venerdì 30 novembre 2012

Insieme per dire basta alla violenza sulle donne

Quest'anno avevo già avuto modo di scrivere, qui sul blog, in merito alla situazione della donna: la tematica mi interessa non soltanto perchè sono donna anch'io, ma perchè ritengo indegno di ogni essere umano l'infliggere volontariamente e consapevolmente sofferenza a chicchessia. 
Sono molto felice, dunque, di aver collaborato alla realizzazione di questa Giornata contro la Violenza sulle Donne che si terrà a Saronno domenica 9 dicembre con il patrocinio comunale.

L'iniziativa, organizzata dall'Accademia Marziale Saronno e dalla WFC Self Defense Academy, è rivolta non soltanto alle donne ma anche agli uomini che le amano e rispettano e sarà divisa in due parti: al mattino verranno affrontati gli aspetti legali e psicologici della violenza, nel primo pomeriggio prenderanno il via le esercitazioni pratiche di autodifesa.

Ci tengo a dire che nè io, in qualità di segretaria organizzativa, nè la consulente legale nè la consulente psicologa nè tantomeno i Maestri di Arti Marziali e Krav Maga percepiremo un centesimo: tutti abbiamo concordato di devolvere il ricavato della Giornata, il cui ingresso sarà a offerta libera, a favore della neonata Rete Rosa di Saronno e della Casa Accoglienza Donne Maltrattate di Milano. Questo non perchè vogliamo sembrare particolarmente "buoni", ma solo perchè crediamo, noi tutti, che grazie ad un impegno comune sia davvero possibile cambiare. Non siamo Santi (io, almeno, non lo sono di certo!), ma siamo convinti che lamentarsi non serva se il cambiamento non parte da noi: ecco perchè abbiamo deciso di impegnarci in prima persona contro la violenza sulle donne.

Se anche voi la pensate così, vi aspettiamo a braccia aperte domenica 9 dicembre! E se abitate troppo lontano, non cercate scuse: dateci una mano diffondendo la notizia dell'iniziativa. Ci conto, eh! 
(Cliccate sulle immagini per ingrandirle)



mercoledì 28 novembre 2012

Cena made in U.S.A., con pasta e formaggio

No, non sono impazzita: un piatto a base di pasta e formaggio non solo è amatissimo negli Stati Uniti, ma è anche al centro di discussioni estremamente animate, alla faccia di chi pensa che dagli U.S.A. possano arrivare soltanto hot dog e hamburger.

"Macaroni and cheese", dopo secoli di permanenza sul suolo a stelle e strisce, viene considerato un vero e proprio piatto della tradizione culinaria statunitense, tanto da essersi meritato persino una "giornata nazionale": il 14 luglio, infatti, si celebra il "National Macaroni and Cheese Day" (anche se, personalmente, la vedrei bene il Thanksgiving Day, il Giorno del Ringraziamento, che così si grazierebbero tanti poveri tacchini…); la pietanza ha inoltre conquistato il nomignolo di "mac and cheese" non soltanto negli USA, ma anche in Canada e Australia, mentre nell'area caraibica si parla di "macaroni pie". Come se non bastassero le varianti linguistiche, attorno a questo piatto si scatenano polemiche squisitamente culinarie: c'è ad esempio chi accetta una salsa simile alla besciamella e chi invece sostiene che la vera ricetta prevede soltanto l'utilizzo di panna e formaggio, chi sostiene la validità di una croccante crosticina di pangrattato e chi, purista, storce il naso persino se il formaggio utilizzato non è cheddar e così via.

