lunedì 28 dicembre 2009

Joyeux Noël



E' la vigilia di Natale dell'anno 1914 e in Belgio, a Ypres, soldati inglesi, francesi e tedeschi si scambiano favori e regali invece di pallottole. Joyeux Noël viene non a caso sottotitolato "una verità dimenticata dalla storia", perchè di questo episodio non si legge sui libri di testo scolastici e non si parla. Come se fosse disonorevole mostrare la propria umanità.
Perchè un gatto si può chiamare Felix per un tedesco e Nestor per un francese, ma resta sempre un gatto; allo stesso modo un uomo può indossare una divisa anzichè un'altra, ma resta sempre un uomo.

Nei pressi di Ypres, dopo una sanguinosa battaglia, i soldati si trovarono ben presto impantanati in un'estenuante e logorante guerra di trincea: da questi fossati profondi un paio di metri i soldati si lanciavano quotidianamente all'assalto del nemico, guadagnando o cedendo pochi metri di terreno, e trascorrendo il resto del tempo rintanati nelle buche come topi, tra fango, gelo e cadaveri in decomposizione. Questa situazione, logorante e disumanizzate, era comune a tutti i soldati, indipendentemente dalla fazione d'appartenenza, e proprio questo portò ad episodi di solidarietà tra nemici ed allo scambio di alcuni favori, come quello di non sparare durante i pasti; ciò che contava era salvare le apparenze (per non essere accusati di tradimento) e la pelle.

Così, la notte della vigilia di Natale, dalle trincee tedesche si alzò un canto natalizio. E qualche metro più in là, oltrepassata quella che veniva chiamata "terra di nessuno", nelle trincee nemiche qualcuno rispose intonando un canto natalizio nella propria lingua. All'alba del giorno seguente, dalle trincee tedesche spuntarono alcuni piccoli cartelli: "Non sparate - c'era scritto sopra - Noi non spareremo". Iniziò così una tregua scandita da scambi di doni, piccoli favori e persino una partita di calcio giocata nella "terra di nessuno" che, raccontano le cronache del tempo (ma questo nel film non c'è), venne vinta dai tedeschi per 3 goal a 2.

Non tutti apprezzarono questa tregua: un soldato tedesco di origini austriache, di stanza in prossimità di Ypres all'epoca, ebbe a definirla una "stupida tregua" e gioì alla ripresa dei combattimenti. Il suo nome era Adolf Hitler. (Fonte: Focus Storia n. 38 - dicembre 2009)

Il film è davvero bello, candidato a Premio Oscar e Golden Globe nel 2006 nella categoria "film straniero", purtroppo - a parer mio - è rimasto escluso dall'olimpo, ma merita certamente di essere visto. Chi di voi, poi, è solito piangere per "Christmas Carol" di Dickens nelle sue varie declinazioni, non potrà non commuoversi davanti a questa incredibile storia di autentico Natale ed umanità.

Le notizie su questo avvenimento non sono moltissime, ma chi desiderasse iniziare ad approfondire può guardare qui e qui.

Titolo: Joyeux Noël
Anno: 2005
Regista: Christian Carion
Guesselin - Lucas Belvaux
Ponchel - Dany Boon
Horstmayer - Daniel Brühl
Luogotenente Audebert - Guillame Canet


giovedì 24 dicembre 2009

Cos'è il Natale?









Natale: Il Natale è la festività cristiana che celebra la nascita di Gesù, per i Cristiani figlio di Dio e della Vergine Maria. Cade il 25 dicembre (il 7 gennaio nelle Chiese orientali, per lo slittamento del calendario giuliano).
Il termine italiano Natale deriva dal latino natalis che significa "natalizio", "relativo alla nascita".

Questo è quanto dice Wikipedia, ma significati simili sono riscontrabili in buona parte di dizionari e vocabolari, telematici e non.

Allora come cavolo si spiega che su Google per trovare un'immagine della Sacra Famiglia bisogna digitare "Santo Natale", perchè altrimenti ti compaiono, nel migliore dei casi, immagini come questa


...o questa...

...o quest'altra.

Mentre nei peggiori dei casi ci si imbatte in "cose" come questa

...o questa...

Com'è possibile, dico io? Che fine hanno fatto tutti i paladini dei crocefissi nelle aule scolastiche? Dove sono finite le femministe incallite che si battono contro l'uso ed abuso del corpo femminile? Tutti ridotti al silenzio perchè a Natale si è più buoni? O perchè Google non è islamico e allora fa nulla se travisa il senso del Natale?

