venerdì 23 agosto 2019

La Principessa e l'Orso, gli imprevedibili sentieri dell'amore

Stando ritto davanti a lei la sovrasto di due
spanne. È una cosetta piccola e leggera, una
specie di passerotto, anzi, no: un pettirosso,
cocciuto e combattivo.
(p. 33)
Terzo ed ultimo libro delle mie letture montanare 2019, "La Principessa e l'Orso" di Lucrezia Monti è un romanzo che mantiene le promosse (e le premesse): un romance contemporaneo raccontato a due voci - quella di lei e quella di lui, protagonisti principali della narrazione - fedele allo stile dell'autrice che, in questo modo, riesce a comunicare efficacemente punti di vista talvolta opposti (emblematica in tal senso la scena del primo bacio tra i due). Un romanzo leggero, ma non frivolo né vacuo: entrambi i protagonisti hanno un vissuto meno semplice e lineare di come potrebbe apparire ad una prima occhiata e che sveleranno - e si sveleranno reciprocamente - poco per volta.

Sebbene la scelta dell'ordine di lettura sia stata casuale, ed in parte dettata dai colori delle copertine, devo dire che alla fine questa ha rispecchiato in maniera quasi prodigiosa la salita sulle pendici di una montagna: dalle cupe ed oscure valli evocate da Murakami, su, salendo ai prati del duro lavoro contadino di Cognetti e poi, ecco, oltre ancora, dove tutto è leggero ed alla soglia del sogno, col romanticismo della Monti. Una lettura che, lo confesso, ci voleva per riportare un po' di spensieratezza dopo i suicidi del primo libro e le difficoltà del secondo.
Ora siamo qui, in vetta: rilassiamoci e godiamoci lo spettacolo!

E se fosse questo l'inferno? Una costante,
eterna privazione. Avere l'acqua, ma non la
doccia. Avere il cellulare, ma non la linea
telefonica. Avere qualcuno al tuo fianco, ma
distante. Avere il desiderio, ma non la sua
realizzazione.
(p. 79)
Reb e Ber sono opposti fisicamente, eticamente, economicamente: ricca e viziata lei, essenziale al limite dell'eremitaggio lui; spregiudicata e disinibita lei, di solidi principi, granitici, lui; piccola e raffinata milanese lei, gigantesco orso montanaro lui. Niente pare accomunarli, fuorché la chimica dell'attrazione fisica, ma lentamente, passo dopo passo, lungo un cammino faticoso ed accidentato proprio come un sentiero di montagna, Rebecca e Berowalt scopriranno di avere molto di più in comune di quanto loro stessi potessero sospettare. 

Mi piace lo stile narrativo della Monti e questo libro non ha fatto eccezione: ironia e profondità che si bilanciano, credibilità delle descrizioni che testimoniano quanto l'autrice si sia documentata, ad esempio, in fatto di flora e fauna boschiva; inoltre le scene di sesso, che di solito non apprezzo, sono risultate piacevolmente diverse rispetto a quelle di Murakami in "Norwegian Wood", tanto sensuali ed emotivamente coinvolgenti queste quanto mi erano parse meccaniche ed apatiche quelle del maestro giapponese. 

Titolo: La Principessa e l'Orso
Autore: Lucrezia Monti
Editore: StreetLib
Anno di edizione: 2019
Codice ISBN: 9788834126936

Scusate, ma la cavalletta lettrice meritava
di essere menzionata! È lei la "macchia"
sul mio ginocchio che vedete nella foto
qui sopra.
Le altre mie "letture montanare" le trovate qui.

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