sabato 14 giugno 2008

La grotta azzurra


Da Penelope ho trovato questo. Sto attraversando un momento un po'... diciamo "particolare", và. E questo scritto mi è servito per ridimensionare il mio vivere odierno.
Lo condivido con voi. Forse non vi servirà ora, forse non vi servirà mai. Ma, dovesse servirvi, sapete che c'è! ;-)

Era un uomo povero e semplice. La sera, dopo una giornata di duro lavoro, rientrava a casa spossato e pieno di malumore. Guardava con astio la gente che passava in automobile o quelli seduti ai tavolini del bar. "Quelli sì che stanno bene", brontolava l'uomo, pigiato nel tram, come un grappolo d'uva nel torchio. "Non sanno cosa vuol dire tribolare... Tutte rose e fiori, per loro. Avessero la mia croce da portare!". Il Signore aveva sempre ascoltato con molta pazienza i lamenti dell'uomo. E, una sera, lo aspettò sulla porta di casa. "Ah, sei tu, Signore?" disse l'uomo, quando lo vide. "Non provare a rabbonirmi. Lo sai bene quant'è pesante la croce che mi hai imposto". L'uomo era più imbronciato che mai. Il Signore gli sorrise bonariamente. "Vieni con me. Ti darò la possibilità di fare un'altra scelta", disse.

L'uomo si trovò all'improvviso dentro una enorme grotta azzurra. L'architettura era divina. Ed era tempestata di croci: piccole, grandi, tempestate di gemme, lisce, contorte. "Sono le croci degli uomini", disse il Signore, "scegline una".
L'uomo buttò con malagrazia la sua croce in un angolo e, fregandosi le mani, cominciò la cernita. Provò una croce leggerina. Ma era lunga e ingombrante. Si mise al collo una croce da vescovo, ma era incredibilmente pesante di responsabilità e sacrificio. Un'altra, liscia e graziosa in apparenza, appena fu sulle spalle dell'uomo cominciò a pungere come se fosse piena di chiodi. Afferrò una croce d'argento, che mandava bagliori, ma si sentì invadere da una straziante sensazione di solitudine e abbandono. La posò subito. Provò e riprovò, ma ogni croce aveva qualche difetto.

Finalmente, in un angolo semibuio, scovò una piccola croce, un po' logorata dall'uso. Non era troppo pesante, né troppo ingombrante. Sembrava fatta apposta per lui. L'uomo se la mise sulle spalle con aria trionfante. "Prendo questa!", esclamò. Ed uscì dalla grotta. Il Signore gli rivolse il suo sguardo dolce dolce. E in quell'istante l'uomo si accorse che aveva ripreso proprio la sua vecchia croce: quella che aveva buttato via entrando nella grotta. E che portava da tutta la vita.

Bruno Ferrero, Il canto del grillo

7 commenti:

  1. non chiedermi come, perché non lo so nemmeno io, ma avevo intuito che qualcosa non marciava come sempre...
    un abbraccio fortissimo :o)

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  2. * Vale, internet è una rete e, in questa rete, alcuni nodi sono più forti di altri. Forse il nodo che ci lega è tanto forte da averti fatto capire che qualcosa non girava (e non gira) per il meglio... :-) A me piace pensare che sia così (perchè io questo nostro nodo lo percepisco bello forte e stretto). :-)
    Ricambio l'abbraccio fortissimo!

    * Grazie Luca! Anche a me questa storia è piaciuta molto... e poi è cascata nella mia vita proprio quando mi serviva (io sono convinta che nulla avvenga per caso, questa è stata l'ennesima conferma).

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  3. Buffo, anche io in questo periodo non sono in forma come vorrei, e queste parole mi colpiscono più di come avrebbero fatto in altre occasioni, quindi prima di tutto ti ringrazio di averle condivise con noi. Sei sempre di una delicatezza infinita.
    Poi se può servire ti presto il mio motto per i momenti no, quando più che una persona mi sento un bruco lanuginoso che si trascina pancia a terra: arrancare sì, ma con gran stile!
    Un grandissimo abbraccio.

    P.S. Lo ammetto: in una prima versione del commento mi ero dilungata in una specie di mattonoso predicozzo, che poi ho ritenuto meglio eliminare, essendomi accorta che più che altro era un promemoria per me. (Bruco e pure smemorata, pensa tu). :-)

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  4. La nostra croce, se così vuoi chiamarla, a volte sembra pesante come il piombo. Però ci irrubustisce.
    Vediamola così, ci può aiutare ad andare avanti meglio...
    ciao :)

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  5. * Zion, grazie! Ma non preoccuparti, è una croce il cui peso è commisurato alla mia forza. ;-)

    * Ross, vedi che ho ragione quando affermo che le cose capitano nella nostra vita quando più ci servono? Per te è stato così con queste parole... :-)
    Farò mio il tuo motto del bruco lanuginoso, e ti ringrazio perchè sai sempre trovare le parole giuste. Sei un tesoro!

    * Gaz, è vero: diventiamo più robusti portando la nostra croce e non dimenticando mai che, se ci è stata data, è perchè Lui sa che possiamo sopportarne il peso. A presto!

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