sabato 24 dicembre 2016

Un Natale "duro"

Quello che sta per terminare è stato un anno molto intenso per me, ma è stato un anno "duro" per molti. 

Mi scuserete, quindi, se non me la sento di mettere a nudo il mio vissuto personale ed affido la riflessione natalizia alle parole di altri.

Il Natale anche quest'anno è alle porte ma, francamente, il clima che si respira in alcuni dei nostri comuni non è dei più allegri. Certo, ci sono le luminarie, le iniziative e la corsa ai regali a tenerci occupati, tuttavia quest'anno il Natale sembra nato sotto una cattiva stella. 
Bollate è stata colpita da alcuni gravi lutti, tra cui una giovane donna morta in un incidente in montagna; a Garbagnate più di cento lavoratori sono di fronte allo spettro del licenziamento per la probabile fine di un'azienda che per cent'anni è stata un fiore all'occhiello; Saronno è ancora scossa dalle sconvolgenti notizie sul suo ospedale; una grossa cooperativa edilizia della nostra zona, la ex Urbanistica Nuova, sta finendo in liquidazione e non si sa cosa ne sarà dei 15 milioni di euro di piccoli risparmi dei soci...
Se a tutto ciò aggiungiamo le notizie internazionali, in particolare il sangue al mercatino di Natale di Berlino, viene proprio da chiedersi che cosa ci sia da festeggiare.
Invece dobbiamo celebrare questo "duro" Natale, con una preghiera che ricordi chi non è più tra noi e chi rischia di perdere il lavoro, ma dobbiamo festeggiare, perché il Natale è la festa della famiglia e solo la famiglia in questi anni di crisi è stata il baluardo, il salvagente, lo scudo che ha protetto tanti di noi. 
L'Italia non è una repubblica fondata sul lavoro, è fondata sulla famiglia perché quando c'è una crisi è solo lì che si trovano comprensione e aiuto. E allora Buon Natale dal Notiziario a voi e a tutti i vostri famigliari. 
(Piero Uboldi - "Il Notiziario")

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