lunedì 29 settembre 2014

India, la Miss: "Donne, imparate a difendervi"

Ragazze, siate temerarie, non abbiate paura! E' questo l'accorato appello che Priyanka Chopra ha rivolto alle giovani donne di Delhi nel corso di una sua recente visita in città. L'India ha più volte destato l'attenzione dei media internazionali per l'elevatissimo numero di stupri e di violenze sulle donne che funestano il Paese e Priyanka, Miss Mondo 2000, modella ed attrice indiana, ha voluto utilizzare la propria popolarità per lanciare questo appello alle sue conterranee.

"Quando dico di non aver paura a Delhi so che è difficile - ha dichiarato al locale Times Of India durante un'intervista - Non viviamo in quella situazione ideale che avrebbe potuto esistere se le autorità e gli organi legislativi avessero creato un ambiente sicuro e protetto per noi donne, ma fino a quando questo non avverrà, fino a quando non si realizzerà questo ambiente sicuro, l'unica cosa che possiamo fare è sentirci protette personalmente.
Mi rendo conto che è un triste consiglio da dare, ma frequentate corsi di autodifesa, portate con voi spray al peperoncino, acquisite fiducia in voi stesse ed imparate a difendervi da sole".

Avvicinatasi alla boxe per interpretare il ruolo della pugile indiana Mary Kom, Priyanka ha avuto una sorta di illuminazione: "Quando ho imparato questa nuova abilità, quella di boxare, ho acquisito un diverso livello di fiducia. Voglio dire: non penso di poter vincere un combattimento reale sul ring, ma comunque mi sento in modo diverso. Non credo di essere invincibile, ma sì, se il mondo non può proteggerti questo non significa che tu non debba provare a difenderti da sola". Ed è questo il messaggio che ha lanciato a tutte le donne, indiane e no.

giovedì 25 settembre 2014

Vita da opossum. Che fine ha fatto Dolly Freed?

Dolly Freed è una ragazza sveglia: a soli 18 anni ha già ben chiaro in testa cosa vuole e, soprattutto, cosa non vuole per la sua vita. Ad esempio, sa benissimo di poter vivere alla grande senza bisogno di cianfrusaglie, di oggetti costosi e di un lavoro. Merito di suo papà - che lei chiama spesso "il vecchio matto" - e soprattutto di Diogene, il filosofo cinico dell'antica Grecia che, si narra, un bel giorno decise di sbarazzarsi di tutti i suoi beni asserendo che "le persone non possiedono beni, sono i beni a possederle". Secondo la leggenda, il filosofo si sbarazzò di tutto, andando a vivere all'interno di una vecchia botte di vino svuotata, tenendo per sè soltanto una coppa, ma, quando vide un bambino bere raccogliendo l'acqua nelle mani, si disfò anche di quella. Ebbene, questa giovane donna e suo padre vivono tenendo la bussola puntata su Diogene. E sugli opossum. Cosa c'entrano gli opossum? Lo spiega la stessa Dolly: "Giorno dopo giorno ci lasciamo trasportare dalla vita. Abbiamo un tetto sopra la testa, dei vestiti da indossare, e mangiamo e beviamo più che bene. Possediamo e otteniamo le cose buone della vita con una facilità tale che ci sembra assurdo impelagarci in un lavoro noioso, senza senso e frustrante per procurarci i soldi per comprarle, anche se quasi tutti lo fanno. Guadagnarsi da vivere lo chiamano loro. Schiavitù, lo chiamo io.
A volte papà si agita e dice che, vivendo così, stiamo appena meglio degli opossum. Questi animali possono vivere quasi ovunque, anche nelle grandi città. Sono gli animali più stupidi che esistano, ma erano presenti sulla Terra milioni di anni prima che l'uomo facesse la sua comparsa, e sono ancora qui, più forti che mai. [...] Sono grassi e indolenti, e amano la vita (o almeno così mi piace credere), e non c'è modo di persuaderli a lavorare in una fabbrica o in ufficio".
Dolly Freed in posa nell'orto di casa
Dolly e suo padre diventano professionisti indiscussi nell'"arte di arrangiarsi": allevano conigli e galline in cantina, ignorano le ingiunzioni di pagamento delle tasse, coltivano l'orto, cacciano e pescano (anche laddove vigono i divieti di farlo), distillano alcolici... Il libro trabocca di ricette per cucinare praticamente di tutto ed offre interessanti spunti di riflessione sulla vita e sul "possesso delle cose".
Dolly scrisse il suo libro quando aveva 18 anni ed usò uno pseudonimo, perchè non desiderava che le vite sua e di suo padre venissero stravolte e perchè avevano un rapporto... diciamo intricato con la legge. Era il 1978. Dopo un iniziale successo, Dolly e la sua opera vennero dimenticate dai più, fino alla recente crisi economica e la conseguente riscoperta dell'importanza del tirare a campare. Possibilmente bene. Nutrendosi cioè in modo sano, vivendo senza eccessi ma pure senza drammatiche rinunce. E con il ritorno dell'interesse su "La vita dell'opossum" crebbe anche l'interesse attorno alla sua autrice: che fine ha fatto Dolly Freed?
Dolly Freed oggi. E' ancora appassionata di birdwatching
(passatempo economico, che richiede solo tempo e un
binocolo - la cui spesa si ammortizza nei decenni)
Domanda destinata a rimanere senza risposta fino a quando la giornalista (disoccupata) Paige Williams è riuscita a scovare questa donna, ormai matura, in Texas. Che ci crediate o no, Dolly ha frequentato il college ed è diventata una scienziata, arrivando a lavorare per la NASA (altro che fricchettona!), ma ad un certo punto ha mollato tutto, desiderando tornare a quel mondo e quello stile di vita che sentiva a lei più adatti. Oggi vive facendo l'educatrice ambientale e conduce un'esistenza frugale. E', per usare le sue stesse parole, "un'opossum a metà". Paige Williams, dal canto suo, era riuscita a vendere l'articolo al New York Times, ma questo ritirò l'offerta quando la giornalista, rispettando la richiesta di Dolly, rifiutò di rivelare la sua vera identità; allora, senza demoralizzarsi e ben consapevole dell'interesse che era tornato a circolare sulla persona di Dolly, Paige decise di abbracciare la filosofia del sapersi arrangiare, facendo ricorso all'opossum style ma in modo più tecnologico, un opossum 2.0. Questa, però, è un'altra storia che, se volete, potete leggere qui.

