi le piccole librerie di mezzo mondo: più umane, certo, con un rapporto spesso amichevole con i propri affezionati clienti, ma incapaci di contrastare questo mostro di efficienza che, con l'avvento dei droni, rischia di diventare ancora più potente grazie alla rapidità di consegna della merce. 
Ma, si narra, il piccolo Davide può sconfiggere il mastodontico Golia e lo stesso si ripropone di fare l'editore britannico Penguin Random House: sua l'idea di creare una piattaforma web, la My Independent Bookshop, che miscela il social network allo store online, come spiega diffusamente un articolo pubblicato da La Repubblica. Qui infatti si possono trovare recensioni di libri e consigli di lettura, ma anche acquistare sia i classici volumi cartacei che i più moderni ebook che tu, lettore, ordini online e, se vuoi, ti fai recapitare l'acquisto (senza costi aggiunti) presso la tua libreria preferita, rapidamente e in tutta comodità, senza correre il rischio di non essere a casa quando il corriere arriva per la consegna. E senza perdere il piacere di scambiare due chiacchiere con il proprio libraio di fiducia. Non solo: grazie ad una collaborazione stretta con il sito Hive ogni acquisto assicura un piccolo profitto alla libreria scelta. Nel Regno Unito l'iniziativa sta riscuotendo un vasto successo, grazie anche al fatto che diversi autori famosi hanno scelto di recensire le loro opere su My Independent Bookshop ed utilizzano questa piattaforma anche per restare in contatto con i propri ammiratori e chiacchierare di libri.
Nel frattempo, mentre il Pinguino britannico affila le armi, lungo la Senna le Paris Librairies crescono sempre più e arrivano già a contare oltre 500 librerie in rete per un'offerta di un milione e mezzo di titoli: risultati che hanno consentito di sottotitolare il logo con le parole "La più grande libreria del mondo". Si cerca il libro sul sito, o anche sull'app Android, e vengono visualizzate tutte le librerie che hanno il titolo disponibile; si prenota il testo di nostro interesse e grazie alla geolocalizzazione è possibile raggiungere la più vicina in pochi minuti.
Sia la Gran Bretagna che la Francia hanno dunque puntato su soluzioni smart e high tech che consentono di salvare piccole librerie indipendenti spesso ricche di storia. Non sarebbe male se un'idea simile venisse anche a qualche editore italiano, capace di equiparare il Tevere, l'Arno, il Po o i Navigli alla Senna o al Tamigi.

venerdì 7 novembre 2014

Buone notizie dentro e fuori il ring

Torno a proporvi una manciata di buone notizie, forse troppo spesso taciute dalla cronaca che cerca i grandi numeri ed il clamore delle catastrofi. 

Cominciamo con una buona notizia che arriva da Milano: qui, in piazza Ferrara, una donna di 32 anni è stata aggredita da un marocchino che intendeva rapinarla, ma lei pratica da anni pugilato e non ci ha pensato su troppo prima di stendere l'aggressore. Pare che il giovane delinquente sia stato persino sollevato al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine: la legge italiana, forse, è meno dura di una donna in grado di difendersi da sola (qui l'articolo).

Un papà coraggioso ha sventato lo stupro di sua figlia quattordicenne a Casoria, nella stazione della Circumvesuviana. L'uomo ha visto un tizio afferrare la ragazzina e trascinarla con sè ed è immediatamente intervenuto, prendendo a calci e pugni l'aggressore fino all'arrivo della polizia che ha arrestato il malvivente (qui l'articolo).

In India, nazione tristemente nota per l'elevatissimo numero di stupri, una ragazza di 19 anni che pratica Wushu e Taekwondo si è fieramente ribellata a un tentativo di violenza, ha neutralizzato l'aggressore e l'ha consegnato alla polizia. La giovane era stata aggredita proprio mentre rincasava dopo un allenamento di Kung Fu Wushu e per la sua coraggiosa reazione è stata anche premiata dalle autorità locali (qui la notizia).