Va bene, mi è esplosa la vena polemica e ne è scaturito questo embolo ben poco pacifico e condiscendente. Lo ammetto.
Quindi chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di chicchessia ed auguro a tutti un felice ed autentico Santo Natale!

martedì 22 dicembre 2009

Hanno rapito Persefone!

Non stupisce che gli antichi cercassero di spiegare, con miti più o meno verosimili, l'avvicendarsi delle stagioni. Oggi mi sono addentrata un poco nel Parco del Lura e quanto segue è ciò che ho visto.









Il cartello che indicava l'area rimboschita era così, stamattina.
Mentre ecco qui sotto come si presentava sei mesi fa (giorno più, giorno meno)








I cespugli i cui fiori sfamavano bombi ben pasciuti, lo scorso giugno...








...li ho ritrovati scheletrici e rinsecchiti.

Il campo dorato che mi aveva riempita di meraviglia...








...si è tramutato in una distesa da cui sono banditi i colori: bianco e nero, con qualche fugace virata sul grigio, a perdita d'occhio.








Del sentiero che si addentrava nel bosco...












...non è rimasta praticamente nessuna traccia












Inutile dire che non si sentiva nessuna cicala, tutte morte stecchite come da esopico copione! Silenzio quasi irreale, rumore dei miei passi nella neve, il canto dei merli che si rincorrono tra i rami (a proposito, caro Darwin, come lo spieghiamo il colore non proprio mimeticissimo dei merli nella neve?), il gracchiare nervoso di qualche cornacchia grigia che perlustra il territorio in cerca di cibo.









Tutto innevato...













...tutto ghiacciato...









...tutto come morto, mentre l'adirata Demetra attende che le venga restituita la figlia Persefone, rapita dal dio dell'Ade (no, non ho dato di testa a causa del freddo, si tratta di un racconto della mitologia greca per spiegare l'avvicendarsi delle stagioni! Qui trovate il mito).

Tutto ad un tratto mi sento osservata e percepisco un leggero rumore alle mie spalle, nel silenzio quasi completo. Mi giro con cautela, per non perdere l'equilibrio nella neve alta (che se cado io, poco importa, ma la mia amata Canon nooooo!!!), ed eccolo lì, il mio osservatore! Un Erithacus rubecula!









Come "non si vede un tubo!"?
Ah scusate, proviamo così:
















Se ne stava lì, a controllarmi, e a farmi rimpiangere di non aver portato con me lo zoom "serio". Ma chi se lo aspettava, in tutto quel bianco, di trovare tracce di vita?
In fin dei conti, hanno rapito Persefone!
...Già, ma il pettirosso ed un altro paio di indizi (uno qui sotto)









mi fanno pensare che Demetra sta già operando attivamente per il rilascio dell'ostaggio!

* Per la foto del pettirosso, valgono le "regole" di tutte le altre immagini da me pubblicate: chi fosse interessato può richiedermene una copia "ripulita" dal mio nome, ovviamente a titolo gratuito, ed utilizzarla, purchè non ne tragga profitto alcuno ed indichi la fonte.

lunedì 21 dicembre 2009

Neve!













Nevica. Ma tanto tanto tanto! Tanto che ho dovuto prendere un'ora e mezza di permesso ed uscire prima dall'ufficio. Tanto che ho impiegato due ore e un quarto per percorrere trenta chilometri. Tanto che sono arrivata a casa stanca morta e bagnata come un pulcino, con i fiocchetti di neve appiccicati a cappello (rosso, of course, che fà tanto Babbo Natale), sciarpa (rossa, of course, che fà tanto Babbo Natale) e capelli (non rossi, ma nemmeno bianchi come quelli di Babbo Natale!).

Nevica. Lungo la strada le auto strombazzano impazienti, procedono a passo d'uomo e gli uomini (e donne) procedono con andatura spedita da lumaca letargica; i marciapidi sono insidiosi, il rischio-scivolata è in agguato... E in mezzo a tutto ciò io sono smisuratamente felice!
Lo so, lo so, almeno il 90% delle persone leggendo questa mia affermazione vorrebbe accopparmi seduta stante. Dopo un rapidissimo processo sommario, senza neppure uno straccio di perizia psichiatrica. Ma il fatto è che a me la neve piace da impazzire! Mi piace quel manto pulito e magico con cui ricopre ogni cosa, lieve lieve, come un piumotto; mi piace come trasforma gli oggetti anche più comuni: persino le biciclette sgangherate parcheggiate fuori dalla stazione sembrano belle se coperte di neve! Mi piace perchè fa diventare Puxi docile docile e coccolone (roba che giusto una volta o due all'anno, eh!), che arriva e ti si acciambella sulle ginocchia mentre scrivi al computer, come fosse la cosa più naturale del mondo, e attacca a ronfare beato mentre fuori continuano a cadere i fiocchi.







