lunedì 8 marzo 2010

Festa della Donna


Cosa è stato fatto, cosa resta da fare.

Notizie buone, buonine, ma anche notizie pessime. Perchè, quando si parla di donne, non può essere altrimenti. Notizie di conquiste e di abusi, notizie di omicidi seriali e di aiuti concreti e di altro ancora.

Sanità: aumenta il numero delle donne medico (ma non quello delle donne dirigenti).

Poste: le Poste Italiane sono un'azienda "rosa" per oltre la metà; oltre il 50% dei dipendenti è donna, con il 59% di dirigenti del "gentil sesso".

La strage delle bambine: non si arresta, nel mondo, l'omicidio seriale di neonati femmina. E allora eccola, un'alternativa all'inutile mimosa: un'adozione a distanza. Di una bimba, naturalmente!

Europa: la Commissione Europea si da una svegliata e decide di dire stop alla differenza salariale tra uomini e donne (gli uomini percepiscono, in media, il 18% in più rispetto a colleghe con lo stesso incarico ma donne). In Lombardia, intanto, le donne producono il 40% del bilancio famigliare - ma si scontrano ancora con le difficoltà, imposte sul luogo di lavoro, di conciliare carriera e famiglia, sono le "non garantite" (contratti di collaborazione e a tempo determinato), viene loro negata flessibilità d'orari - pur rilevando anche in questo caso una disparità di salario tra loro ed i colleghi maschi.

Quirinale: una Compagnia d'Onore tutta al femminile, oggi, a vigilare sulla sicurezza del Capo dello Stato. E intanto il Presidente Napolitano invoca "speranza e fiducia" in questa nostra Italia, ultima in Europa per tasso di occupazione femminile.

Cinema: finalmente un Oscar ad una regista donna. Barbara Straisand l'ha detto dal palco della premiazione, al momento di consegnare la statuetta a Kathryn Bigelow, e a lei mi unisco anch'io, esultando, anche, per l'Oscar a Sandra Bullock. Brava attrice e persona di spirito, visto che soltanto poche ore prima di questa premiazione, che l'ha consacrata "Miglior attrice protagonista", aveva ritirato con humor il Razzie Award, il "Premio Pernacchia", come peggior attrice. Questo è Hollywood, signori!

Donne e solitudine: tragedia della solitudine a Milano.

Nuove italiane: la storia di Margarita.

Vecchie italiane: dopo le Letterine, le Veline, le Meteorine, adesso arrivano le Padanine. Per una campagna elettorale che mi rifiuto di commentare!

Donne e pubblicità: ma solo le donne soffrono di dissenteria? Se lo domanda, con acume e sagacia, Domizia Carafoli in un articolo/lettera aperta.

Bolzano: ai mercati generali arriva Rosa, la camionista.

Iran: le autorità iraniane vietano alla poetessa Simin Behbahani di recarsi in Francia per pronunciare un discorso sul femminismo a Parigi.

Donna: infine, vi invito a leggere questo post di Kaishe.

8 commenti:

  1. ciao, ti ho scoperta per caso e ne sono contenta, ho messo questo blog tra i miei preferiti nel mio blog personale, complimenti, laura

    RispondiElimina
  2. mamma mia le padanine non riesco a commentarle... per il resto sempre notizie che fanno sperare. E naturalmente auguri!

    RispondiElimina
  3. Piccole notizie che rendono una panoramica interessante sulla situazione del femminile in Italia e nei dintorni, nelle sue luci e nelle sue ombre, nelle sue tristezze e nelle sue numerose opportunità, senza cadere in sterili celebrazioni. Ci voleva un post come questo, concreto e utile, in questa giornata piena di retorica. Grazie. :)

    RispondiElimina
  4. La strada da fare per le donne è ancora lunga ma marciando qualche frutto può essere colto.

    RispondiElimina
  5. noooo le padanine noooo!
    la bullock... ammetto... è stata grande!
    un augurio che anche le notizie meno positive possano avere risvolti positivi al più presto. ciao auguri

    RispondiElimina
  6. Buondì Viviana...
    Ma sa che da bambina le mie "idole" erano 2 donne che tutti definivano maschiacci.
    La prima, nata nel 1940, era un'autista di autocorriere. Esperta di motori e poco propensa ai birignao, adesso che ha 70 anni è ancora spiritosa, vitale e fresca.
    La seconda, sorella del mio futuro marito, alle elementari si rifiutò di fare applicazioni tecniche con le femmine e andò a fare il traforo con i maschi.
    Direi che la sua "forza" era l'intelligenza della mamma che l'ha sempre assecondata. Ancora adesso che di anno ne ha 62 nessuno l'ha mai vista in gonne. I suoi molteplici hobbies sono la pittura, l'intaglio, la ceramica, la musica e la fotografia. Tutte arti nelle quali è autodidatta...

    RispondiElimina
  7. Vedo che hai inserito anche un'intervista a Lella Costa.
    Sai che proprio ieri mattina per la giornata della donna ha tenuto una lezione nella mia università? Ha ripreso con noi studentesse e con i rari esemplari maschili presenti in aula alcuni dei passaggi di questa intervista (che poi sono anche quelli del suo spettacolo "Ragazze"), e ha dato vita a un bell'incontro fra generi e generazioni, divertente ed emozionante.
    Non lasciarti scappare l'occasione di vedere un suo spettacolo, se ti capita.

    RispondiElimina
  8. * Blindsight, grazie per la visita ed il commento, nonchè per i complimenti. :-) Ciao!

    * Ernest, grazie per gli auguri. Spero che a furia di scambiarceli tra noi una volta l'anno si riescano ad ottenere prima o poi veri diritti anche per gli altri 364 giorni in calendario...

    * Ross, grazie a te per visita e commento! Per un giorno ho abbandonato le "buone notizie" perchè, davvero, mi sarebbe parso troppo retorico. Qualcosa di buono, per carità, è stato fatto, ma la strada da percorrere è ancora talmente tanto lunga...
    Ah, per quanto riguarda Lella Costa, sì, l'ho aggiunta. Questo blog è in continuo divenire, un po' come la sottoscritta. Vai all'università?!? Ma ragazza mia, quanto giovane sei?!? :-D
    Purtroppo il suo spettacolo me lo son persa per un soffio: ho saputo oggi che è stata nel fine settimana a Saronno...

    * Alberto, e speriamo che, lungo il cammino, qualche frutto - possibilmente non bacato - ci si pari innanzi!

    * Elena, la speranza è proprio questa: che non ci si crogioli nei risultati ottenuti, ma ci si senta spronati per ottenerne altri! Auguri anche a te.

    * Kai, accipicchia che donne toste! E dire che io ero considerata un maschiaccio perchè andavo sullo skateboard e mi piacevano (beh, per la verità mi piacciono) le moto... Loro sì che erano "maschiacci" e, in quanto tali, se permetti, si meritano tutto il mio rispetto. Abbattere barriere è sempre una gran fatica: loro indubbiamente hanno contribuito! Auguri ad entrambe queste "mite" ed a te, mia cara!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...