Non fa arti marziali ma ha dimostrato di avere sangue freddo anche un'anziana signora bolognese che è riuscita a far arrestare tre ladri: svegliata nel cuore della notte da alcuni strani rumori, la pensionata ha capito che in casa c'erano dei ladri e si è prontamente chiusa a chiave in camera sua, telefonando alla polizia che è intervenuta ed ha bloccato i malviventi (qui l'articolo).

Arti marziali e bodybuilding sono invece il "segreto" dell'eterna giovinezza del 75enne Roger Thomas, che ha recentemente preso parte al British Natural Bodybuilding Championship a Manchester aggiudicandosi il terzo posto. Roger ha iniziato ad allenarsi soltanto dall'età di 68 anni, ma lo fa con grande serietà: cinque giorni di body building a settimana e due di Kung Fu Wing Chun, per un impegno settimanale di sette giorni su sette. "Probabilmente inizierò a prendermela più comoda quando avrò 80 anni - ha dichiarato durante un'intervista - Magari allora andrò in palestra soltanto 3 giorni a settimana" (qui l'articolo).

Dal mondo dello sport, poi, buone notizie arrivano dalla Cina, dove la Nazionale Italiana di Kung Fu è riuscita a conquistarsi un posto sul podio mondiale grazie alla vittoria di 51 medaglie, piazzandosi terza dietro i padroni di casa e Russia (qui la notizia).

Basket, ma anche atletica, canottaggio indoor, Karate ed Aikido: sono queste le discipline sportive che il 25 ottobre si sono date appuntamento a Como in occasione dell'Open Day For Special People, una giornata aperta a tutti i ragazzi con disabilità intellettive ed ai loro amici (qui l'articolo).

A ottobre il film "Karate Kid" ha spento 30 candeline. Questa pellicola fu infatti realizzata nel 1984 e diede uno straordinario successo non soltanto agli interpreti principali, Ralph Macchio e Pat Morita, ma anche al Karate, che grazie al film accrebbe moltissimo la sua notorietà a livello planetario (qui la notizia).

mercoledì 5 novembre 2014

Minestra avanzata? Facciamone polpette!

Con la stagione fredda la mia cucina assiste ad un eccezionale proliferare di minestre e minestroni: di verdure, di legumi, di qualunque cosa si possa gettare ne pentolone cavandone del cibo caldo e nutriente, come suggeriscono la medicina tradizionale cinese nonchè il buon senso. Capita che un po' di queste pietanze restino nella pentola e di gettarle via non se ne parla neppure: il cibo non lo butto per principio, figuriamoci poi se sono disoccupata come in questo periodo! Tanto più che dalla minestra si possono ricavare favolose polpette vegetariane
La ricetta è estremamente facile e veloce, oltre che low cost ed in perfetto stile "Sopravvivenza": basta prendere il minestrone avanzato - nel mio caso si trattava di minestrone di legumi, come potete vedere dalla foto - e passarlo con il frullatore; aggiungervi pan grattato, un uovo e grana grattugiato, mescolando bene il tutto. 
Unire una spolverata di pepe nero (io come sempre non aggiungo sale, preferendo far ricorso a spezie ed erbe aromatiche), realizzare delle palline e... basta! Tutto qui. Si prendono le nostre polpettine e le si friggono in padella o, per un'alternativa più light, le si passa tra le mani unte d'olio extravergine d'oliva e le si mette a cuocere in forno, a 200° rigirandole di tanto in tanto, finchè non saranno ben cotte e dorate. Lo stesso procedimento funziona benissimo anche per i minestroni di verdura, mentre nel caso abbiate unito del riso alla vostra minestra potete sempre optare per degli arancini di riso.

lunedì 3 novembre 2014

Lo zodiaco cinese e l'arte mondiale

Jackie Chan non è un ragazzino: nato a Hong Kong il 7 aprile del 1954 potrebbe essere considerato un "quasi pensionato" almeno secondo gli standard europei e decisamente un signore che si è ormai lasciato la giovinezza alle spalle. Eppure non solo continua a fare film, ma anche a rifiutare di usare le controfigure per molte scene. E fa bene!