Se vi state domandando a che titolo gli americani possano affermare che un piatto a base di maccheroni sia parte integrante della propria tradizione è presto detto: i maccheroni o macaroni sono menzionati in diverse fonti medievali di origine italiana ed alcune ricette di "makerouns" si ritrovano già in libri di cucina inglese del quattordicesimo secolo quindi, quando i coloni lasciarono la Gran Bretagna alla volta del Nuovo Mondo, portarono con loro anche ricette che ricordassero la madrepatria e tra queste ricette non poteva certo mancare quella dei "macaroni and cheese".
Dal momento che gli statunitensi, come sempre convinti sostenitori del "fast and furious", sono riusciti ad inventare nientemeno che una crema di formaggio pronta all'uso da versare sul piatto, sono certa che non me ne vorranno se io, priva di maccheroni in dispensa, ho osato sostituire la pasta con delle mezzepenne rigate.

E veniamo adesso alla ricetta, rivista e adattata dalla sottoscritta in base a quanto stazionava nel frigorifero e in dispensa.

In un pentolino ho fatto fondere circa 20 grammi di burro ed ho poi versato un paio di bicchieri di latte; quando iniziava a bollire ho tolto dal fuoco, aggiunto una confezione di panna da cucina, un pochino di pepe nero e circa un etto di Gruyère (che non è cheddar ma viene accettato persino dalle più blasonate riviste di cucina a stelle e strisce).

Ho fatto cuocere le mezzepenne in una pentola d'acqua salata, scolandole un paio di minuti prima del dovuto, e le ho versate nel pentolino con il formaggio fuso. Poi ho trasferito il tutto nelle pirofiline monoporzione, ho cosparso la superficie con un po' di pecorino grattugiato e infornato a 180° fino a quando non si è formata un'invitantissima pellicola dorata sulla superficie (che nelle foto non compare, perchè le ho scattate prima di infornare; dopo avevamo soltanto voglia di avventarci sui piatti, altro che far fotografie!).

martedì 27 novembre 2012

Pattinaggio sul ghiaccio a Saronno

Ci sono persone che sognano di possedere conti correnti con milioni di euro, altri vorrebbero la casa al mare o lo chalet tra i monti… Io mi accontento di molto meno!

La pista di pattinaggio su ghiaccio a Saronno! E' piccolina, passano lo Zamboni più o meno una volta al giorno, si accumula ghiaccio smosso e capita che le gocce di condensa creino piccoli dossi ghiacciati sulla superficie… ma per me è il Paradiso in terra, soprattutto quando, come questa sera poco prima della chiusura, rimane completamente deserta e posso sbizzarrirmi!

Ho già avuto modo di dire in passato che in realtà io non so pattinare sul ghiaccio: sebbene mi appassioni tantissimo, non ho mai frequentato corsi da piccola e… beh, cominciare a prendere qualche lezione a 35 anni suonati non è che mi abbia collocata tra le più agguerrite rivali di Carolina Kostner e Valentina Marchei! 
Però mi piace davvero moltissimo, mi diverte, mi fa sentire bene… e allora perchè mai non pattinare? Di campioni, al mondo, in qualsiasi disciplina, ce ne sono pochi, ma le persone che possono godersi appieno qualche momento di sano divertimento grazie ad uno sport sono moltissime! E io faccio parte di questa marea, semplicemente.

Ed ecco qui i miei piedoni, dentro i pattini da ghiaccio vecchiotti ma che continuano a svolgere il loro dovere, fotografati da me medesima col cellulare. 
Che bel pomeriggio è stato! 

P.S. Nel caso voleste cimentarvi anche voi nel pattinaggio e vi troviate a passare da Saronno, qui trovate tutte le info del caso.

mercoledì 21 novembre 2012

Ravioli di zucca e crema multitasking

Io adoro la zucca. Mi piace già solo per quel suo colore, così caldo e vivo, capace di rallegrare anche le più grigie giornate autunnali, ma poi sono il suo gusto, le sue proprietà benefiche e la sua versatilità a conquistarmi completamente. 

