Chi lo conosce - e forse, oggi, i suoi libri non vengono neppure più letti a scuola - lo ricorda come l'autore di "Zanna Bianca" e "Il richiamo delle foresta", ma Jack London, al secolo John Griffith Chaney London, fu autore di diversi scritti, oltre che giornalista.
Appassionato di boxe, scrisse alcuni brevi racconti che sono stati raccolti in "Storie di pugni", in cui si trova anche l'inedito "Il match del secolo".
Potreste pensare che, trattando questo libro di sport da ring, ovviamente ne scriverò in toni entusiastici, ma in realtà sono altre le motivazioni che mi portano a recensirlo positivamente: tanto per cominciare, a me lo stile narrativo di London è sempre piaciuto, fin dai tempi di "Zanna Bianca", e con questo libro ho avuto una gradita conferma; in secondo luogo, quest'uomo sapeva di cosa stava scrivendo e, datemi retta, non è una cosa così scontata.
Mi capita di leggere ancora oggi articoli di giornale in cui le parole "Kung Fu" e "Karate" vengono usate indifferentemente o dove si definiscono "arti marziali" delle discipline sportive e viceversa, ad esempio; ebbene, London scriveva di jab sapendo esattamente cosa fosse e non lo avrebbe certo confuso con un uppercut, tanto per dire. Certo, questo libro tratta soltanto di pugilato, quindi non è possibile incespicare tra diverse discipline, arrancare faticosamente tra una moltitudine di stili, tuttavia i racconti sono estremamente vividi e dettagliati, precisi come precisi devono essere i colpi sferrati sul ring.
Se avete amato la prosa di London, questo libro vi piacerà sicuramente, indipendentemente dal fatto che apprezziate o meno "la nobile arte".
Titolo: Storie di pugni
Autore: Jack London
Editore: Piano B Edizioni
Traduttori: Antonio Tozzi, Silvia Franceschetti
Anno d'edizione: 2010
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