Avrebbe dovuto essere un giorno di festa, quello dell'arrivo dell'esperto di arti marziali Genma Saotome a casa del suo vecchio amico e compagno d'allenamenti Soun Tendo: questi infatti avrebbe portato con sè il proprio figlio maschio Ranma, promesso sposo fin dalla più tenera età ad una delle tre figlie di Tendo, con la quale avrebbe dovuto gestire la palestra di arti marziali e riunire così la Scuola Indiscriminata di Arti Marziali.
Immaginate dunque la sorpresa del povero Soun quando alla sua porta si presentano...
...una ragazza ed un panda gigante!
Tra lacrime e tè, inizia il doloroso racconto. C'era una volta un esperto di arti marziali cinese, il Maestro Genma Saotome. Questo Maestro aveva un figlio, designato a divenire erede della scuola di arti marziali, e che pertanto sottoponeva fin dalla più tenera età a duri allenamenti.
Un giorno, nel corso di questi allenamenti, giunsero in una località della Cina nota per le proprie fonti, le sorgenti maledette di Yusen.
In ciascuna sorgente era annegato un essere vivente e, secondo la leggenda, chiunque si fosse bagnato in quelle acque si sarebbe trasformato, ogni volta che veniva bagnato con l'acqua fredda, nell'essere che lì vi era annegato millenni prima. Incuranti del rischio, non credendo alle superstizioni - o forse non comprendendo bene la lingua del luogo - i due marzialisti iniziano il loro allenamento senza esclusione di colpi.
Inevitabile, ad un certo punto, il maledetto tuffo.
Ed ecco che Genma Saotome diviene...
...
Ma poichè anch'egli era riuscito a far perdere l'equilibrio al figlio Ranma, facendolo precipitare in una pozza poco distante, ecco che questi riemerge tramutato in una graziosa fanciulla.
Riusciranno Ranma ed Akane a sposarsi, nonostante Shanpoo e Ryoga, Mousse e Kodachi, nonostante acquazzoni e teiere fumanti, scontri e duelli, innamoramenti e delusioni?
Nato dalla matita di Rumiko Takahashi, nota anche col nome di "principessa dei manga" ed autrice tra gli altri di Lamù e Maison Hikkoku, Ranma 1/2 è presente in Italia sia come traduzione del manga (edito da Star Comics) sia come anime. Tempo fa era stato mandato in onda anche su una tv romana e da TMC, che lo censurarono in parte; in seguito venne trasmesso, senza tagli, da MTV e qualche minuscola emittente locale.
Esilaranti le scene di lotta, tanto nel manga quanto nel disegno animato: si passa dagli scontri con Kodachi, la rosa nera, che pratica ginnastica ritmico/marziale, alle battaglie di pattinaggio artistico/marziale contro la coppia formata da Azusa e Mikado, senza dimenticare la temibilissima tecnica di combattimento della cerimonia del tè!
Qui sotto, la sigla italiana.
P.S. Nonostante il clima leggero di questo post, qui accanto trovate sempre "Il lavoro uccide", con i link aggiornati alle notizie di chi muore sul lavoro, di chi resta gravemente ferito o di chi sceglie la morte perchè il lavoro non l'ha più. Soltanto negli ultimi tre giorni si sono tolti la vita un tapezziere di Bari, un operaio di Frosinone, un imprenditore di Sondrio.
Non si contano gli incidenti: da quello della giovane operaia di Ottobiano morta perchè soffocata da un nastro trasportatore a quello dell'elettricista di Crotone morto folgorato, dai quattro operai intossicati da una fuga di gas in provincia di Latina all'operaio caduto dal camion per la raccolta dei rifiuti in provincia di Varese.
Troppo divertente Ranma 1/2!!!
RispondiEliminaBellissimo!!
RispondiEliminamolto divertente .. mi piace un sacco
RispondiEliminal'ho visto quasi tutto... e mi è piaciuto molto! :)
RispondiEliminaCiao Viviano non ci sono davvero parole per descrivere il dolore per le morti su lavoro!
RispondiElimina* Baol, l'hai visto o letto?
RispondiElimina* Cinciamogia, ma dai, l'hai visto anche tu?
* La Espectadora, ben venuta e grazie del commento. Ranma è proprio divertente!
* Elena, vero che è proprio simpatico?
* Ernest, la cosa tremenda è che vengono aggiornate quotidianamente o quasi. Il che significa che ogni giorno, ogni due giorni al massimo, c'è qualcuno che resta gravemente ferito sul lavoro, o che muore mentre lavora, o che sceglie il suicidio perchè il lavoro non l'ha più. Lo trovo mostruoso.
io collezionavo il fumetto (la prima edizione uscita in italia) ma la fine...mi ha un tantino deluso, è troppo giapponese come finale!
RispondiElimina* Zion, confesso che alla fine non ci sono arrivata... Era diventato un po' troppo ripetitivo come trama e poi in quel momento non avevo più quattrini da investire in manga... Comunque mi son documentata e, per un finale così, non è che mi sia persa granchè. Forse è davvero troppo Japanese style per i nostri parametri occidentali.
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