venerdì 20 novembre 2015

Attentati, consigli e umanità varia

Come sopravvivere ad un attacco terroristico
Dopo gli attentati terroristici verificatisi a Parigi il 13 novembre il livello di allerta è stato innalzato in gran parte dei Paesi europei, Italia inclusa (dove, peraltro, non sono mancati diversi falsi allarmi, da Roma a Como, passando per Milano). In alcune nazioni, come in Gran Bretagna, sono state distribuite piccole guide contenenti consigli su come comportarsi in caso di coinvolgimento in un attentato, veri e propri mini-manuali di sopravvivenza in situazioni critiche. 
Il Post, in un articolo pubblicato il 19 novembre, riporta alcuni di questi consigli, rilasciati da esperti dell'agenzia dell'antiterrorismo britannico e da diversi psicologi. 

Letto l'articolo su Twitter, l'ho diffuso a mia volta segnalandolo però come "Attacchi terroristici: saggi consigli vs. realtà" e condendo il tutto con un'eloquente immagine tratta dal film animato "L'era glaciale", questa:
Reazione comune ad un attacco terroristico
Perchè, inutile negarlo, in Europa - e in Italia - siamo fortunatamente abituati alla pace, alla relativa tranquillità. Se escludiamo alcuni fatti di cronaca che, non a caso, vengono riportati da quotidiani e tg, qui si cammina per strada senza pensare minimamente a ciò che ci accade attorno, certi (o quasi) che nessuno verrà ad aggredirci per derubarci, stuprarci o ucciderci. 
Israele, guerra perpetua: il Krav Maga tra i banchi di scuola
Così non è, ad esempio, in Israele, dove da sempre e per l'intera esistenza si vive nella paura e si impara a conviverci fin da piccolissimi. Dove a scuola, insieme a matematica e letteratura, si studia il Krav Maga.

In Italia - e, credo, in Europa - non è previsto l'insegnamento di tecniche di combattimento nè delle arti marziali all'interno della scuola dell'obbligo e, lasciatemi aggiungere, grazie al cielo. Perchè questo significa che, a differenza di Israele, noi non viviamo in uno stato di guerra quotidiano e perpetuo. 
L'altra faccia della medaglia, però, è quella di trovarsi impreparati qualora ci si trovi a dover affrontare emergenze come quelle che questi giorni ci stanno prospettando. 

E per prepararsi, lo dico subito chiaro e tondo, non servono i corsi di difesa personale che promettono risultati in dieci lezioni. Non lasciamoci abbindolare da personaggi privi di scrupoli, interessati a far quattrini sfruttando l'altrui paura. 
La prontezza di reazione e, prima ancora, la capacità di gestire situazioni di stress, non si apprendono in dieci lezioni e neppure in venti. Qualunque serio Maestro di arti marziali o Istruttore di Krav Maga vi dirà subito che sono necessari anni di pratica e di preparazione costante per poter tentare di reagire ad un'aggressione armata (e che, comunque, è sempre preferibile, se ce n'è la possibilità, scegliere di non affrontare un aggressore armato, perché lo scopo ultimo non è quello di "fare bella figura" bensì salvare la pelle).

Detto questo, senza pensare di poter diventare supereroi in dieci facili lezioni, è giusto anche dire che effettivamente tutti noi possiamo fare qualcosa, a cominciare dall'innalzare il nostro livello di attenzione. Come avevo già scritto parlando di "allarme sicurezza", infatti, prestare attenzione a dove siamo e a ciò che ci accade attorno è la prima regola (e se state pensando "ma io sono sempre attento/a quando sono per strada" forse è il caso che andiate a rileggervi l'articolo).
Forze speciali britanniche in azione
Accrescere la nostra attenzione comporta il raggiungimento di una maggior consapevolezza di noi stessi e di quanto ci circonda e, dalla consapevolezza, comprendo se ad esempio il mio respiro è affannoso, se entro in uno stato di agitazione, se il mio cuore batte all'impazzata o se, al contrario, riesco a mantenere la calma e la lucidità tali da potermi consentire di reagire. E' da questa consapevolezza che si può cominciare a lavorare per mettere in pratica i saggi consigli degli esperti riportati nell'articolo del Post e, eventualmente, per decidere anche di iscriversi ad un serio corso di arti marziali.

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