Titolo: La vita dell'opossum - Vivere bene senza un lavoro e (quasi) senza denaro
Autore: Dolly Freed
Traduttore: Federica Frasca
Editore: Orme Editori
Anno d'edizione: 2013 (prima edizione Orme Editori)

domenica 21 settembre 2014

Prova e trova il tuo sport a Saronno!

Quella del 13 settembre è stata una splendida giornata di sole ed il centro della città degli amaretti si è animato trasformandosi in una gigantesca palestra a cielo aperto con "Prova e trova il tuo sport", evento organizzato dal CONI della Provincia di Varese che ha visto la partecipazione di numerose realtà sportive cittadine. 
Lungo il centralissimo Corso Italia, a pochi passi dalla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, c'era anche una rappresentativa dell'Accademia Marziale Saronno che, con Maestro ed allievi della Scuola Wo Chen, ha praticato Kung Fu T'Ienshu.
Nel corso del lungo pomeriggio ci siamo avvicendati sul tatami, dando brevi dimostrazioni di ciò che è il T'Ienshu e soprattutto coinvolgendo i numerosi passanti, mostrando loro semplici tecniche base di autodifesa. Come spesso accade, sono stati i bambini la vera sorpresa: mentre adolescenti ed adulti si creano più problemi ("mi vergogno", "c'è tanta gente che guarda", "e se faccio una figuraccia?"...), i bambini si sono lanciati con gioia a provare,  senza preconcetti e senza porsi difficoltà; non importava neppure se avessero già "provato e trovato" il loro sport: una bimbetta è salita sul tatami con indosso il suo bel costume di pattinatrice e si è messa a provare con noi, divertendosi e sprizzando gioia da tutti i pori. Continuerà a pattinare, perchè quello è lo sport che fa e che le piace, e noi certo non vogliamo che smetta di farlo: il punto, infatti, non è "rubarsi" gli allievi a vicenda tra associazioni sportive, ma mostrare ai cittadini di Saronno quanto variegata ed ampia è l'offerta di sport nella loro città.
In un'Italia in cui un bambino su tre è sovrappeso e uno su dieci obeso, secondo i dati raccolti dal Ministero della Salute, correggere il proprio stile di vita appare essenziale in un'ottica di prevenzione: un bambino obeso, infatti, sarà con buona probabilità un adulto obeso, con tutti i problemi - di salute, ma anche economici - che questo comporta per l'individuo e per la collettività. Fare sport è divertente e salutare ed è una buona pratica che è bene imparare fin da piccoli: lo sport agevola la socializzazione, consente di dare uno sfogo positivo alla propria energia, stimola un sano spirito di competizione, spinge a migliorare se stessi e, naturalmente, aiuta l'individuo a mantenersi in forma ed in buona salute.
Le arti marziali poi curano tanto lo sviluppo fisico quanto quello psicologico ed etico e possono dunque rivelarsi estremamente adatte per i bambini; il T'Ienshu in particolare, ponendo principalmente l'attenzione sull'individuo e non sulla tecnica, calma i piccoli troppo estroversi e "casinari" e porta all'apertura ed alla socializzazione i bambini più introversi e timidi. Per quanto riguarda gli adulti, poi, non credo sia necessario elencare i numerosi fatti di cronaca che parlano di aggressioni, scippi, tentativi di stupro e di rapina per far comprendere quanto possa contribuire alla propria sicurezza personale il frequentare un corso che insegni, con serietà e competenza, tecniche di autodifesa.
Dopo la tappa saronnese "Prova e trova il tuo sport" continua la sua avventura itinerante nelle diverse città della provincia di Varese sino a fine settembre, passando da Busto Arsizio, Cassago Magnago, Somma Lombardo e, naturalmente dal capoluogo provinciale, per mostrare quanti sport è possibile praticare in questa fetta di Lombardia.