(Il Puxi ronfante...)

Mi piace perchè pulisce l'aria: davvero, provate ad annusare l'aria mentre nevica! Sa di fresco, di pulito, di nuovo. Come se tutte le sozzure del mondo potessero essere state spazzate via da qualche fiocco di neve...
Ecco, l'ho detto e l'ho pure scritto. Sono scandalosamente felice per questa nevicata. Adesso, se volete, via al processo sommario! :-)

venerdì 18 dicembre 2009

Saronno caput mundi!


Un Paese è tanto più civile quanti più stadi di ghiaccio offre ai suoi cittadini... Come dite? Non è così? Ah, sì, ci sono cosucce come il diritto alla vita, alla libertà, al lavoro, alla famiglia e via dicendo, certo, ma è innegabile che gli stadi per pattinare sul ghiaccio aumentino sensibilmente il livello di vivibilità di un paese o città. Oh, uffa, va bene, non condividete la mia stessa passione smodata. Ho capito! :-D

Fatto sta che da non molto sono venuta a vivere a Saronno e... a novembre hanno aperto lo stadio del ghiaccio! E' piccino piccino, eh, nulla a che vedere con gli stadi di Casate (CO), Varese o Milano, ma poter pattinare tanto vicino a casa è per me fonte di enorme gioia!
Per la verità lo stadietto non è stato inaugurato quest'anno, ma replica ed ampia il successo avviatosi negli anni scorsi: si era cominciato, anche qui come altrove, con una pistina che consentisse di pattinare nel periodo natalizio. Grazie al cielo, quest'anno si è pensato bene di replicare, ampliando il periodo di permanenza (dal 14 novembre al 14 febbraio; per info, cliccate qui) ed utilizzando questo spazio anche per iniziative come la recente Disco on Ice, che replicherà il prossimo 26 dicembre, o anche Natale on Ice, spettacolo di clowneria sul ghiaccio, il 20 dicembre.

La presenza del pur piccolo ma apprezzabile palaghiaccio evidentemente non ha reso felice solo me: c'è chi, su un quotidiano locale, ha espresso il proprio apprezzamento a chiare lettere. Chissà che non si abbia pattinato l'una vicino all'altra, qualche volta, nella pistina saronnese...

martedì 15 dicembre 2009

Botte di Natale















Non mi riferisco al film con gli inossidabili Bud Spencer e Terence Hill, ma alla decima edizione del trofeo "Festa di Natale Jitakyoei", in programma sabato 19 al Paladesio di via Agnesi a Desio.

Programma gara sabato pomeriggio:

Ore 15.00 - ritrovo atleti
Ore 15.30 - inizio competizioni
Specialità di combattimento:
Semi-contact
Kick Boxing Light
Semi-sanda o QuinDa
Combattimento vietnamita con proiezioni e lotta a terra ammesse

Specialità di forme e Taolu individuale:
Kung -Fu Wu Shu Open a mani nude
Kung-Fu Wu Shu Open con armi corte, lunghe e snodate
Kung-Fu Tang Lang stili interni ed esterni a mani nude
Ore 19.00 - fine competizioni

Categorie per gli sport da combattimento:
- Novizi: sino ad un anno di pratica e senza esperienza nel combattimento
- Principianti: sino a 2 anni di pratica e meno di 5 match disputati
- Intermedi: sino a 3 anni di pratica e meno di 10 match disputati
- Avanzati: più di 3 anni di pratica o più di 10 match disputati

Categorie per le competizioni di Forma e Taolu:
- Principianti: 1 - 2 anni di pratica
- Intermedi: 3 - 5 anni di pratica
- Avanzati: oltre 5 anni di pratica

Per ulteriori informazioni su Sanda e QuinDa, cliccate qui.
Per ulteriori informazioni su Judo, invece, qui.

lunedì 14 dicembre 2009

Festa in casa Muppet



Il più classico dei racconti di Natale, il celebre "Canto di Natale" di Charles Dickens, rivive con Kermit il Ranocchio, Miss Piggy, Gonzo e tutta la strampalata compagnia dei Muppet.