Ricco di betacarotene, questo "cicciottoso" ortaggio è un potente antiossidante e, secondo uno studio effettuato nel 2007 nell'Università del Massachussets, avrebbe persino proprietà antitumorali; calcio, sodio, potassio, zinco, manganese, fosforo, rame, magnesio, selenio e ferro sono i minerali concentrati nella zucca che, come se non bastasse, vanta anche una buona gamma di vitamine e di aminoacidi, tra i quali meritano menzione l'arginina e il triptofano, oltre ad un'importante presenza di fibre: un mix che ne fa un autentico "ortaggio della salute", fantastico per contrastare in modo naturale quanto efficace i malanni dell'autunno. Anche se è difficile pensare che le popolazioni antiche fossero a conoscenza della composizione chimica della zucca, certo è che da millenni l'essere umano beneficia di questo prodotto della terra: in Centro America sono stati rinvenuti semi di zucca risalenti al 6.000 avanti Cristo!
Arrivata in Europa soltanto nel XVI secolo, la zucca venne inizialmente snobbata: la relativa facilità di coltivazione, infatti, la fece diventare un diffusissimo mangime per animali. 
Ma adesso bando a chimica e storia e veniamo alla ricetta!

La crema multitasking di cui parlo nel titolo altro non è che il ripieno dei ravioli, ma, come vedrete, si presta davvero ad un sacco di impieghi in cucina. E tutti squisiti!

Una volta che vi siete procurati la vostra bella zucca - io ho usato una bella "napoletana" - la ripulite ben bene, la private della buccia e dei semi (che potete anche tostare, se vi va, creandovi così uno spuntino sano, ricco di storia e decisamente low cost), tagliate la polpa a cubotti e la mettete a bollire in un po' d'acqua. Come sapete, io non uso il sale in genere, ma in questo caso l'acqua di bollitura non va assolutamente salata e presto capirete il perchè.

Quando la polpa si è ben ammorbidita, la si schiaccia nell'acqua di cottura fino ad ottenere una purea e si aggiunge la ricotta fresca, dopo aver spento il fuoco, amalgamando ben bene il tutto con una frusta.


Nel frattempo, con uova e farina ho preparato la pasta per i miei ravioli (non serve che vi dia la ricetta, vero? E' quella classicissima, che inizia con la farina a fontana e le uova a temperatura ambiente aggiunte una alla volta… Anche in questo caso, io non ho aggiunto sale). 

Una volta raffreddatasi la crema, la si dispone sopra ciascuna base di raviolo e si richiude il nostro fagottino, avendo cura di controllare che i bordi siano ben saldati tra loro ed evitando così che, quando cuoceremo i ravioli, tutto il ripieno finisca in acqua!






Pronti i ravioli, non rimane altro da fare che decidere come prepararli. Già, perchè non l'ha mica stabilito nessuno che si debbano cucinare per forza di cose con il classicissimo sughetto burro e salvia! 

Io, ad esempio, ne ho preparati una parte così, come primo piatto vegetariano, salando l'acqua di cottura, condendoli con il "puccino" di burro e salvia ed aggiungendo alla fine una buona macinatina di pepe nero. Ma un'altra parte me la sono conservata e qualche giorno dopo ho cotto i miei ravioli di zucca in acqua senza sale cospargendoli, una volta tolti dall'acqua, alcuni con il miele d'acacia ed altri con una colata di cioccolato fuso. Un dessert inusuale e squisito!
La crema di zucca multitasking, poi, puo' venir conservata in freezer, può trasformarsi - con una presa di sale ed una di pepe - in un sughetto con cui condire la pasta o preparare un risotto oppure può diventare - arricchita di gocce di cioccolato - una strepitosa farcia per crostata… E poi venitemi a chiedere perchè adoro la zucca!...

lunedì 19 novembre 2012

Kung Fu: due giorni di stage a Saronno

Le mie gambe gridano vendetta ancora oggi - e tra non molto dovrò andare in palestra per gli allenamenti! - ma gli Stage di Kung Fu T'Ienshu sotto la guida del Maestro Fondatore dello stile erano un appuntamento troppo ghiotto per lasciarmelo sfuggire. 
Dopo due anni di lontananza dal tatami, nonostante abbia ripreso gli allenamenti già da qualche mese, gli stage non hanno mancato di sortire il loro effetto… ma non vi dico che soddisfazione! Eh già, perchè questo incontro ha sancito il mio ritorno ufficiale al T'Ienshu praticato nella sua interezza!

