martedì 28 ottobre 2008

L'incidente


Stamattina, mentre mi recavo in ufficio, sono stata fermata da un ragazzo che chiedeva aiuto in via per Cernobbio.

Era rimasto coinvolto in un incidente stradale. Due auto, un uomo su ciascuna vettura - il conducente - e qualche goccia di pioggia unita, forse, a un po' di distrazione.
Una delle due auto era finita sulla ciclopedonale, l'altra, diversi metri di distanza più oltre, era sulla carreggiata.

Mentre chiamavo Polizia Locale, Polstrada, 118 e chi più ne ha più ne metta siamo stati raggiunti da alcuni individui che facevano jogging o erano in bici e... si sono lamentati, più o meno educatamente, perchè occupavamo la ciclopedonale.

Ora... va bene mantenersi in forma, per carità, ma se nel corpore sano ci fosse anche la mens sana sarebbe apprezzabile!
Una tizia in bicicletta attaccata al cellulare con accanto un uomo col viso sanguinante e, poco distante, un altro seduto a terra con lo sguardo vacuo dovrebbe, forse, far intuire che non stanno progettando di andare a far colazione o shopping insieme, no?

mercoledì 22 ottobre 2008

Chi fa da se... mangia da re!

Lo so, lo so, il proverbio non recita proprio così, ma dai, concedetemela!
Forse vi ricorderete della mia voglia di castagne, che mi aveva spinta a inizio mese tra le streghe di Rovenna. E allora vi ricorderete anche che di castagne non ero riuscita a mangiarne neppure una.
Poi, problemi e problemucci vari, mi avevano tenuta lontana dalle varie sagre, fiere e castagnate.

E allora, che fare?
Semplicissimo: una sera, bella stanca-distrutta-incavolata dopo il lavoro, son tornata a casa, mi sono infilata un bel paio di jeans, una felpa arancione fluorescente (se leggete qui capirete subito perchè questa scelta cromatica...), un paio di scarpe da ginnastica e mi sono avventurata sulla collina poco distante da casa mia. A caccia di castagne.
Naturalmente, armata di macchina fotografica; così, se non avessi trovato castagne, almeno avrei avuto per consolarmi le belle immagini di un bosco in ottobre.


Il sentiero...
...radici muschiate...
... timidi ciclamini...
... una ghiotta lumaca, sazia di funghi...

...qualche frutto inaspettato...

Ma le castagne? Dove sono finite le castagne?!?



... Ecco finalmente le prime tracce!...



E così, dopo essermi scaricata per benino i nervi grazie alla salutare passeggiata nel silenzio del bosco, ho potuto riempire il sacchettino che avevo portato con me.
Soddisfatta, ho deciso di rincasare (anche perchè iniziava ad imbrunire, in lontananza sentivo dei cani latrare e non volevo finire impallinata...).
Così ho salutato lo spirito del bosco col suo sorriso sdentato
e mi sono diretta verso casa.
Ecco qui una piccola parte del mio bottino:
Dopo, sono stata troppo impegnata a cuocere e... mangiare per poter trovare il tempo di far foto! :-)

