martedì 30 giugno 2015

Jupiter, minestrone galattico

C'è di tutto in questo film di fantascienza. Talmente tanto che si fatica a seguire il filo del discorso e non si è certo agevolati dalla sparizione inspiegabile - ed infatti non spiegata - di alcuni personaggi.
Ci sono extraterrestri e nobili casate interstellari che rasentano l'immortalità, ci sono i cerchi nel grano e l'ingegneria genetica, ci sono ex soldati simil-licantropi ed alieni quasi vampiri, ci sono sporadiche incursioni nell'astronomia e citazioni d'astrologia, ci sono api che riconoscono "a fiuto" la regina dell'universo e burocrati che fanno sembrare agile e veloce la burocrazia italiana e, naturalmente, ci sono effetti speciali a profusione. 

Jupiter è una bella ragazza immigrata dalla Russia negli Stati Uniti dove, nonostante il nome galattico ed un eccezionale - secondo la zia - profilo astrale, tira a campare facendo la donna delle pulizie, specializzata in wc. La sua vita prende una svolta del tutto imprevista quando decide di vendere i propri ovuli ad una clinica, per far soldi alla svelta. 
Medici, che in realtà sono alieni, cercano di ucciderla e viene provvidenzialmente salvata da una sorta di investigatore privato ex soldato intergalattico che, scoprirà in seguito, è una specie di uomo cane nato dall'ingegneria genetica. Il quale si chiama pure Caine e, se la cosa può essere irrilevante nei Paesi angolofoni, in Italia l'assonanza del "cane Caine" suscita perplessità se non ilarità. Ma, vuoi per il fascino del bel tenebroso dall'oscuro passato, vuoi per quello - duro a morire - del nobile cavaliere che soccorre la donzella in difficoltà, è Jupiter (umana. O forse no. Valli a capire i misteri del DNA e delle reincarnazioni!) a comportarsi come una cagnetta in calore. Senza il minimo ritegno.

Film sostanzialmente senza capo nè coda, nel corso del quale alcuni personaggi spariscono misteriosamente (come la cacciatrice di taglie intergalattica e la figlia dell'ex superiore di Caine, che tossicchiando va a far compere in città e non fa più ritorno se non nei titoli di coda) che dimostra tristemente come non basta essere i fratelli Lana ed Andy Wachowski per firmare capolavori del calibro di "Matrix".

Channing Tatum, il Caine di questo disastro interplanetario, fa rimpiangere amaramente i bei tempi andati di "Step Up": anche il più valente degli attori potrebbe venir affossato da una sceneggiatura fallimentare e film precedenti fanno ritenere che pure la bella Mila Kunis sia capace di prove recitative migliori rispetto a quelle interpretate qui nei panni di una vogliosa ragazzetta. Un minestrone galattico, piuttosto indigesto. 

Se lo guardate (o l'avete già visto), mi piacerebbe avere con voi un confronto su queste mie domande rimaste irrisolte:
- Che fine fa la cacciatrice di taglie? E, soprattutto, dove ha lasciato parcheggiata la moto volante?
- Perchè Giove, che ha una struttura gassosa, appare sempre perfettamente immobile?
- Perchè i discendenti di un'antica casata aliena, con possedimenti in diversi pianeti, hanno tutti indistintamente la stessa fissazione per le architetture gotiche?
- Che fine fa la figlia di Stinger? 
- Perchè la regina dell'universo dovrebbe sposarsi con l'abito più orrendo e pacchiano di tutte le galassie?

10 commenti:

  1. Non credo che potrai mai avere un confronto con me. Non amo affatto questo genere di film!!!
    Bacioni semplici
    Francesca

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    1. Francesca, pazienza! A me i film di fantascienza invece piacciono, anche perchè a volte si rivelano... profetici (basti pensare alla tecnologia immaginata per gli episodi di "Star Trek" - anni '60 - e poi realizzata nella realtà, dai floppy disk ormai già superati alle porte automatiche oggi di uso comune, fino al comunicatore tanto simile ad un nostro telefono cellulare o al traduttore universale, a cui oggi si sta - forse - arrivando grazie a Google Translator e il traduttore di Skype...).
      Questo film di fantascienza nello specifico, però, proprio non mi ha soddisfatta.
      Ciao ciao, contraccambio i bacioni e grazie per il commento.

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  2. Ma pensa!
    L'ho visto proprio ieri sera! XD
    Quindi fresca fresca di visione vengo a risponderti! :)
    Non so se hai avuto modo di vederlo, ma ammetto che come te ho avuto non poche perplessità riguardo l'enormità di informazioni che hanno voluto inserire in questo immenso minestrone.
    Trovo però che il "filo del discorso" se contestualizzato abbia retto bene fino alla fine (certo, finale scontatissimo e di una banalità immensa). Insomma ritengo che il potenziale fosse alto, ma il fatto di dover necessariamente spiegare quella enorme complessità di informazioni in sole due ore di film, sia stato penalizzante. Se avessero suddiviso lo stesso in una trilogia, probabilmente avrebbero avuto modo di spiegare nel dettaglio (tipo Matrix) le vicissitudini dei vari personaggi (vedine la sparizione d'emblée di cui tu parli di alcuni di loro), la nascita dei vari caratteri, le ambientazioni e l'evoluzione delle stesse (vedi i motivi di un'architettura tipica o delle peculiarità di un Giove estremamente statico).
    Non so se hai visto "Cloud Atlas"... beh se non l'hai fatto ne vale la pena... ecco me l'ha ricordato in alcuni aspetti controversi "dell'uso degli esseri umani".
    Io il film l'ho guardato naturalmente in lingua originale e così come ho visto "La teoria del tutto" sempre in lingua e ho notato la superba prova d'attore del protagonista (Eddie Redmayne), anche in "Jupiter ascending" l'ho trovato di una bravura al di sopra di ogni aspettativa.
    A prescindere dalla Kunis e il suo co-protagonista (banalotti a dirla tutta), questa volta non ho avuto dubbi su chi fosse stato il migliore!
    Probabilmente lo consiglierei a chi non sa come passare un pomeriggio fiacco! :)

