martedì 14 aprile 2015

Arti marziali per la difesa

Circa l'utilità del praticare arti marziali avevo già scritto in passato, inquadrando l'argomento in modo ampio e non scendendo nei dettagli. Ma, da più parti, mi è stato chiesto se, in concreto, la pratica di un'arte marziale possa essere davvero utile in termini di autodifesa e difesa personale.
Insomma: se un brutto ceffo mi aggredisce per strada, il fatto che io pratichi o meno arti marziali può fare la differenza? 
Sarebbe molto facile rispondere che sì, praticare un'arte marziale offre maggiori possibilità di sapersi difendere, ma occorre fare anche diverse precisazioni. Prima tra tutte, che "praticare un'arte marziale" non è l'equivalente di "essere iscritto ad un corso di arti marziali": io posso essere iscritto alla mia scuola o dojo anche da un decennio, ma se ci vado una volta al mese, se vivo l'allenamento come un momento di svago in cui chiacchierare coi compagni (anche distraendo, così, chi invece vuole concentrarsi), se dimentico tutto quanto appreso nel momento stesso in cui mi faccio la doccia o persino prima... beh, tanto varrebbe se andassi a farmi una nuotata o frequentassi un corso di cucina!

Praticare arti marziali significa dedicarcisi con costanza ed impegno sia fisico che mentale; significa concentrarsi su ciò che si fa a scuola e, nel limite del possibile, ritagliarsi qualche momento di tempo per ripassare e migliorarsi anche mentre si è a casa; significa portare le arti marziali nella propria quotidianità e capire che frequentare un corso non è la stessa cosa che andare al cinema o in pizzeria, in cui si segue la voglia istintiva del momento. Non è un caso se in termini di arti marziali si parla di "Scuole": proprio come a scuola, infatti, l'impegno deve essere continuativo e costante. Concordo, perciò, con la ex praticante di Karate che, scrivendo ad un quotidiano locale in merito a mini-corsi di Krav Maga, asseriva: "Posso garantire che nessuna tecnica serve a qualcosa senza l'allenamento costante. Vorrei solo sconsigliare alle donne, che possono essere attratte da queste mode, di credersi più forti perchè hanno imparato quattro mosse. Credo sia pericoloso suscitare false sicurezze in soggetti, come le donne, costituzionalmente più deboli dei loro potenziali aggressori". 

Il tanto decantato Bruce Lee aveva senza dubbio uno straordinario talento naturale, ma avete una vaga idea di quanto tempo trascorresse, ogni santo giorno, allenandosi? Era un autentico stakanovista della marzialità, si allenava quotidianamente e si applicava moltissimo anche in ambito teorico e filosofico. State certi che se fosse stato uno scansafatiche non sarebbe diventato il mito che giustamente ancora oggi è!

Detto ciò, allora sì possiamo affermare che praticare arti marziali può rivelarsi molto utile in caso di aggressione. O, anche, qualora si desideri intervenire per aiutare qualcuno che si trova in difficoltà, come ha fatto una ragazza cinese, armata soltanto di un ombrello e della propria conoscenza del Kung Fu. Il video, filmato dalle videocamere di sorveglianza del locale, ha fatto il giro del mondo e suscitato diverse domande: sono in molti, infatti, a trovare la scena "troppo perfetta", sospettando che si tratti di un'azione abilmente coreografata, forse con lo scopo di promuovere un film di prossima uscita. Io, nel dubbio, ve lo riporto qui sotto.



4 commenti:

  1. Intanto per non sbagliare il mio cucciolo sta frequentando judo... sperando che le arti marziali possano diventare per lui qualcosa d'importante sia come sport, sia per la vita, sia per la difesa... sarà lui a decidere se continuare o no... ma intanto ha iniziato ;) ... io incrocio le dita ;)

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    1. MissMeletta, mi sembra che tu abbia il giusto approccio: sarà il piccolo a decidere, ma intanto gli stai dando una bella opportunità. Brava tu e bravo lui!

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  2. Io sono convinta che le arti marziali servano eccome, almeno per prepararci psicologicamente a poter affrontare un'aggressione. Poi ovvio, tutti sperano che non capiti mai e se dovesse capitare di certo nessuno metterebbe in scena scene da film, ma almeno avrebbe una possibilità concreta di salvarsi da una brutta situazione. Coi tempi che corrono, io lo consiglierei a tutte le donne e ragazze!

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    1. Elena, ovviamente anch'io sono d'accordo nel consigliare queste discipline soprattutto alle cosiddette "vittime designate": donne, ragazze, ragazzini tormentati dai bulletti... Hai pienamente ragione: con le arti marziali non si diventa super eroi, ma si impara a gestire lo stress e ad affrontare psicologicamente certe situazioni, prima ancora che fisicamente.

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