Per quanto gli allenamenti possano essere formativi, interessanti, coinvolgenti, divertenti e stimolanti, infatti, è ovvio che avere la possibilità di attingere direttamente alla fonte del Kung Fu T'Ienshu è un'altra storia. Colui che ha creato e codificato lo stile, dedicandogli una vita di impegno, studio e sacrifici, è lì, davanti a noi, sul tatami. Pronto a rispondere alle nostre domande, disponibile a svelarci i "trucchetti" che rendono una tecnica più efficace. Non so se rendo l'idea… Uao uaoissimooo!!!

Abbiamo cominciato sabato, con lo stage di base, seguito da quello agonistico; poi il Level Master Delta 1, riservato agli allievi più esperti, e terminando infine con lo stage di PAD, il Programma Autodifesa Donna.

La domenica mattina, Level Master Delta 2, al quale possono accedere soltanto Maestri, Istruttori, fasce nere…
Due giornate intense e impegnative, sia dal punto di vista fisico che psicologico ed emotivo: due giornate che sono stata davvero felice di essere riuscita a vivere nella loro interezza!

Spiace per chi, per un motivo o per l'altro, non ha potuto  essere dei nostri. Il T'Ienshu è aperto a tutti, ma non tutti sanno coglierne il valore, che va ben oltre i "calci e pugni".


mercoledì 14 novembre 2012

Cena vegetariana... con scherzone

Qualche sera fa Davide ed io siamo stati invitati a cena da una coppia di amici ma, visto che lei, a differenza di me, lavora, mi ero offerta di cucinare io qualcosa per tutti. E il mio consorte ha avuto un'idea diabolica. Lui ama molto gli scherzi e questa occasione era troppo ghiotta per potersela lasciar sfuggire! 
Dal momento che il nostro ospite è un amante della pasta (ne mangerebbe a quintali, forse non disdegnerebbe un piatto di pasta al sugo neppure a colazione), un paio di giorni prima della grande serata Davide gli aveva preannunciato "Vedrai, ti faremo felice!" e il povero tapino sicuramente già si pregustava un tuffo in mezzo a rigatoni, mezze penne o spaghetti. Io, dal canto mio, ero stata più che evasiva con l'ignara consorte.

L'idea era semplice quanto bastarda: preparare una cena fittizia, deludere in modo impietoso i nostri amici e poi, una volta riuscito lo scherzo, fare il nostro ingresso trionfale con la cena vera.

Essendo reduci dal Festival dell'Oriente, abbiamo pensato di puntare su qualcosa di vegetariano ed orientaleggiante sia per la preparazione che per la presentazione. Va detto che la cena fittizia sarebbe stata squisita, se solo io e il mio diabolico consorte avessimo preparato le giuste quantità. 


Invece ci siamo presentati a casa dei nostri amici così: con un vassoietto con sopra sei mini hamburger di soia (uno e mezzo a testa…) ed una ciotolina ricolma di pesto di peperoni
Per rendere l'effetto ancora più drammatico, ciascun mini medaglione è stato infilzato con uno stuzzicadenti ed un'oliva denocciolata.


Non so se la fotografia renda abbastanza l'idea, temo francamente di no: immaginate quattro adulti, uno dei quali goloso conclamato, riuniti attorno ad un tavolo su cui compaiono soltanto le cibarie di questa foto. Vi viene un po' da piangere, no?

E infatti, quando il nostro amico si è ritrovato ad osservare con sguardo smarrito il piatto di portata, puntando ogni singolo medaglione come se, fissandolo, avesse avuto il magico potere di moltiplicarlo, Davide ed io siamo scoppiati a ridere. E lo scherzo è stato svelato. Con grande sollievo dei nostri amici.