venerdì 19 settembre 2014

Buone notizie!

Piccole ma dolci, come acini d'uva, qualche buona notizia per migliorare la giornata. Come sempre, non volendo dare una priorità alle news, le inserisco in ordine alfabetico di argomento. Buona lettura, buona giornata e buon settembre!

Animali (1): oltre ventimila uccelli rapaci hanno solcato il cielo sopra l'Aspromonte, in Calabria, nel corso della loro migrazione annuale. Avvistati anche animali ad alto rischio di estinzione in questo progetto che ha coinvolto molti giovani (qui l'articolo).

Animali (2): l'Unione Europea ha stanziato fondi per la tutela delle tartarughe d'acqua dolce europea e ligure, seriamente minacciate dall'"invasione" delle tartarughe americane (qui la notizia).

Arte: dalla discarica alla galleria d'arte, passando per le mani dello scultore Giusto Sucato. Chiodi, pezzi di metallo, arnesi di lavoro agricolo si trasformano in opere d'arte (qui l'articolo).

Bambini (1): dalle baraccopoli dell'Uganda a star di Youtube, i piccoli ballerini di Kampala conquistano il web: "La danza ci ha salvato la vita" (qui la video-notizia).

Bambini (2): Iris, piccola bimba di 4 anni del Regno Unito, è affetta da autismo ma la sua situazione sta migliorando sensibilmente grazie all'amicizia con un gatto speciale, la sua micia Thula (qui l'articolo).

Disabili: non vedenti da Firenze a Perugia in bicicletta, nel ricordo di Gino Bartali. Una pedalata di 500 chilometri per celebrare la nascita del mito del ciclismo e abbattere le barriere (qui l'articolo).

Economia: l'internet delle cose, ovvero sia produrre da soli e condividere, utilizzando meno materie prime, risparmiando energia e creando nuovi posti di lavoro: è questa la via per una nuova economia e per uscire dalla crisi delineata dall'economista Jeremy Rifkin (qui l'articolo).

Storia (1): era stata trafugata dal museo di Cerveteri, uno dei siti italiani patrimonio dell'Unesco, ed è stata recuperata dalla Guardia di Finanza una preziosa sfinge etrusca (qui l'articolo).

Storia (2): safari fotografico a Pompei, per arricchire Wikipedia e valorizzare le bellezze del sito archeologico. Un progetto di condivisione e di multimedialità che abbraccia la storia (qui la notizia).

Tecnologia: un corso gratuito di app per chi cerca lavoro al passo coi tempi. Presentato al Politecnico di Milano, questo corso - interamente gratuito grazie alla sponsorizzazione di Samsung - si ripropone di offrire nuove competenze al passo coi tempi a chi è in cerca di lavoro (qui l'articolo).

mercoledì 17 settembre 2014

Le ragazze delle arti marziali

Jessica Alba si sbarazza di un aggressore. E' la scena di un
film, ma sarebbe perfettamente in grado di farlo davvero.
C'è chi parte dalle arti marziali e diventa famosa, come Chloe Bruce, e chi invece fa il percorso inverso e da personaggio famoso inizia a praticare arti marziali, come Claudia Gerini, ma una cosa è certa: sono sempre più le signore e signorine che si avvicinano all'universo marziale.

