C'è chi - come me - il caffè lo beve. A volte anche in quantità impressionanti, nella speranza di svegliarsi e "carburare" per bene prima di cominciare una giornata impegnativa.
Poi c'è chi dal caffè trae opere d'arte. E' questo il caso del giovane Michael Aaron Williams, artista nato nel 1988 in Tennessee che, partendo da una tazzina di caffè, un po' d'inchiostro e fogli di vecchi quaderni del 1920, realizza splendidi dipinti.
La scelta del caffè è dettata dal fatto che Williams ritiene che sia un colore naturale che si adatta e fonde perfettamente con quello della carta antica, da lui scelta quale supporto per le proprie opere.


Williams ama interagire con il pubblico e per questo realizza anche opere di streetart, mostrando per lo più la fragilità della gente di strada e, al contempo, la loro effimera bellezza. Sempre con l'obiettivo di scuotere l'osservatore e portarlo ad agire, a fare qualcosa concretamente. A darsi una svegliata, insomma. Anche senza bisogno di caffè.
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Esempio di streetart di Williams a Londra. |
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