giovedì 23 giugno 2016

Celtica 2016

Foto dal sito ufficiale di Celtica
Sta per tornare anche quest'anno il tradizionale appuntamento con Celtica, la festa di arte, cultura e musica celtica più alta d'Europa, come la definisce il sito ufficiale, e gli oltre 1500 metri sul livello del mare del Bosco del Peuterey ne giustificano appieno la nomea.

Da sempre punto d'incontro di popoli diversi - qui, infatti, si mescolano le genti di Italia, Francia e Svizzera - questo bosco della Val d'Aosta si appresta a vivere il suo ventesimo appuntamento tornando ad essere luogo d'incontro tra i popoli, in cui convergeranno gli eredi dei Celti di tutta Europa.

Come ho avuto già modo di dire in passato, la denominazione di celta va interpretata nel suo significato storico ed antropologico, scevro da significati politici che in tempi più o meno recenti gli sono stati attribuiti soprattutto in nord Italia.
Un guerriero celta.
Foto dal sito ufficiale di Celtica
Qui, infatti, non vi sono connotazioni politiche ma soltanto persone che per qualche giorno si muovono in un'atmosfera unica, a cavallo tra rievocazione storica e fantasy, curiosando tra le bancarelle del mercatino degli artigiani o lasciandosi tentare dai diversi laboratori come, ad esempio, quello di tiro con l'arco o di tessitura.

Quest'anno una piccola rappresentativa dell'Accademia Marziale Saronno, nelle vesti di celtes Insubres, tornerà tra i boschi montani con l'intento di... spadazzare e divertirsi in compagnia.

Nel nostro caso le spade sono vere, in metallo, forgiate in epoca contemporanea sulla base di quanto ricostruito tramite l'archeologia sperimentale, ma, ovviamente, sono private del filo così da non poter essere pericolose.
Celtes Insubres allo studio di tecniche di spada
Per chi, come me, viene dalla pratica del Kali (e dal T'ienshu, che nei suoi livelli più avanzati prevede l'uso dei bastoni) è comunque significativo scoprire di volta in volta come la modalità di combattimento vari adattandosi al peso dell'arma che si impugna: una spada, per quanto leggera, ha una massa ben differente da quella di un bastone di rattan e, di conseguenza, il sistema di combattimento deve farsi estremamente flessibile, così da adattarsi e risultare efficace dal punto di vista marziale.

Come tessevano i Celti? Una
(probabile) risposta dall'archeologia
sperimentale.
Gli iscritti all'Accademia Marziale Saronno che desiderano prendere parte a Celtica nei panni di Celtes Insubres possono contattarmi, così da conoscere le modalità di partecipazione.
(Ho a disposizione alcuni costumi che potrei prestare in occasione della manifestazione)

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