domenica 19 ottobre 2008

La sublime perfezione del Chi Kung


Per migliaia di anni, l’umanità ha insistito nell’affermare che oltre l’energia visibile, l’energia potenziale e l’energia fisica, ne esiste un’altra che solo i saggi, i sacerdoti o i consiglieri reali sono riusciti a scorgere e solo pochi eletti sono riusciti a sentire, a canalizzare o a dominare.
Trasmessa mediante la tradizione orale o mediante miti e leggende, l’esistenza di capacità sovraumane è stata mostrata fugacemente da alcuni uomini, in pochi momenti particolari e in distinte epoche epoche storiche. Questi uomini sono stati chiamati dalle diverse società e culture Eroi, Profeti, Messia, Maestri o Mistici, tutti con un denominatore comune. Tutti parlavano da un campo spirituale o metafisico. Tutti hanno avuto una vitale importanza dagli albori della nostra cosiddetta civiltà fino ad oggi. E tutti hanno fatto in modo che la società riflettesse sulle sue vere capacità.
Sono molte le aree di studio che affrontano questo problema tentando di dare una spiegazione: Filosofie, Religioni, Sociologia, Antropologia, Psicologia, ecc…
Nel campo della religione è dove, sfortunatamente e secondo gli ultimi studi, si è messo più in discussione la veracità di molti fatti, arrivando addirittura a negare l’esistenza di alcuni dei loro stessi Messia, profeti e maestri.
Questa è, a mio giudizio, l’essenza delle Arti Marziali, l’obiettivo ultimo di queste discipline, sviluppare il profondo dell’essere umano. Questa è l’essenza dimenticata dai moderni gladiatori della nostra civiltà, che non riflettono la sostanza delle arti marziali ma solo le sue brutali conseguenze.
Oggi, credo di presentarmi con un nuovo rivoluzionario in questo campo. Come molti maestri della storia, torno ad affrontare tutti, senza pretendere di farlo. Ho seguito semplicemente le impronte lasciate dagli antichi, da quelli che mi hanno preceduto, da quelli che mi hanno guidato, 1.500 anni fa, 2.000 anni fa, 2.500, 4.000 e 10.000 anni fa.
La filosofia Buddista, la stessa che impregnò tutte le Arti Marziali con la sua cortesia e il suo senso dell’onore e con la profondità che ne deriva, la stessa filosofia Buddista che nessuno degli attuali militari, guerrieri o maestri segue minimamente, è quella che più si avvicina a ciò che faccio.
E’ il sublime contributo dei propositi del Buddismo Chan/Zen che mi ha fatto fare un ultimo passo nella mia vita. Sono arrivato a un livello di comprensione talmente elevato con le profondità dei miei atomi, delle mie molecole e delle energie che si combinano per armonizzarsi e comporre la persona che sono, che credo di aver attraversato la soglia del visibile.
Nemmeno i grandi del passato possono emularmi. Ho raggiunto il punto di concentrazione più elevato cui un essere umano possa aspirare, dopo più di 20 anni di meditazione profonda sull’esistenza di tali forze ed energie, questo sono riuscito a fare. Sono giunto a un punto in cui persino gli dei in cielo tremano.
In Oriente, queste forze le chiamano Chi kung, Chi, tra le altre accezioni.
Tuttavia, quello che faccio va oltre il Chi Kung, oltre il Chi. E’ la radice, l’essenza del Chan/Zen, essenza sottile e potente dove non molti possono camminare senza morire.
Queste capacità mi portano a entrare e a dominare:
La capacità di camminare sul Fuoco, senza bruciarmi, senza vesciche o altre ferite, passando svariate volte con passo calmo sulle braci.
Toccare le braci con le mani e schiacciarle contro la mia pelle fino a frantumarle e a trasformarle in polvere.
Toccare un ferro incandescente rosso vivo varie volte con la lingua, senza subire nemmeno una piccola scottatura.
Posare la mano sulla fiamma di una candela per più di un minuto senza provare dolore, senza scottarmi la carne, la pelle o la peluria delle dita.
Spegnere candele sferrando colpi con due dita, a oltre 50 centimetri di distanza.
Paralizzare persone colpendole con il palmo delle mani, fermando il colpo a un centimetro dal loro corpo.
Lanciare frecce nell’oscurità contro bersagli di 3 centimetri di diametro.
Sentire la presenza di persone ed oggetti con gli occhi chiusi.
Leggere la mente e i pensieri presenti, passati o futuri delle persone.
Riuscire a capire persone che parlano in altre lingue.
Riuscire a capire concetti e situazioni intellettuali che richiedono anni di studio e dottorati specifici, tutto in un’ora.
Conoscere e sentire la portata e la profondità di lesioni, rotture e malattie.
Interagire in processi degenerativi o malattie, controllare emorragie, agire di fronte a un mio infarto e a quello di altri. Alterare il processo cellulare e metabolico di altri, alleviando o fermando il processo di una malattia.
Anticamente si diceva: “Chi Kung morbido”, “Chi Kung duro”; ciò che io ho raggiunto come maestro va oltre tutte le aspettative del Chi Kung, benchè io mi sia impegnato a insegnare al mondo proprio le sue tecniche.