La vicenda è certamente nota ai più (anche grazie alle numerose interpretazioni e re-interpretazioni cinematografiche: ultima, in ordine cronologico, per ora, "A Christmas Carol" della Walt Disney, con Jim Carrey nei panni dell'astioso ed avarissimo Scrooge, ma pure l'italiano "Non è mai troppo tardi" [1953] o "S.O.S. Fantasmi" degli Anni '80 e, sempre sui tre fantasmi che redimono il cattivone, si basa anche "La rivolta delle ex"...): un taccagno arido e solo viene visitato nel corso della notte da tre spiriti che gli fanno rivivere le esperienze dei Natali passati e presagire il futuro. Svegliatosi di soprassalto, Ebenezer Scrooge scopre con gioia che è ancora possibile cambiare, che Natale è oggi e che ogni giorno può essere Natale, se lo spirito di amore, altruismo e bontà alberga nel nostro cuore.

Coi Muppet la storia diventa spassosa e "magica" - almeno per chi, come me, coi Muppet ci è cresciuto e ne sente la mancanza nella tv odierna - adatta tanto ai più piccoli che agli adulti che ancora vogliono sognare. Un bel regalo, da farsi o da fare.

Titolo: "Festa in casa Muppet" ("The Muppet Christmas Carol")
Anno: 1992
Regista: Brian Henson
Ebenezer Scrooge - Michael Caine
Bob Cratchit - Kermit la Rana
Signora Cratchit - Miss Piggy
Fezziwig - Fozzie l'Orso
Charles Dickens - Gonzo

domenica 13 dicembre 2009

La bionda aiutante di Babbo Natale










Non tutti amano il Natale. Lo so, lo so, può sembrare impossibile ma è proprio così!
Ci sono persone, ad esempio, per le quali il Natale è sinonimo di "straordinari, domeniche di lavoro anzichè trascorse in casa coi propri cari e clienti nervosi da accontentare"... autentica fonte di stress ed arrabbiature!

Tendenzialmente tanto io quanto Davide evitiamo di far compere di domenica: riteniamo che sei giorni la settimana siano più che sufficienti per fare acquisti ed, essendo credenti,troviamo bello dedicare la domenica a Dio (e cerchiamo di rendere possibile che anche chi crede come noi possa fare altrettanto), quindi tendiamo a "boicottare" i negozi schiavisti che obbligano il proprio personale ad essere sul posto di lavoro anche nei giorni di festa.

Stamani, però, nonostante tutto quanto sopra detto, mi trovavo in un centro commerciale di una nota catena internazionale in compagnia di mio marito, entrambi alla spasmodica ricerca di doni e regali...
Fruga di qui, fruga di lì, il dvd tanto sospirato non salta fuori. Avevamo guardato nelle svariate colonne di dvd impilati in ogni dove numerose volte, ma niente da fare! Fino a quando... ecco comparire una ragazza bionda, con la rossa divisa del negozio, che, senza scomporsi e come se fosse la cosa più naturale del mondo, da una pila di dvd riesce a scovare il titolo tanto agognato! Ce lo porge con un bel sorriso, mentre io mi lascio sfuggire un "Ma sei uno spettacolo di donna!" colmo di ammirazione - vi assicuro, la Marmotta rischiava di non uscire viva da quel labirinto di scatole e scatolette! - e subito scompare nuovamente inghiottita dalla ressa dei clienti e dalle pile di dvd.

Soltanto dopo diverse ore, tornata a casa con Davide - che grazie al cielo non si era smarrito neppure lui tra scaffali stracolmi, bambini urlanti e genitori spazientiti - e sbrigate diverse faccende, ho realizzato: ci eravamo imbattuti in un'elfa di Babbo Natale!
Eh sì, perchè gli elfi non necessariamente sono piccini piccini e con le orecchie puntute, sapete? Gli elfi sono coloro che aiutano a mantenere viva la magia del Natale, che regalano gioia, che fanno in modo che sotto ogni albero o accanto ad ogni presepe vi sia il regalo desiderato.
Quindi, anche se so che quest'elfa-commessa non leggerà mai queste righe, volevo ringraziarla ancora: non soltanto perchè ha aiutato una coppia di clienti ormai stremati a trovare ciò che cercavano, ma anche e soprattutto perchè, in una domenica in cui è stata costretta a lasciare i suoi cari per andare a lavorare ed accontentare le richieste di gente magari non sempre cortese, ha saputo regalarci un sorriso ed un attimo del suo tempo.
Grazie, bionda aiutante di Babbo Natale!

venerdì 11 dicembre 2009

Foto con la Ferrari

Come avevo avuto modo di dire ormai diversi mesi or sono, dopo un attimo di follia mi sono comprata una Canon EOS 450D. Sempre in quell'occasione avevo detto che sarebbe stato come passare dal mulo alla Ferrari. La PowerShot S30 sta benissimo, gode di ottima salute ed è sempre lì, pronta ad accompagnarmi per vie impervie - proprio come ogni bravo mulo che si rispetti - ma la EOS è indubbiamente tutt'un'altra cosa e, su strade comode come possono essere quelle del centro di Como o di una bella Luna di Miele (seguirà racconto, non temete...), dà decisamente il meglio di sè.

