E’ piuttosto facile intuire che, in questi giorni di inattività forzata, la mia marzialità è stata declinata soltanto nella sua accezione filosofica e teorica.
Data la difficoltà nel reggere libri e sfogliare pagine, poi, ho fatto un’autentica indigestione di filmati e documentari marziali.
In più occasioni ho avuto modo di lasciar trapelare la mia ammirazione per l’Aikido, arte marziale giapponese codificata da Morihei Ueshiba Sensei il quale non disgiunse mai la praticità e le applicazioni dagli studi tecnici, filosofici e religiosi; da questo perfetto connubio tra concretezza ed astratto ebbe origine un’arte marziale basata sull’accordo, sull’armonia nonostante il conflitto, sulla non opposizione; una disciplina che predilige il controllo e la proiezione su qualsiasi altra azione ed utilizza l’entrata, la spirale ed il cerchio come movimenti di base, non imprimendo alla reazione maggior forza di quanta ne abbia l’attacco.
Steven Seagal, noto attore statunitense, fu il più giovane Maestro ad impartire lezioni in uno dei più importanti Dojo di Osaka, oltre che il primo occidentale ad insegnare Aikido in Giappone ed è proprio in seno all’Associazione Tenshindojo fondata da Seagal che Marcos ed Antonio Peña sviluppano l’Aikido Kiseidojo Doshinokai.
I due istruttori di Siviglia si avvicinarono alle arti marziali durante l’adolescenza, praticando Taekwon Do, Pugilato ed Apkido ed approdando, negli anni ’90, all’Aikido che riempirà le loro vite; le loro esperienze, accumulate anche grazie alla pratica pluriennale di diverse discipline marziali, li spingono a cercare una prospettiva d’Aikido più reale, efficace, sincero. Cercano un Aikido che sia veramente arte marziale e non danza marziale. Una ricerca che li porterà a viaggiare in Spagna ed Europa.
Un detto Zen asserisce che “quando l’allievo è pronto, arriva il maestro” ed è esattamente ciò che avviene nel 1999, quando proprio a Siviglia viene realizzato un corso di Aikido tenuto dall’ultimo direttore tecnico della Tenshindojo, Larry Reynosa Sensei: realismo ed efficacia delle tecniche, forza ed armonia, concretezza e sincerità. In seguito, i due continuarono a percorrere la via dell'Aikido con Matsuoka Sensei.
Nell’Aikido di Marcos ed Antonio Peña un ruolo essenziale è rivestito dall’aggressore, che deve portare attacchi sinceri – ovvero reali e non concordati – affinchè venga verificata la reale efficacia di ciascuna tecnica.
Oltre alla parte introduttiva, che ripercorre la vicenda degli istruttori di Siviglia, ed un breve viaggio nella storia dell’Aikido, il filmato è assai ricco di immagini tecniche illustrate con efficacia e chiarezza: triangolazioni, deviazioni e reazioni, anticipi e leve articolari, squilibrio dell’avversario – tramite deviazione od elusione dell’attacco – e controllo.
Un bel documentario su una bella disciplina, che mi ha fatto riassaporare un po’ di vera marzialità pur nella forzata immobilità della mia ingessatura.
Tra pochi giorni festeggerò il mio compleanno partendo per la magnifica Sardegna: terra che amo, mare che adoro e cibo che idolatro. Ho predisposto alcuni post, scritti mooooolto lentamente durante la mia ripresa, in modo tale che vengano pubblicati durante la mia assenza. Spero che vogliate passare a trovarmi, curiosando tra le cose che ho avuto modo di leggere, vedere, vivere durante il periodo d'infortunio e di riabilitazione, e lasciare un commento o anche solo un saluto.
Risponderò a tutti con vero piacere appena rientrerò a casa, colma di nuovi racconti e foto!
Data la difficoltà nel reggere libri e sfogliare pagine, poi, ho fatto un’autentica indigestione di filmati e documentari marziali.
In più occasioni ho avuto modo di lasciar trapelare la mia ammirazione per l’Aikido, arte marziale giapponese codificata da Morihei Ueshiba Sensei il quale non disgiunse mai la praticità e le applicazioni dagli studi tecnici, filosofici e religiosi; da questo perfetto connubio tra concretezza ed astratto ebbe origine un’arte marziale basata sull’accordo, sull’armonia nonostante il conflitto, sulla non opposizione; una disciplina che predilige il controllo e la proiezione su qualsiasi altra azione ed utilizza l’entrata, la spirale ed il cerchio come movimenti di base, non imprimendo alla reazione maggior forza di quanta ne abbia l’attacco.
Steven Seagal, noto attore statunitense, fu il più giovane Maestro ad impartire lezioni in uno dei più importanti Dojo di Osaka, oltre che il primo occidentale ad insegnare Aikido in Giappone ed è proprio in seno all’Associazione Tenshindojo fondata da Seagal che Marcos ed Antonio Peña sviluppano l’Aikido Kiseidojo Doshinokai.
I due istruttori di Siviglia si avvicinarono alle arti marziali durante l’adolescenza, praticando Taekwon Do, Pugilato ed Apkido ed approdando, negli anni ’90, all’Aikido che riempirà le loro vite; le loro esperienze, accumulate anche grazie alla pratica pluriennale di diverse discipline marziali, li spingono a cercare una prospettiva d’Aikido più reale, efficace, sincero. Cercano un Aikido che sia veramente arte marziale e non danza marziale. Una ricerca che li porterà a viaggiare in Spagna ed Europa.
Un detto Zen asserisce che “quando l’allievo è pronto, arriva il maestro” ed è esattamente ciò che avviene nel 1999, quando proprio a Siviglia viene realizzato un corso di Aikido tenuto dall’ultimo direttore tecnico della Tenshindojo, Larry Reynosa Sensei: realismo ed efficacia delle tecniche, forza ed armonia, concretezza e sincerità. In seguito, i due continuarono a percorrere la via dell'Aikido con Matsuoka Sensei.
Nell’Aikido di Marcos ed Antonio Peña un ruolo essenziale è rivestito dall’aggressore, che deve portare attacchi sinceri – ovvero reali e non concordati – affinchè venga verificata la reale efficacia di ciascuna tecnica.
Oltre alla parte introduttiva, che ripercorre la vicenda degli istruttori di Siviglia, ed un breve viaggio nella storia dell’Aikido, il filmato è assai ricco di immagini tecniche illustrate con efficacia e chiarezza: triangolazioni, deviazioni e reazioni, anticipi e leve articolari, squilibrio dell’avversario – tramite deviazione od elusione dell’attacco – e controllo.
Un bel documentario su una bella disciplina, che mi ha fatto riassaporare un po’ di vera marzialità pur nella forzata immobilità della mia ingessatura.
Tra pochi giorni festeggerò il mio compleanno partendo per la magnifica Sardegna: terra che amo, mare che adoro e cibo che idolatro. Ho predisposto alcuni post, scritti mooooolto lentamente durante la mia ripresa, in modo tale che vengano pubblicati durante la mia assenza. Spero che vogliate passare a trovarmi, curiosando tra le cose che ho avuto modo di leggere, vedere, vivere durante il periodo d'infortunio e di riabilitazione, e lasciare un commento o anche solo un saluto.
Risponderò a tutti con vero piacere appena rientrerò a casa, colma di nuovi racconti e foto!