Sifu Huang Aguilar – Budo International n. 122 (ottobre 2008) – pagg. 38 e 39

Voi che ne pensate

mercoledì 15 ottobre 2008

Seven


La cara Vivi-tesoraaaaaa che ormai mi conosce e sa che non resisto ai MeMe, mi ha invitata a questo: elencare le sette cose che salveremmo del mondo e le sette cose davvero importanti per noi.
Chi passa di qui con una certa assiduità avrà notato che questo blog non è tematico, quindi avrà capito che le cose che mi stanno a cuore prima o poi finiscono in un mio post… Comunque, cercherò di sintetizzare.

Sette cose mondiali da salvare

- La fede. Intesa come il credo in qualcosa di superiore alla pura fisicità. Il credere nella forza di quelle cose che non si possono toccare né vedere né annusare, ma che sono le cose più importanti nella vita di un essere umano: l’amore, l’amicizia, la fiducia, il rispetto per se stessi e gli altri, siano essi esseri umani o animali o altro.
- La natura. In ogni sua forma e manifestazione. Dai profondi abissi marini alle più alte vette, dalla formica rufa alla tigre, dalla sabbia del deserto alle nubi del cielo. Personalmente mi piacerebbe una visione francescana della natura estesa a livello planetario, così come appare nel “Cantico delle creature”.
- La pluralità. Di volti, di idee, di culture e tradizioni. Mi piace il nostro pianeta colorato dalla pluralità degli esseri umani. Provo raccapriccio al pensiero di una omologazione di visi, di culture, di linguaggio. Certo, ci sono pratiche che non condivido, come i matrimoni tra bambini decisi dalle famiglie, l’infibulazione, il massacro di tigri per presunte virtù medicinali delle loro ossa, la caccia ad elefanti e rinoceronti per zanne e corni… ma tutto questo scomparirebbe se si realizzassero i primi due punti dell’elenco.
- La libertà. Innanzi tutto di essere se stessi e di essere accettati così come si è. Magari non compresi e non condivisi nelle scelte, ma accettati e rispettati. E qui si torna al primo punto in elenco…
- L’istruzione. Che dovrebbe essere garantita gratuitamente a tutti i bambini del mondo, almeno in forma elementare. Perché la curiosità è l’anticamera del sapere, ma lettura e scrittura ne sono le porte. Jaeyaena Beurraheng, settantaseienne thailandese, ha sbagliato autobus e… è tornata a casa dopo cinque anni!
Anche senza arrivare a questi estremi sconvolgenti, sono innumerevoli gli inconvenienti e le difficoltà che deve affrontare chi non sa leggere e scrivere, non ultimo quello di non distinguere un bus da un altro.
- La gratitudine. Quella che ti nasce nel cuore quando apri gli occhi al mattino e senti che il tuo corpo funziona bene come la sera precedente, o quando componi un numero di telefono e senti la voce di chi ami, o quando un collega ti sorprende con un gesto gentile o uno sconosciuto ti elargisce un sorriso... La gartitudine per una giornata col sole che brilla nel cielo terso, per un mucchietto di castagne raccolto durante una passeggiata tra i boschi, per un gatto che si struscia sornione contro i tuoi polpacci, per lo sguardo fiducioso e lo scondinzolio di un cane, per la pioggia che scende e profuma il mondo di nuovo, per il piatto pieno che trovi quando ti siedi a tavola, per la tana accogliente e sicura che ti si schiude davanti quando rientri da una giornata nel mondo...
- La speranza. Quando tutti i mali si sono riversati fuori dal vaso della cursiosa Pandora, sul fondo era rimasta lei, Elpis, la speranza. E quando Pandora aprì di nuovo il vaso anche Elpis sgusciò fuori. I mali avevano reso il mondo un luogo orribile, tenebroso e pieno di pericoli, ma la speranza ridonò agli uomini la forza per combatterli.