Germano reale maschio (Anas platyrhynchos)
Ecco a voi, dunque, seppur con un increscioso ritardo, le prime foto scattate... con la Ferrari.

Birdwatching facile facile sul lago di Como
(le foto sono tutte "deturpate" dall'inserimento di scritte per evitare, o almeno dissuadere, i soliti "scippi" che avvengono in internet...*)

Questo è un esemplare di Germano maschio adulto (Anas platyrhynchos). Si tratta di una grande anatra molto comune.
I colori identificano con chiarezza il sesso dell'animale (la femmina è chiazzata e striata di marrone e crema) e lo specchio alare blu caratterizza gli esemplari adulti.

Casarca (Tadorna ferruginea)
Questa a destra è una "vecchia conoscenza", già ritratta con la PowerShot. Si tratta di una Casarca (Tadorna ferruginea), femmina.

Come già detto in precedenza, non è un animale tipico delle nostre zone, bensì originario di Turchia e Macedonia. Questo esemplare, comunque, è divenuto stanziale a Como.

Cigno reale (Cignus olor)
Anche questo è una vecchia conoscenza. Si tratta di un Cigno Reale (Cignus olor) adulto, con buona probabilità maschio.

Essendo candido, si può asserire che si tratti di un esemplare adulto (i giovani, infatti, sono più bruni. Ricordate la fiaba del "Brutto anatroccolo"?) e la protuberanza frontale nera, molto pronunciata, fa ritenere che si tratti di un maschio.

Oh, questo qui sotto è davvero grazioso. Si tratta di un esemplare maschio di Anatra Sposa (Aix sponsa). La giornata piovosetta e buia non ha consentito di esaltare al meglio i suoi magnifici colori, ma vi assicuro che è un'anatra davvero bella. 
Anatra sposa (Aix sponsa)
Non a caso viene spesso utilizzata come uccello ornamentale in parchi e giardini...

Anche in questo caso, i colori vivaci caratterizzano indiscutibilmente il maschio.


E adesso vorrei chiudere con un omaggio a quel signore che mi ha insegnato la differenza tra rondine e balestruccio, dando così il via al mio interesse per queste forme di vita piumate.
Tanto la Rondine (Hirundo rustica) quanto il Balestruccio (Delichon urbica) hanno un volo che, nei manuali, viene definito "elegante e rapido"; io - e anche voi, se provaste a fotografarle con una "compattina" come la PowerShot S30 - l'ho definito "schizofrenico"... Per di più, quando si posano - come nel caso della Rondine qui sotto - non è che si lascino avvicinare dall'uomo.
Quindi una macchina con uno zoom degno di tale nome si rivela decisamente risolutiva!

Rondine (Hirundo rustica)
La coda, lunga ma priva di timoniere molto allungate, mi farebbe pensare ad una femmina, ma nelle rondini il dimorfismo sessuale non è evidentissimo.
Nessun dubbio, invece, circa il fatto che si tratti di Rondine e non di Balestruccio: blu intenso e lucente sopra, parti inferiori color crema e l'inconfondibile musetto rossiccio non lasciano spazio a dubbi!

Balestruccio (Delichon urbica)
Ed eccolo qui, il nostro ormai celebre Balestruccio! 
Immortalato mentre si lancia fuori dal nido per andare a caccia, è ben evidente la macchia bianca estesa sul groppone - totalmente assente nella Rondine.
Si nota anche la coda, anch'essa forcuta ma priva delle lunghe timoniere esterne, filiformi, che caratterizzano le rondini.

Se anche non ci fosse stata l'immagine del Balestruccio, comunque, già il solo nido avrebbe fatto comprendere quale animale vi nidificasse.
Le rondini, infatti, nidificano in fattorie, stalle e simili, costruendo un nido a forma di coppa poggiato sopra una trave e, tendenzialmente, sono piuttosto territoriali e non tollerano altre coppie nidificanti nelle immediate vicinanze.
I balestrucci, al contrario, vivono benissimo nei centri abitati, dove costruiscono i loro nidi di fango sotto cornicioni o attaccati alle pareti, ed amano, a differenza delle più solitarie rondini, la vita "di condominio": non è raro trovare diversi nidi affiancati, sotto lo stesso cornicione.

(*Ricordo che se qualcuno fosse interessato a mie foto ornitologiche può richiedermele a mezzo mail. Sono assolutamente gratuite, chiedo soltanto che venga riportato il mio nome quale autrice.)
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