venerdì 17 dicembre 2010

Let it snow! And live slow


Amo la neve. Credo che sia un dono che il cielo decide di farmi. Quando nevica non mi accade mai nulla che non sia meno che piacevole, ed oggi forse ho capito perchè: perchè la neve obbliga la gente a recuperare un briciolo di umanità.

Le auto procedono a passo d'uomo, si riesce ad attraversare la strada senza il timore di venir arrotati; se un passante cade, scivolando, subito c'è qualcuno che gli si avvicina e si offre di aiutarlo a rialzarsi; gli autisti dei mezzi pubblici si fermano a raccattar passeggeri in difficoltà e non importa se non sono proprio perfettamente davanti alla fermata dell'autobus, li caricano, mettendoli al riparo dalle intemperie, anche se stanno due metri prima o due metri dopo...

Quando nevica anche la città diventa più pulita e silenziosa. In certi momenti, se appena ti allontani da qualche via centrale, riesci persino a sentire il manto bianco che scricchiola leggermente sotto il peso dei tuoi passi. E cammini piano, certo, perchè non vuoi scivolare.

Una nevicata a pochi giorni da Natale riporta la calma. In un mondo frenetico ed indaffarato, tra gente infreddolita e frettolosa che passa nervosamente da una compera all'altra, da un pacchetto ad una lite per un parcheggio, ecco che i candidi fiocchi obbligano a rallentare. E a riscoprirci esseri umani. Cosa, questa, che non guasta certo e riporta il vero spirito di Natale al centro, distogliendo per un attimo da quello che in fondo è solo cornice: i doni, le luminarie, i soldi, lo stress... Io, davvero, amo la neve!

lunedì 13 dicembre 2010

Puzzole alla riscossa



Rocky Springs è stata designata come "la futura sede della comunità più ecologica mai esistita"; peccato solo che, per realizzare case e villette a schiera, si renda necessario abbattere l'intero bosco... E l'ecologia? Sarà garantita dalla realizzazione di un centro commerciale a tema, naturalmente. Con tanto di uomini vestiti da orsi e puzzole. Più ecologico di così!

Brendan Fraser, nei panni di un impiegato di una grande società di costruzioni, si trova a dover scegliere se tutelare la foresta e gli animali che in essa vivono o il proprio lavoro, la propria sicurezza e la propria famiglia (in cui compare, nel ruolo della moglie, la sempre bella Brooke Shields).

Sebbene sia nato con vocazione di "film per famiglie" - che, in soldoni, si traduce con "film per bambini" - in realtà "Puzzole alla riscossa" ha un doppio livello di lettura e coinvolge anche gli spettatori adulti, anche perchè le figure che ruotano attorno ai protagonisti sono grottesche, avide, ma perfettamente credibili nella loro cattiveria. Oltre alla scelta di far recitare animali veri, lasciando un ruolo molto marginale alla tecnologia digitale, la credibilità del film è data anche da quanti interpretano gli abitanti di Rocky Springs, ben più intenzionati a sacrificare la natura per il tornaconto economico che non a tutelare la biodiversità.
Qui sotto vi lascio un assaggio.

giovedì 9 dicembre 2010

Aggiornamento

No, non mi sto allenando. Da un sacco, un sacchissimissimo di tempo. Da decisamente troppo. Ma appena mi avvicino al tatami mi parte un attacco d'asma e così si è pensato che forse non è il caso che rischi la pelle... Vivere con il Ventolin sempre in borsa non è che mi diverta granchè, soprattutto perchè, francamente, avevo anche perso l'abitudine: è più o meno da quando avevo tredici o quattordici anni che non mi capitava di avere attacchi tanto violenti e frequenti.
Grazie al cielo, in questo periodo dell'anno praticamente in tutte le piazze fioriscono piste di ghiaccio più o meno improvvisate, così almeno faccio quel minimo di movimento ed evito di diventare una palla di lardo di un metro e cinquanta per centocinquanta chili di peso.

Per il resto va tutto abbastanza bene. Il lavoro c'è, sempre precario ma c'è, e di questi tempi è già una mezza benedizione. Il marito ancora regge il mio caratterino non proprio docile. Il gatto Puxi è sempre più bello e inizia a preoccuparmi un pochino perchè pare - sottolineo, pare - che stia diventando un filo più coccolone ed inizio a ravvisare qualche vaga somiglianza con lui


Mi mancano tantissimo le arti marziali, che comunque continuo a ritenere parte importante della mia vita, ma stringo i denti e vado avanti, pensando che c'è di peggio nella vita e che tutto sommato, facendo un bilancio, sono più le cose di cui devo gioire rispetto a quelle di cui posso lamentarmi.