E adesso veniamo alle sette cose della mia vita...
- Il Jeet Kune Do di Corrado Vella. Perchè è stato grazie ad esso che mi sono avvicinata alle arti marziali, che sono stata "malmenata" da un gran bel ragazzo che mi ha spedita in infermeria con un polso gonfio come un melone e che, qualche mese, tanti caffè e tanti allenamenti dopo... mi sono fidanzata con lui!
- Il T'Ien Shu CSeA. Perchè è parte integrante della mia vita. Non è "ginnastica", è impegno e crescita e fatica e premio e... vita. E' come linfa che scorre sotto la pelle, fusa insieme a globuli e piastrine; da energia ed è energia e fa parte di me, è in ogni respiro, dentro il pensiero ed il sentire. La Viviana che conoscete è così perchè esiste il T'Ien Shu.
- Ogni singolo istante passato con Davide. Inclusi i momenti - grazie al cielo pochi! - in cui abbiamo litigato. Perchè insieme siamo cresciuti, camminando fianco a fianco anche nei momenti più difficili. Ogni passo compiuto ci ha portati dove siamo ora e spero di poter continuare il cammino al suo fianco per moltissimi anni ancora!
- Ogni attimo di vita trascorso accanto alle persone che amo, a cominciare da mamma, papà, sorella e nonni. Ciascuno di loro mi ha insegnato moltissimo, alcune cose consapevolmente e volontariamente ("a tavola si sta composti", "non si dicono le parolacce", "non si piange sul latte versato", "seguire la moda non ti rende migliore di quello che sei", "non si dicono le bugie"...), ma moltissime altre lezioni sono state per così dire... impreviste, sono nate proprio dall'amore che ci unisce e dalla quotidianità del vivere insieme, un "vivere insieme" che percepisco anche quando siamo a chilometri di distanza.
- Il bicchiere a metà. Io non sono una di quelle persone che vede il bicchiere mezzo pieno; lo vedo pieno a metà e vuoto a metà. Ma invece di disperarmi sulla metà mancante... mi scolo pure quello che resta e cerco di gustarmelo fino in fondo! :-)
- L'Angelo custode. So che c'è e che guida i miei passi. Anche nei momenti più difficili della mia vita, quando il mondo intero sembrava avercela con la qui presente, in realtà le cose non erano andate tanto male quanto avrebbero potuto. Certo, me ne sono resa conto a posteriori... ma "meglio tardi che mai", no?
- Le cose belle della vita. Che, come disse non ricordo più chi (mi pare fosse George Bernard Shaw, ma non vorrei rischiare figuracce), "o sono illegali, o sono immorali, o fanno ingrassare". Io, che, grazie a quanto espresso nel punto 4, unitamente ad un'indole piuttosto elvetica, sono estremamente ligia al dovere e rispettosa della legge, mi concentro molto sulle cose immorali e su quelle che fanno ingrassare... Anzi, ad essere proprio sincera, mi concentro con grande passione su quelle che fanno ingrassare. E basta! :-D

E veniamo adesso ai "magnifici sette" che dovranno a loro volta svelare le sette cose che salverebbero nel mondo e le sette cose che salverebbero per sè: la Micia, la Vale, Kai, Pupina, Ross, Zion e Luca.

Messaggio per la Raffa: se passi di qua messa in allarme da qualcuno, sta tranquilla, tutto bene! ;-)

martedì 14 ottobre 2008

L'arte della quiete e della pace interiore


Stavolta ho voluto stupirvi con effetti speciali... Ecco a voi, miei cari, un'autentica immagine che ritrae alcuni allievi della Scuola Wo Chen impegnati in un allenamento con gli ormai celeberrimi pao!
(La foto, lo confesso, è un pochino "stagionata": risale allo scorso mese di aprile. Ma nella Gallery del sito, se siete curiosi, potete trovare numerose immagini e - già ve lo preannuncio - a breve ulteriori inserimenti).

Come facilmente avrete intuito, anche ieri sera sono riuscita ad andare in palestra ad allenarmi. Magnifico!
Non sto vivendo un periodo facile, lo confesso: un po' di problemucci e difficoltà si stanno accumulando e, sebbene sia una convinta sostenitrice della filosofia secondo la quale con calma e pazienza si risolve qualunque cosa, devo ammettere che il T'Ien Shu mi sta davvero aiutando parecchio.

Circa lo sfogo fisico che viene offerto nel corso delle lezioni ho già avuto modo di parlare diverse volte, ma ora mi accorgo di quanto sia corretto il nome di questa disciplina e lo testo direttamente su me stessa. T'Ien Shu, infatti, significa "Arte della quiete e della pace interiore".

Può sembrare paradossale che questa quiete si possa raggiungere sferrando calcioni contro dei pao, o distruggendosi a suon di flessioni e addominali, oppure mettendosi con un compagno e provando leve articolari e proiezioni... Ad un occhio poco allenato, me ne rendo conto, viene facile fare l'equazione "arti marziali uguale botte" eppure, se appena si ha la voglia di andare un pochino oltre la superficie, ci si accorge di un intero universo che si cela dietro l'evidenza dell'esteriorità.