Persino il settimanale "Oggi" ha pubblicato un articolo dal titolo "Da Jessica Alba a Elisabetta Canalis: tutti pazzi per le arti marziali", elencando alcuni dei numerosi vip - italiani e stranieri - che praticano discipline da combattimento.

La ricerca di un equilibrio con se stessi ed il desiderio di sapersi difendere sono le principali motivazioni che portano donne e ragazze, vip o meno, ad avvicinarsi alla pratica delle arti marziali e proprio per rispondere a queste volontà è stato istituito anche a Saronno ed a Caronno Pertusella, in provincia di Varese, un corso di PAD, il Programma Autodifesa Donna nato dal Kung Fu T'Ienshu. Un sistema di autodifesa che lavora sia sull'emotività che sulla fisicità della donna, analizzandone le particolarità psicologiche e fisiche che tanto la differenziano dall'uomo ed insegnando a sfruttare i punti di forza che nascono da questa differenza.

mercoledì 10 settembre 2014

Kung Fu, non è mai troppo presto!

Ho scritto più volte circa il fatto che non esista un'età "giusta" per praticare arti marziali e, ad avvalorare questa mia tesi, ho citato fulgidi esempi di tenacia e longevità, persone anziane ed allo stesso tempo marziali come "la Signora dello Judo" Keiko Fukuda o la nostra tostissima vecchina del Karate Maria Rossi, ma allo stesso modo non esiste un'età "giusta" nemmeno da bambini: per certi versi, si potrebbe forse dire che non è mai troppo presto per iniziare a praticare queste discipline.
Pur con le dovute precauzioni in considerazione della giovanissima età, infatti, anche i bambini della scuola materna possono avvicinarsi all'universo delle arti marziali: del toscano "Nido della Fenice" avevo già scritto in passato, così come pure dei corsi di Kung Fu T'Ienshu CSeA che si tengono ad Aosta, Saronno, Caronno Pertusella e San Severo e che coinvolgono bimbi di ogni età, a partire dalla prescolare.
Il "trucco", se così si può chiamare, sta nella passione: se ciò che si fa ci piace, allora non esiste anagrafe che possa fermarci.



lunedì 8 settembre 2014

Gatti, tenete in forma i vostri umani!

Dopo tanto tempo torno a voi con il mio Diario di un Gatto perchè la situazione è grave: cari (a)mici, dobbiamo unirci per fronteggiare un problema che pare coinvolgere un numero sempre maggiore dei nostri animali domestici bipedi, gli umani. Sto parlando dell'obesità
Ammettiamolo: spesso li trattiamo con troppo amore. Lasciamo che impigriscano accanto a noi sul divano e talvolta concediamo persino loro di dividere con noi il letto! Per non parlare poi di tutto quello che lasciamo mangiare loro, altro che croccantini e scatolette!
Fortunatamente intervenire si può e due esperti del settore ci mostrano come mantenere in forma i nostri umani, con semplici esercizi quotidiani. Ricordate (a)mici: un umano in salute è un umano felice! Quindi mettiamoci all'opera e spargiamo il miagolio.
Miao a tutti, a presto!
Felinamente vostro, Puxi il Gatto.

mercoledì 3 settembre 2014

Kung Fu T'Ienshu, si riparte!

Lunedì 1 settembre sono ripresi i corsi di T'Ienshu a Saronno! Da un lato confesso che non vedevo l'ora, sono tornata sul tatami a passo di carica e con la grinta di questi leoni lanciati in una corsa sfrenata. Dall'altro è stato un autentico trauma: dire che sono fuori forma è un eufemismo! Oggi mi fanno male anche muscoli che ignoravo di avere!
Confido di rientrare presto nei ranghi, visto che il Maestro pare ben intenzionato a farci smaltire alla svelta tutta la ciccetta vacanziera a suon di flessioni e di esercizi al limite del sadismo... 