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    Risposte
    1. Roberta, che dire? Forse hai ragione, forse se ci fosse stato modo di suddividere tutte quelle informazioni in più episodi sarebbe stato tutto molto più comprensibile e godibile. A patto, però, di non arrivare poi all'estremo opposto del "dover allungare la broda". Con "Matrix", ad esempio, secondo me è successo proprio questo: ho trovato eccezionale il primo film, passabile il secondo e... broda allungata il terzo. Naturalmente il mio è un giudizio personalissimo, senza alcuna pretesa!
      Ho visto "Cloud Atlas" e mi rendo conto ora di non averlo recensito, ma "sull'uso degli esseri umani", se non l'hai visto, ti consiglierei di guardare anche The Island. Secondo me, ne vale la pena.
      Pienamente d'accordo con te per quanto riguarda Eddie Redmayne, che ho trovato indiscutibilmente bravo e ben calato nel ruolo. Peccato che la sua bravura dovesse annaspare in questo... minestrone galattico.
      Grazie per il commento e a presto!

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    2. The Island mi è piaciuto molto, anche se non riuscivo a vedercelo McGregor in quel ruolo... ma tant'è che alla fine comunque mi ci sono appassionata! :)
      Hai mai notato quanto le interoretazioni degli attori mutino drasticamente se messi a confronto con il loro corrispettivo doppiato?
      The Island ad esempio l'ho visto in entrambi i modi (certo, a distanza di tempo) e mi ha scioccato notare quanto perda in termini di pathos l'intero film se visto in italiano (ci sarà pur un motivo per cui la cinematografia italiana non mi prende, non so... in questo sono poco nazionalista! XD).
      A tal proposito, dato che ci troviamo e vedo che abbiamo anche più o meno gli stessi gusti, sarei davero curiosa di sapere che ne pensi di Lucy. A me è piaciuto davvero tanto e ho ritenuto l'evoluzione della trama la più inaspettata e per questo molto forte e azzeccata. Al mio compagno invece non è piaciuto affatto e c'è stata questa dicotomia tra noi che ancora oggi non abbiamo risolto!
      Da qui la curiosità! :)

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    3. Roberta, io "The Island" l'ho visto solo in italiano (confesso che fatico un po' a vedere film in lingua originale e, da brava ex Cambridge, non amo particolarmente gli accenti USA. Le voci di alcuni attori - di cui non farei i nomi neppure sotto tortura -, poi, le trovo ridicole e ringrazio il cielo per il doppiaggio). Forse non è il caso di McGregor, a quanto pare. :-)
      "Lucy", ti stupirà, ma non l'ho ancora visto. Il trailer me l'ha fatto bollare, forse a torto, come una boiata pazzesca e così non ho mai visto il film che pure mi pareva potesse essere intrigante. Ora tu hai riacceso la curiosità... chissà che non lo veda e non ne scriva in futuro!

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    4. Ti dirò, questo "vizio" me l'ha passato il mio compagno ormai più di 7 anni fa... e non ti dico quanto lo odiassi all'inizio per questo supplizio cui mi sottoponeva (per me era davvero un supplizio), pena il dover guardare qualcosa di diverso in un'altra stanza e magari anche ocn un fegato così per il nervoso.
      Così di malavoglia accettai questa sua particolare predilezione, a patto che però mi permettesse di leggere i sottotitoli in italiano!
      Con il passare dei mesi e poi degli anni, mi sono resa conto di aver affinato un sacco l'orecchio e di avere imparato ad apprezzare la "vera performance" degli attori, quando parlano recitano nella loro lingua!
      Vuoi sapere quali sono le voci originali che non riesco a mandar giù? Eehhehe Leonardo di Caprio non si può sentire, ha una voce orrenda! :D
      Ma anche Dustin Hoffman ad esempio... non voglio divagare! Sono curiosa di sapere che ne pensi del film Lucy (che credo si sia parecchio riferito a "Limitless" un altro film interessante!) e sono felice di aver risvegliato una certa curiosità! :)

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    5. Mah, guarda, forse sentire i film in lingua originale è un po' come leggere i libri: in effetti molti perdono con la traduzione, sia che si tratti di opere cinematografiche che letterarie. E poi un attore, che della sua voce fa un mestiere, sicuramente da il meglio di sè nella propria lingua madre. Però... ecco, il già da te citato Dustin Hoffman, che io reputo un attore con i fiocchi, per me "ha" la voce del mai abbastanza compianto Ferruccio Amendola. Trovo che alcuni doppiatori svolgano egregiamente il loro lavoro e mi capita persino di "affezionarmi" ad una voce, tanto appunto da trovare poi ridicola o comunque non piacevole quella originale dell'attore.
      Per quanto riguarda "Lucy", senz'altro se avrò occasione di guardarlo ne scriverò la recensione sul blog e spero di poter avere ancora con te un confronto in merito.
      Grazie per la piacevole chiacchierata, ciao.

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    6. Viviana il piacere è stato tutto mio! Per quanto riguarda confronti su film e libri mi troverai sempre pronta a dir la mia (purtroppo e per fortuna! :D)!
      Grazie assolutamente a te! :)

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    7. Anche di libri ne trovi diversi, qui da me, tra le Cose che leggo (diversi, tra l'altro, hanno per protagonisti o trattano comunque di gatti...). Lietissima se vorrai dire la tua anche lì! Ciao ciao.

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