Come sempre o quasi, infatti, il mio giudizio al film è in contrapposizione netta con quello della critica ufficiale - almeno quella di Rotten Tomatoes - che lo ha bocciato senza troppi complimenti: personalmente ho trovato "Chinese Zodiac - CZ12" piacevole e divertente, oltre che con interessanti spunti di discussione circa la proprietà delle opere d'arte. 
Un disegno che riproduce parte del
perduto Antico Palazzo d'Estate
Lo zodiaco cinese del titolo, infatti, è quello costituito dalle 12 statue bronzee delle teste dei rispettivi segni, trafugate dall'Antico Palazzo d'Estate di Beijing durante la sua presa e distruzione nel corso della Seconda Guerra dell'Oppio, nel 1860. Statue che hanno ovviamente un inestimabile valore storico, artistico ed economico, esattamente come moltissime altre opere d'arte trafugate nel corso dei secoli come trofei di guerra e mai più tornate in patria. 
Il mercenario J. C. (Jackie Chan) ha il compito di rintracciare e recuperare, per conto del potente magnate Lawrence Morgan (Oliver Platt) le 12 teste di bronzo, così che possano essere messe all'asta e fruttargli milioni di dollari, ma sulla sua strada incontrerà la dottoressa Coco (Helen Yao), esperta d'arte e convinta assertrice del diritto di ogni Paese di riappropriarsi delle opere che ne hanno segnato la storia e la cultura.

Dal punto di vista marziale Chan non delude mai. Certo, guardando i suoi film si sa cosa si trova: l'azione viene miscelata alla comicità e così ci si imbatte, ad esempio, in duelli interamente vissuti sull'esiguo spazio di un divano o in fughe rocambolesche in cui il cavalletto di una fotocamera diventa uno strumento d'autodifesa (e di offesa!). Però molte tecniche marziali sono assolutamente vere, orchestrate con maestria da Jackie Chan che del film è anche regista, sceneggiatore e produttore, ed onestamente mi chiedo come si possa bocciare "CZ12" e definire invece un capolavoro film fantascientifici, dal punto di vista delle arti marziali e dei combattimenti, come "Kill Bill", "Il monaco" o "La foresta dei pugnali volanti" (i cui interpreti, peraltro, spesso non sanno assolutamente nulla di arti marziali e si limitano ad eseguire movimenti come fossero la coreografia di un balletto, a differenza di Jackie Chan e soci). 
Lo scontro tra Zhang Lanxin e Caitlin Dechelle,
artiste marziali prima ancora che attrici
In "Chinese Zodiac", invece, le arti marziali ci sono eccome e sono reali: oltre al protagonista, infatti, troviamo qui la bella e brava attrice cinese Zhang Lanxin, che interpreta il personaggio di Bonnie e che prima di essere conosciuta a livello internazionale grazie a questa realizzazione cinematografica aveva militato nella Nazionale Cinese di Taekwondo, vincendo nel 2004 il campionato nazionale cinese per la sua categoria di peso; inoltre una parte minore è interpretata dalla statunitense Caitlin Dechelle, che ha iniziato a praticare arti marziali a 8 anni e che dall'età di 13 anni è entrata a far parte del team XMA (Extreme Martial Arts) ed ha conquistato diversi titoli mondiali, diventando in seguito insegnante del metodo XMA, stunt woman ed attrice. 
Altre parti secondarie sono affidate poi agli attori e marzialisti Alaa Safi (lui pure con un prestigioso passato di atleta di Taekwondo, dopo aver iniziato a praticare Karate) e Steven Dasz (che, al contrario, ha iniziato col Taekwondo, passando poi a praticare Karate e Ninjutsu e restando affascinato dal sistema di combattimento ideato da Bruce Lee, il Jeet Kune Do).
La stroncatura riservata a questo film dalla critica italiana è, a parer mio, del tutto ingiustificata e la giuria della trentaduesima edizione dell'Hong Kong Film Awards concorda con me, dal momento che ha premiato "Chinese Zodiac 12" proprio per le migliori scene d'azione.
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