Però, dal momento che questa cena vegetariana è davvero buona, vi segnalo brevemente la ricetta per prepararla: i mini medaglioni di soia si reperiscono già pronti in diversi supermercati e negozi, basta scaldarli in padella per qualche minuto e il gioco è fatto; per la crema di peperoni, invece, vi rimando a Valeria, dal cui blog ho copiato la ricetta. 

Lei ha utilizzato questa crema per condirci la pasta, mentre io ho optato per un uso differente, andando così ad insaporire i mini hamburger. 
Il pesto avanzato l'ho sistemato in un paio di vasetti, opportunamente sterilizzati, e surgelato.

Ma com'è andata a finire con i nostri amici? Beh, intanto Davide ed io abbiamo scoperto che ci vogliono davvero bene, perchè avevano già pensato di dar fondo al proprio frigorifero pur di riuscire a mettere insieme una cenetta che bastasse per tutti. Io e il maritino, però, avevamo già preparato la cena "vera", ossia il sugo (sugo panna e olive, quindi vegetariano pure quello!) con il quale condire la tanto amata pasta del nostro ospite. Che, ovviamente, è stata cotta in quantità industriale, per la gioia di tutti!
E così il nostro scherzo ha finito col diventare un gustoso e alternativo antipasto vegetariano.

mercoledì 7 novembre 2012

Il Kung Fu T'Ienshu al Festival dell'Oriente

E' impossibile racchiudere in una manciata di parole tutte le sensazioni e le emozioni vissute nel corso dei due giorni che abbiamo trascorso al Festival dell'Oriente di Massa

Persone provenienti da ogni angolo del mondo che convergono in un unico luogo, attratte chi dalle arti marziali, chi dal fascino delle culture orientali, chi dal desiderio di sperimentare nuovi piatti, chi dal sogno di concludere qualche buon affare e portarsi a casa un oggetto esotico…

Noi del Kung Fu T'Ienshu siamo andati al Festival con due differenti Scuole: la Scuola Centrale di San Severo che doveva disputare alcuni combattimenti e la Scuola Wo Chen di Saronno, impegnata invece in dimostrazioni ed esibizioni.


I ragazzi della Scuola Centrale, capitanati dal Maestro Michele Montedoro, erano ben preparati ed agguerriti ed il risultato finale è stato più che positivo: dei quattro allievi in gara, neppure uno è tornato a casa senza medaglie! 
Il giovanissimo Amedeo Minischetti ha conquistato il bronzo nel Minisanda - categoria Children - e lo stesso risultato è stato conseguito da Marco Mastropasqua nel Point Combat per la categoria Seniores. Medaglia d'argento nel Light Sanda Men (categoria Juniores - 70 Kg) per Alfredo Minutiello, mentre il metallo più prezioso è stato messo al collo della combattiva Ilaria Ricciardi, prima classificata nel Light Sanda Women (categoria Juniores - 65 Kg).

Noi, che al Festival siamo approdati grazie al cortese invito del Vice Presidente Nazionale FISCAM ed alla collaborazione con il Maestro di Krav Maga Stefano Maiocchi, abbiamo dato dimostrazione del Kung Fu T'Ienshu.

Il complesso del CarraraFiere è davvero smisurato ed i suoi padiglioni hanno accolto davvero tantissimi "assaggi" di Oriente: arti marziali e sport da ring, ovviamente, dal momento che proprio il padiglione B è stato teatro della Maratona Marziale, con gare e dimostrazioni che si sono protratte per quattro giorni; ma anche cibo, con una gigantesca area ristorante dai sapori esotici; cultura, con danze tradizionali esotiche e affascinanti… 

Insomma, si è trattato davvero di un'esperienza interessantissima e molto piacevole! Quando non ero impegnata sul tatami me ne andavo in giro armata di macchina fotografica e videocamera, completamente affascinata da quello che si offriva davanti ai miei occhi. Ampio spazio è stato dedicato al Green World, il "Mondo Verde", ovvero sia tutto ciò che è naturale, biologico, a risparmio energetico, riciclato e così via.


