giovedì 29 dicembre 2011
I biscotti delle feste
giovedì 22 dicembre 2011
mercoledì 21 dicembre 2011
Arte marziale o sport da combattimento?
domenica 18 dicembre 2011
Terremoto de L'Aquila: dalle macerie è nata Eva
domenica 11 dicembre 2011
Brrr, che freddo! Buone notizie sottozero
Brrr, che freddo! Cosa c’è di meglio, per scaldarsi il cuore, di una manciata di buone notizie sottozero, magari lette mentre si gusta una buona cioccolata calda?
E allora partiamo subito, con la notizia della collaborazione tra WWF e Coca Cola a favore degli orsi polari. Il famosissimo marchio di bibite ha utilizzato per decenni gli orsi bianchi come testimonial inconsapevoli ed ora ha pensato bene di provare a restituire il favore, almeno in parte; è nata così la collaborazione con il WWF, volta a raccogliere fondi da destinare alla preservazione e tutela dell’ambiente artico (qui l’articolo). La lattina più conosciuta e venduta al mondo è così diventata bianca, nei mercati statunitensi e canadesi, rinunciando al suo classicissimo ed inconfondibile packaging, per veicolare questo messaggio di sostegno alla causa dell’orso polare: dal 1 novembre 2011 e sino al febbraio 2012 oltre un miliardo e quattrocento milioni di lattine riporteranno, su fondo bianco, l’immagine di una mamma orsa con i suoi due piccoli e, inoltre, la Coca Cola ha già versato la somma di 2 milioni di dollari e punta anche sul sostegno dei propri clienti, che potranno donare un dollaro inviando un sms solidale o fare la propria offerta accedendo al sito Arctic Home. Per quanto riguarda l'Italia, poi, niente lattine con gli orsetti, ma questo non significa niente impegno per gli orsi polari: sono diversi i progetti realizzati da WWF sul campo, dalla creazione di nuove aree protette alla raccolta fondi per aiutare le squadre antibracconaggio con l'acquisto di guanti termici. E' possibile fare una donazione, ma anche adottare un orso polare e ricevere un delizioso peluche in rappresentanza del nostro "figlioccio" del grande Nord: trovate tutte le info su www.wwf.it/artico.
Buone notizie glaciali arrivano anche sul fronte dello sport, dove diverse associazioni sono impegnate per rendere godibili le specialità invernali anche dai disabili. Al Sestriere, ad esempio, è attiva la Freewhite Ski Team, fondata e presieduta dall’olimpionico di sci Gianfranco Martin: questa associazione è nata per far conoscere ai ragazzi con disabilità, dai 3 ai 18 anni, gli sport invernali e, avvalendosi della professionalità dei maestri di sci e di attrezzature all’avanguardia, propone corsi gratuiti per i principianti che si avvicinano per la prima volta alla pratica dello sci alpino. In Val di Fiemme è invece l’associazione Sportabili Onlus che organizza passeggiate, escursioni con le ciaspole e pattinaggio sul ghiaccio, oltre naturalmente a lezioni di sci alpino e sci nordico, per persone con disabilità fisiche, sensoriali o intellettive. La sezione torinese dell’Unione Italiana Ciechi, poi, propone due nuove discipline sportive, con corsi di pattinaggio sul ghiaccio e di Karate (qui l’articolo).
In ambito sociale, sono sempre più numerose le città che adottano il “Piano antifreddo” per aiutare i senzatetto con azioni mirate. A Milano, ad esempio, è entrato in azione il 15 novembre e proseguirà sino al 31 marzo 2012: sette unità mobili, gestite da Croce Rossa Italiana, Fondazione Fratelli di San Francesco, City Angels e Ronda della Carità, saranno impegnate sulle strade e, al contempo, è stata aumentata del 10% la disponibilità di posti letto per i clochard rispetto allo scorso anno. A Ravenna i volontari della Protezione Civile hanno approntato due tende riscaldate in grado di accogliere una ventina di senzatetto e si discute di aprire le stazioni per garantire loro un rifugio, mentre a Firenze il Comune ha incrementato di 158 unità i posti letto disponibili, superando quota mille, e garantisce giornalmente – grazie ad uno sponsor privato – dai 150 ai 200 pasti caldi ogni giorno (qui l’articolo) e il Comune di Trieste ha attivato una collaborazione con forze dell’ordine, Caritas, Azienda sanitaria locale, Croce Rossa e Protezione Civile per potenziare l’aiuto offerto ai clochard, contando anche sull’aiuto di un insolito partner: l’Ikea, che ha donato al dormitorio di via Udine 64 coperte.
Si può fare di più? Certamente sì, ma questo è pur sempre un buon inizio. Che scalda il cuore.
sabato 10 dicembre 2011
Cous cous riciclone
mercoledì 7 dicembre 2011
Eccheccavolo!
martedì 6 dicembre 2011
L'estate in inverno
lunedì 5 dicembre 2011
Mimetismo autunnale
sabato 3 dicembre 2011
Le tre S del giornalismo… più o meno
Ma ci sono ancora le buone notizie? Verrebbe da chiederselo, guardando i tg e leggendo i giornali. La storia è sempre la stessa: ad attrarre il pubblico pare che siano le famose “tre S del giornalismo”, ovvero sia “sesso”, “soldi” e “sangue”, quindi è su questo che punta molto spesso l’informazione.
Ma io, che delle tre S francamente me ne infischio (tanto mica devo vendere copie!), frugando qua e là riesco a scovare qualche buona notizia da condividere.
Iniziamo con quella dell’anziana coraggiosa che non solo ha sventato una rapina, ma è anche riuscita a far arrestare i due malviventi. Si tratta di una signora bresciana che, grazie ad un’astuzia – ma anche all’intervento tempestivo dei vicini e dei Carabinieri – è riuscita a salvare se stessa e la sua pensione (qui l’articolo).
La sostenibilità ambientale è un obiettivo da perseguire con costanza e fermezza e così ecco che Venezia, splendida città in cui vivono circa 6 mila gatti domestici, lancia la campagna “Gatti sostenibili. Impronte ecologiche leggere”, realizzata in collaborazione con Achab Group e Legambiente. In che cosa consiste? Nella distribuzione gratuita, ai proprietari dei mici, di lettiere vegetali, ecocompatibili. Si stima che ogni anno un gatto domestico produca oltre 200 chili di rifiuto secco, costituito quasi interamente da lettiera minerale: un rifiuto, che non è in alcun modo riciclabile e che deve essere così conferito all’inceneritore, che supera le 1.300 tonnellate all’anno. Un rifiuto che sarà possibile ridurre sensibilmente, se non eliminare, grazie a “Gatti sostenibili” .
Ancora oltre, in termini di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale, si sono spinti in Giappone, dove è stata realizzata una motocicletta che ha dell’incredibile. Si chiama Toilet Bike Neo, è nata dall’idea del maggior produttore di articoli sanitari del Sol Levante e funziona grazie al biogas prodotto dalle feci umane. In pratica, quando non è impegnato a guidare il biker può tranquillamente provvedere a… fare il pieno alla sua motocicletta, senza nemmeno aver bisogno di cercare un bagno pubblico! L’innovativo mezzo di trasporto è impegnato in un giro on the road del Giappone, per dimostrare la sua efficacia. E qui trovate l’articolo.
Per ora mi fermo qui e giusto ora mi accorgo di aver scritto anch’io secondo il principio delle tre S: ho parlato di una signora, di sostenibilità e di sterco. Non sono le stesse tre che va predicando la Bibbia del buon giornalista, ma va beh!