La magistratura farà il suo dovere, la giustizia farà il suo corso, chiunque è innocente fino a prova contraria e bla, bla, bla, ma nel frattempo un nome è saltato fuori, dietro le iniziali di C. C. e questo fatto apre la porta a due possibili scenari: primo, la redazione del Corriere della Sera aveva una gran voglia di "sbattere il mostro in prima pagina"; oppure, secondo, ci sono seri e concreti elementi che pesano su Carmelo Cipriano e che lasciano ritenere che abbia effettivamente violentato diverse sue allieve (qui l'articolo).
Se davvero così dovesse essere, se veramente le indagini ed i processi dimostreranno la sua colpevolezza, questo individuo non sarebbe degno di essere annoverato tra gli appartenenti al genere umano.

L'insegnante è chi affianca le famiglie nel meraviglioso e al tempo stesso gravoso compito di forgiare i bambini ed i ragazzi, preparandoli per il futuro, trasmettendo loro non solo nozioni, ma soprattutto valori. Così, almeno, è come interpreto io l'insegnamento ogni volta che salgo sul tappeto e mi rapporto e mi confronto con i miei piccoli allievi della scuola di T'ienshu.
Mi ritrovo tra le mani giovani piantine, dalle piccole foglie un po' tremolanti, destinate a divenire le querce ed i cedri, i larici e le betulle che sosterranno il cielo di domani.
Il mio compito è prendermi cura di questi giovani, renderli forti e saldi, infondere loro fiducia in se stessi e nelle proprie possibilità, spronarli a dare sempre il meglio di sé, spingerli a rispettare se stessi e chi sta loro attorno. Sono questi i valori del T'ienshu e dell'insegnamento, sono queste le cose in cui credo e che mi hanno spinto ad intraprendere questa via.
Sono idealista e, probabilmente, ho idealizzato anche l'insegnamento. È possibile, non lo nego. Certo è che io mi trovo in una posizione privilegiata: insegno per passione, non per far cassa. È questo, il T'ienshu: non a scopo di lucro, di nome e di fatto. E ciò che mi arricchisce non sono le quote mensili degli iscritti - che pure sono il tangibile riconoscimento di un lavoro svolto e che certo non fanno schifo, perché anche le insegnanti idealiste hanno bollette da pagare - ma le emozioni e le lezioni che mi danno i miei piccoli allievi.
P.S. Agli insegnanti seri di Karate, che svolgono il loro compito educativo con competenza e passione, va tutta la mia solidarietà.
P.S. Agli insegnanti seri di Karate, che svolgono il loro compito educativo con competenza e passione, va tutta la mia solidarietà.
Purtroppo è successa la stessa cosa nella palestra dove mi allenavo. Ho conosciuto personalmente uno degli insegnanti che aveva un rapporto privilegiato con i piccoli allievi. Tutti si complimentavano di quanto fosse bravo a gestire e insegnare ai piccoli. Salvo poi scoprire anni dopo che è stato condannato a un decennio di carcere per aver abusato proprio di loro. Io ancora sono incredula, non perche non creda alla magistratura, Ma perché l'orco, la persona orribile, il mostro era di fronte a me e io non l'ho riconosciuto. Anche le famiglie si sono fidate, gli altri maestri di kung fu si sono fidati, nessuno ci poteva credere.
RispondiEliminaPazzesco! Capisco la tua incredulità, perché è la stessa che manifestano spessissimo genitori e colleghi dell'orco di turno: le interviste ai tg risuonano di "È uno shock", "Non riesco a crederci", "Sembrava una bravissima persona"... Ogni volta, l'incredulità è il sentimento più diffuso. Evidentemente questi orchi sono degli abilissimi dissimulatori, capaci di carpire la fiducia di chi sta loro attorno.
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