Per quella che è la mia esperienza del tutto personale, il T'Ien Shu è come un iceberg in cui la parte emersa è rappresentata da calci, pugni, leve, deviazioni, proiezioni, anticipi, vortici... ma il 90% sta sotto la superficie.
Ed in "momentacci" come questo io mi immergo, e vado alla ricerca di quella pace interiore e di quell'equilibrio che non si svela davanti agli occhi di chiunque guardi, ma soltanto a chi sente il bisogno di andare più in profondità.

lunedì 13 ottobre 2008

Antidepressivo del lunedì

Non so che effetto faccia a voi, ma io odio il lunedì. Davvero, di cuore.
Soprattutto in questo periodo dell'anno, quando il freddo inizia a farsi sentire e lasciare le coperte ed il lettino bello calduccio diventa un'impresa eroica.
Se a tutto questo aggiungete che sono tendenzialmente Marmotta, che adoro poltrire tra il tepore del piumone, che sono convinta del fatto che l'essere umano potrà ritenersi veramente evoluto solo quando svilupperà la capacità di andare in letargo... ebbene, se sommate tutti questi fattori, avrete un'idea piuttosto precisa di quanto mi pesi ricominciare la settimana.

Non so se lo stesso discorso valga per voi, ma, nel dubbio, vi omaggio di questo che ho ribattezzato "Antidepressivo del lunedì".















Tanto stasera vado in palestra e smaltisco... He! He! He!

giovedì 9 ottobre 2008

Corpo e mente. Il ruggito (asmatico) sul tatami


Ora sì che si ragiona!
Ieri sera, nonostante l'asma continui ad infastidirmi un pochino, ho ripreso gli allenamenti. Troppo penoso, per me, star lontana dal tatami. E poi, se devo spiegare qualcosa alle bianche, posso farlo benissimo mentre lavoro sodo e sudo come tutti gli altri.

In effetti non so se sia pratica comune in altre arti marziali, ma nel T'Ien Shu chi è più avanti di livello spesso si affianca a neofiti o, comunque, allievi più giovani, così da poter controllare il loro progredire e, al contempo, mettere in discussione le nozioni e le tecniche che ormai dava per assodate.

Ieri sera, dunque, sono tornata in palestra non più in abiti civili, per così dire, ma indossando la mia bella divisa, ed ho iniziato ad allenarmi. Un bel riscaldamento, come sempre discretamente assassino (il Maestro Carpanese credo persegua la filosofia degli Highlanders: "Ne rimarrà soltanto uno!"... solo che lui non mozza teste ma distrugge a suon di flessioni, addominali ed esercizi vari!), e poi... sorpresa sorpresona! Focus e paoooooo!!!

Gente, che meraviglia! Niente ti rimette al mondo come un solenne pestaggio!
E non è soltanto lo sfogo fisico - indubbio! - che adoro, ma anche il fatto di controllare il movimento, cercare di migliorare la precisione del colpo, imparare a dosare la potenza... aprire l'anca quel grado in più, o tirare il calcio quel centesimo di secondo più velocemente, o sferrare un pugno quel millimetro più centrale al bersaglio... E' bellissimo, e basta!

E' la fusione ideale tra mente e corpo. Il colpo - qualsiasi colpo - non può essere tirato a casaccio; è la mente che deve guidare il movimento. La deviazione - qualsiasi deviazione - non può essere frutto del caso; è la P.C.D. che ne determina il successo o il fallimento...
Mente e corpo, corpo e mente. Yin e Yang. In equilibrio.
E non importa se ad un certo punto senti che l'asma potrebbe darti noia, perchè allora ti fermi un attimo, calmi la respirazione, ristabilisci l'equilibrio... e poi si ricomincia.
Mente e corpo, corpo e mente. Yin e Yang. In equilibrio.

(P.S. Per i praticanti T'Ien Shu e... per i curiosi: è stata aggiornata la Gallery con l'inserimento delle immagini relative all'ultimo esame sostenuto a Saronno)

martedì 7 ottobre 2008

Caccia a cani e gatti in Veneto


Forse ricorderete che ne avevo già parlato tempo fa, non appena ero venuta a conoscenza di questo orrore grazie alla LAC Veneto.
Ebbene, ora qualcosa si sta muovendo.