Piccoli Karateki
Un combattimento della "Maratona Marziale"
Non solo gli spettacoli, era bello anche il pubblico!
Danza col ventaglio
E dal momento che non sono egoista, voglio condividere con voi almeno un pezzettino di questa esperienza straordinaria! He! He! He!
Qui sotto trovate il video che ho realizzato, dura meno di cinque minuti e spero che troviate il tempo di guardarlo tutto, ma se siete di fretta e vi interessa solo il "nostro" Kung Fu lo trovate nei capitoli 2 e 3.
Buona visione! 

giovedì 1 novembre 2012

Tutto l'Oriente che si può desiderare, al Festival dell'Oriente di Massa


Cina e Giappone, naturalmente, ma anche Thailandia, Filippine, India, Nepal, Tibet… Tutto l'Oriente del mondo sarà concentrato al centro espositivo Carrara Fiere dal 1 al 4 novembre 2012, in occasione dell'annuale "Festival dell'Oriente", appuntamento davvero imperdibile non soltanto per gli appassionati di arti marziali ma per chiunque subisca il fascino di queste terre lontane, ricche di tradizioni e cultura.

Anche se il vostro interesse marziale dovesse limitarsi a Kung Fu Panda, infatti, qui potrete rimanere incantati dallo Zokkyoku, tradizionale spettacolo giapponese in cui una donna vestita in kimono si esibisce suonando la Shamisen, la tipica "chitarra giapponese" ed intonando canti della propria tradizione. Oppure potreste perdervi fantasticando nella mostra delle bambole orientali. O, ancora, vedere con i vostri occhi la danza Kecak, l'antica danza indonesiana che trae le proprie origini in rituali magici e che rispecchia le profonde differenze culturali ed etniche presenti nel Paese: in Indonesia, infatti, sono presenti oltre 700 diversi gruppi etnici, ciascuno dei quali ha una propria danza Kecak, tanto che ne sono state contate circa 3000.

E come rinunciare poi all'opportunità di sperimentare i differenti piatti delle diverse tradizioni?
Quest'anno un'immensa area ristorante accoglierà i visitatori con una larga scelta di piatti orientali, ma sarà anche possibile degustare piatti tipici direttamente presso i diversi stand. Non solo pietanze cinesi, giapponesi ed indiane, ormai piuttosto diffuse e note anche in Italia, ma ricette tradizionali della Mongolia, dell'Uzbekistan, delle Filippine

Passando dai ravioli al vapore mongoli al dolce alla noce di cocco, dal sushi al couscous di verdura, dal tajin con zucchine e piselli al halwa di carote, ce ne sarà davvero per tutti i gusti!

Di delizia in delizia è facile approdare al "Green World", la fiera del vivere sostenibile che proporrà cibo biologico, naturale e vegano, dove sarà possibile trovare prodotti equosolidali e fonti di energia alternative ma anche idee per il turismo sostenibile e molto altro ancora (ulteriori info qui).

Poi, naturalmente, non possono mancare le arti marziali! Oltre 100 Federazioni presenti, con competizioni, stage, dimostrazioni, convegni e conferenze che vedranno coinvolti diecimila atleti provenienti da oltre 90 nazioni: questi i numeri che fanno del "Martial Expo" l'evento più grande e importante al mondo interamente dedicato al mondo marziale.
E quest'anno, tra i 10.000 atleti marziali, ci saremo anche noi! Un gruppo della Scuola Wo Chen di Saronno sarà infatti impegnato, sabato e domenica, presso uno stand con dimostrazioni di Kung Fu T'Ienshu mentre atleti della Scuola Centrale di T'Ienshu saranno impegnati a disputare alcuni dei numerosi combattimenti in calendario.
Ci sono un'infinità di buoni motivi per non lasciarsi sfuggire questo appuntamento, quindi se siete in zona non esitate a venirci a trovare al nostro stand: potremo conoscerci realmente oltre che virtualmente e avrete la possibilità di sperimentare, se lo desiderate, alcune tecniche di T'Ienshu. Vi aspetto!


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