martedì 2 settembre 2014

Maria Rossi, 101 anni con sorpresa marziale

Maria Rossi: difficile pensare a un nome più comune, eppure la signora Maria Rossi di Briolo, in provincia di Bergamo, tutto è fuorchè comune. Il 6 agosto 2014 ha compiuto 101 anni e già questo è un traguardo non esattamente alla portata di chiunque, ma a destare stupore ed ammirazione è il modo in cui questa signora ha festeggiato il suo compleanno: ha preso la sua sacca sportiva, è andata nella vicina palestra, si è cambiata indossando il kimono bianco e si è presentata sul tatami, dove si è confrontata con una masnada di ragazzini che, messi tutti insieme, non raggiungono i suoi anni.
E, alla fine, ha potuto legarsi in vita la tanto sognata cintura nera.
Sono passati tanti anni da quando ammirava la sua unica figlia, Marisa, allenarsi sul tatami in quella disciplina arrivata dal lontano Giappone che tanto l'affascinava, ma lei tempo per fare Karate non ne aveva: troppo impegnata a ricamare, a continuare a fare quel lavoro di una vita intera, decorando con mano leggera e precisa bavaglini di neonati e abiti preziosi. Eppure la passione non si sopisce. Maria è una donna anziana ma estremamente attiva, ogni giorno si macina 4 chilometri di cyclette e, fino a non molti anni fa, quei chilometri li percorreva in bicicletta, andando fino al cimitero di Brembate di Sopra per portare i fiori sulla tomba del suo defunto marito. Ma non c'è pedalata che possa levarle dalla mente il Karate. Lei vuole la cintura nera. 
E così il giorno del suo compleanno è andata in palestra, ha eseguito con invidiabile agilità e precisione diverse tecniche e si è conquistata quella cintura tanto a lungo desiderata, conferitale ad honorem dal Maestro Luigi Strazullo, pensando: "Nero: altro che segno di lutto, segno di forza, visto che voglio arrivare a 120 anni!". Poi si è goduta i meritati festeggiamenti, per gli straordinari traguardi di vita e di sport raggiunti. In compagnia dei suoi giovanissimi compagni di tatami.

lunedì 1 settembre 2014

Pensieri pericolosi, la scuola "difficile"

Il 24 giugno 2014 una coppia di genitori si reca al Liceo Classico Bernardino Telesio di Cosenza. Vogliono parlare con il preside, dicono, per avere spiegazioni circa la bocciatura della loro figlia quattordicenne, ma dal momento che il preside non è in sede vengono ricevuti dalla vicepreside Rosanna Gallucci. Evidentemente le spiegazioni loro fornite non sono state giudicate soddisfacenti, dal momento che la madre si è avventata addosso alla professoressa tempestandola di calci e pugni, mentre il marito presidiava la porta in modo che nessuno potesse soccorrere la poveretta.
E la figlia, per nulla intenzionata a prendere le distanze da quanto accaduto, ha scritto su Facebook minacciando gli altri docenti in questi termini: "La Gallucci è stata sistemata, ora tocca agli altri". La notizia, riportata dal Corriere della Sera, accende ancora una volta i riflettori sulle difficoltà della scuola in Italia, troppo spesso in bilico tra insegnanti violenti ed alunni (e genitori) borderline. 
Ma se in Italia i professori si trovano ad affrontare situazioni difficili, negli Stati Uniti il lavoro dell'insegnante rasenta l'eroismo. A ricordarcelo ci sono, ad esempio, i metal detector posizionati all'ingresso delle scuole superiori e film come "Pensieri pericolosi", con una bravissima Michelle Pfeiffer, che ripercorre il racconto autobiografico di LouAnne Johnson. 
LouAnne è quella che si definisce "una tipa tosta": ha prestato servizio per nove anni nel Corpo dei Marines, non è certo una mammoletta, eppure, quando decide di lasciare l'esercito e dedicarsi all'insegnamento, si trova catapultata in una realtà del tutto imprevista. I licei statunitensi possono mettere più a dura prova di una base militare nelle Filippine. Quello in cui si trova a cercare di insegnare letteratura inglese è la Carlmont High School di Belmont, in California, in una classe composta per lo più da ragazzi afroamericani ed ispanici provenienti da famiglie disagiate che, tra spacciatori e gravidanze indesiderate, certamente non considerano la letteratura una priorità della propria esistenza. 
Eppure la cultura può vincere il degrado, può fornire chiavi di realizzazione personale ed accrescere la fiducia in se stessi. La cultura può essere occasione di riscatto. 
L'augurio - e la speranza - all'inizio di un nuovo anno scolastico è che in Italia si leggano sempre meno notizie come quella che ha avuto per teatro il Liceo Classico di Cosenza e compaiano sempre più spesso nella cronaca notizie come quella del Progetto Lapis o del professore-rap Matteo De Benedettis.  Notizie di una scuola che merita e ottiene rispetto. Con l'aiuto ed il sostegno dei genitori.

La canzone-culto di "Pensieri pericolosi"


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