La legge regionale 9/2008, approvata questa estate, ha introdotto la possibilità di cacciare, a discrezione delle Province, "animali domestici inselvatichiti". Quindi piccioni, conigli, ma anche gatti e cani.
A questo punto, anche ammettendo la caccia, sorge però un quesito: chi può stabilire, semplicemente vedendolo mentre cammina in un campo, se quel cane è inselvatichito o se sta facendo una passeggiata? E, ancor maggiormente, il problema si pone nel caso dei gatti: girovaghi per natura, certamente non aspettano che sia il proprietario a portarli a fare una scorribanda.
Inoltre, come è dimostrato da diversi casi (riporto soltanto due episodi, ma ce ne sarebbero ben di più: questo di Gavirate e questo di Lodi), non è che si possa far gran che affidamento sulla vista e lo spirito d'osservazione dei cacciatori.

Ma, dicevo, qualcosa in Veneto si sta muovendo: a Treviso cinque associazioni della Marca si sono unite per promuovere una raccolta di firme contro questa legge regionale e la conseguente "caccia" a cani e gatti. AAE, ENPA, LAC, LAV e GRILLI Treviso sono scesi in campo per attuare iniziative a tutela degli animali, a cominciare da una petizione tra i cittadini da inviare alla Provincia affinchè si impegni per iscritto a non attuare questa caccia agli animali inselvatichiti. La notizia è stata riportata da Oggi Treviso e la potete trovare qui.

Voglio picchiare qualcuuunooooo!!!


Avete notato nulla di strano, nel blog, ultimamente?
O, meglio: non avete notato una sospetta assenza?
Porcaccia la miseriaccia, sono giorni e giorni che non salgo sul tatami!

Il fatto che in questi giorni, grazie all'asma, io respiri, in condizioni normali, come Darth Vader mi ha ovviamente impedito di fare alcunchè potesse anche solo vagamente somigliare ad uno sforzo fisico: niente bicicletta per andare e tornare dal lavoro, niente corsette sul lungo lago e, ovvio, niente allenamenti.
Ieri sera, in preda ad una vera e propria crisi d'astinenza, ho deciso di andare in palestra "in abiti civili" e di fermarmi a guardare l'allenamento.

Non l'avessi mai fatto!
Che sofferenza!

Vedere gli altri che si allenano, che si danno da fare, che lavorano e sudano... e tu lì, ferma su una panchina... Un avvilimento totale!

Quando poi il Maestro ha detto di tirar fuori focus e pao avrei voluto mettermi a piangere!
Ma come, si fa veramente a botte e io non posso nemmeno avvicinarmi ai guantoni?!?

...Visto il mio totale stato di prostrazione, il Maestro mi ha affidato tre bianche alle quali far ripassare le prime nozioni basilari; così mi sono ritrovata a spiegare il Ciclo Thung ed i primi rudimenti della Rosa dei Venti, a controllare Sain e Shenzin, a rivedere Yu Kun e P'Ien...
Mentre gli altri se le davano di santa ragione sul tatami!!!

Meglio di niente, eh, per carità! E, anzi, devo dire che spiegare i basilari alle nuove leve mi appassiona anche...
MA MI SON PERSA UNA SERATA DI FOCUS E PAOOOOOO!!!
Voglio picchiare qualcuuuuunooooooo!!!!

lunedì 6 ottobre 2008

Castagne, streghe e... dintorni

Ieri Davide ed io siamo andati a Rovenna, in occasione della sesta edizione di "Castagne, streghe e... dintorni". Rovenna, che si trova in prossimità della più estesa Cernobbio, è uno dei luoghi più incantevoli del Lario: posta tra il lago ed il monte Bisbino, domina il primo bacino e gode, in diversi punti, di una vista mozzafiato.
Gli abitanti - ma forse più le abitanti - originari del luogo sono da secoli "i strii de Ruena", ovvero sia "le streghe di Rovenna".

Le decorazioni lungo la via, alle finestre e fuori dall'uscio delle abitazioni lasciavano chiaramente trasparire l'orgoglio dei residenti per questa antica tradizione.


E il grazioso mercatino a tema offriva scopine scacciaguai, streghe di ogni dimensione e colore, ninnoli ed amuleti vari (per chi ci crede, ovvio!)...

Nulla da ridire circa il fattore "streghe", dunque, che era effettivamente ben rappresentato e consistente.

Ma le castagne?
...
...

Io, lo sapete son golosa, speravo di imbattermi in un tripudio di caldarroste, marron glacés e castagne lessate

Invece l'unico banchettino che Davide ed io siamo riusciti a scovare è stato questo (sì, l'idea era quella di immortalare il cartello col prezzo, non certo le terga del signore in jeans...).

Voglio concedere il beneficio del dubbio agli organizzatori: avevo fatto confusione con il programma, ero certa che anche ieri sera la manifestazione si sarebbe protatratta sino alle 23 e così siamo partiti da casa alle cinque di pomeriggio, per scoprire con costernazione che l'ultimo bus navetta avrebbe lasciato Rovenna alle 18.30... quindi è probabile che qualche espositore e venditore di castagne avesse già levato le tende...

Come mai ho parlato di bus navetta? Semplice: perchè le strade di Rovenna sono più o meno così e, per evitare di intasarle completamente con le auto, gli organizzatori hanno intelligentemente pensato di predisporre un sistema d'autobus gratuito che congiungesse Cernobbio con la frazione "di strii". Peccato che i residenti dell'esclusiva località non abbiano voluto rinunciare alla loro vettura neppure in questa occasione. Così, a riprova del fatto che i cogl.oni viaggiano sempre a coppie (biologicamente provato, salvo rare eccezioni), ieri ci siamo imbattuti in simultanea in due conducenti di due diverse Ferrari, entrambi "imbottigliati" per le strade del paesino.
Forse questa esperienza era parte dei "dintorni" pubblicizzati sui manifesti dell'evento... :-)
Per quanto riguarda le castagne... beh, se ce la farò domenica prossima andrò dalla "concorrenza": nel vicino Comune di Maslianico è prevista una castagnata organizzata dal CAI...

venerdì 3 ottobre 2008

Qualcosa su cui pensare

Esiste il male?

Un giorno, un professore ateo sfidò i suoi alunni. Chiese:
"Dio ha fatto tutto ciò che esiste?"
Uno studente rispose coraggiosamente:
"Sì, l'ha fatto!"
"Proprio tutto?", chiese il professore.
"Sì, proprio tutto", rispose lo studente.
"Allora Dio ha fatto anche il male, giusto? - ribattè il professore - Perchè il male esiste!"

Lo studente non seppe rispondere e rimase in silenzio.

Il professore era visibilmente soddisfatto di aver provato ancora una volta che la Fede era solo un mito.


All'improvviso, un altro studente alzò la mano e chiese:
"Posso fale una domanda, professore?"
"Certamente", gli rispose questi."Il freddo esiste?" "E' chiaro che esiste - rispose il professore - Non hai mai sentito freddo?"
"In realtà, professore, il freddo non esiste. Secondo le leggi della Fisica, ciò che noi consideriamo freddo nella realtà è assenza di calore.
Un oggetto può essere studiato solo quando ha e trasmette energia, ed è il calore che fa in modo che tale corpo abbia e trasmetta energia.
Lo zero assoluto è l'assenza totale e assoluta del calore, tutti i corpi rimangono inerti, incapaci di reagire.
Ma il freddo non esiste. Noi abbiamo creato questo termine per descrivere come ci sentiamo quando ci manca il calore".

"E l'oscurità?" continuò lo studente.
"Esiste!", rispose il professore.

"Di nuovo, professore, si inganna. L'oscurità è l'assenza totale di luce.
Possiamo studiare la luce, ma non l'oscurità. Il prisma di Newton scompone la luce bianca nei suoi vari colori, secondo la lunghezza d'onda.
L'oscurità è il termine che noi abbiamo creato per descrivere la totale assenza di luce".

E infine lo studente chiese: "E il male, professore? Esiste il male?
Dio non creò il male.
Il male è l'assenza di Dio nel cuore delle persone; l'assenza dell'amore, dell'umanità e della fede.
L'amore e la fede sono come il calore e la luce. Esistono. La loro assenza produce il male".
Questa volta fu il professore a rimanere in silenzio.

Il nome dello studente? Albert Einstein
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