Mi mancate anche voi, ma mi pare di non aver nulla d'interessante da raccontare e quindi tento di non annoiarvi.

martedì 30 novembre 2010

Shaolin Kungfu

Pratico Kung Fu ormai da anni, stile T'Ien Shu. Si tratta di uno stile nato in Italia e riconosciuto dalla Federazione Cinese, una vera "perla rara" nel panorama del Wushu mondiale.
Il Kung Fu maggiormente noto, però, è quasi certamente lo Shaolin Kungfu (di cui peraltro avevo già avuto modo di parlare, qui) e, proprio cercando novità su questo particolare stile, sono incappata in questo video che voglio condividere con voi.
Gustatevelo.

domenica 28 novembre 2010

Cin cin! O can can... fate voi!


Ormai lo sappiamo: chi ama gli animali spesso li ama in modo smodato, arrivando a trattarli quasi da esseri umani, concedendo loro, ad esempio, di dormire sul letto o mangiare a tavola...
Chi mi segue da un po' di tempo sa perfettamente come la pensi io in merito, quindi non sto a dilungarmi e passo, semplicemente, alla notizia: in Olanda è stata messa a punto e commercializzata una birra creata appositamente per cani.

Nulla si sa, al momento, circa il procedimento di distillazione della bevanda, ma certo è che si tratta di una bevanda analcolica - come diverse birre per umani ormai in commercio - al gusto manzo. I cani di grossa taglia possono concedersi anche una birretta al giorno, mentre i più piccini è meglio che si accontentino di un assaggino.

venerdì 12 novembre 2010

Separati alla nascita

Ieri, girovagando per la rete, mi sono imbattuta in una foto del mio gatto Puxi. Sul momento mi sono chiesta come fosse possibile, visto che non ricordavo di aver mai scattato quell'immagine e, si sa, quella col pallino delle foto sono io. Poi mi è venuto in mente di andare a vedermi il sito che pubblicava quella foto, per vedere chi fosse l'usurpatore di immagini del mio felino domestico.
La foto incriminata è questa qui


e adesso, giusto per dare modo anche a voi di fare un confronto, qui sotto inserisco un'immagine che ho scattato al mio micione


...
Certo, a ben guardare qualche differenza c'è: i peli delle orecchie del primo gatto sono più scuri rispetto a quelli di Puxi, il colore degli occhi è una sfumatura differente di verde e, soprattutto, la macchia nera sui nasini è più estesa in Puxi che nell'altro micio. Ma dovete ammettere che la somiglianza è strabiliante!
E questo nonostante la prima micia - ebbene sì, trattasi di micia - sia una blasonata gatta di razza Norvegese della Foresta, Sua Maestà Blue Lynx Ana Ivanova, mentre il secondo sia... un gattaccio raccattato malconcio nel bel mezzo di una strada durante una vacanza in Sardegna.
A questo punto mi prostro e chiedo scusa mentalmente alla legittima proprietaria della prima immagine, sul cui blog approdate cliccando sopra al nome della bellissima micia Norvegese (beh, col gatto che ho potrei mai dire che Blue Lynx Ana Ivanova non è bellissima?).

martedì 9 novembre 2010

Sconfigge il cancro e diventa campionessa di Kung Fu


Non mi capita tanto spesso di inserire un post che vada, in un colpo solo, sia sotto l'etichetta "Botte - arti marziali" che sotto quella "Buone notizie", quindi sono davvero felice di scrivere queste parole: una signora di Parma è diventata campionessa internazionale di Kung Fu ed è riuscita in questa impresa dopo essere riuscita a sconfiggere un tumore al seno.

Vittorina Sani è un'infermiera professionale di cinquantun anni, decisamente non un tipo "palestrato" nè men che meno una fanatica, ma è riuscita a conquistare la medaglia d'oro in una competizione internazionale grazie ad un'incredibile forza di volontà ed un grande amore per le arti marziali. Quando le venne diagnosticato il carcinoma al seno, Vittorina dovette rinunciare ad andare in palestra ed in piscina, venne sottoposta ad una mastectomia ed al successivo intervento di ricostruzione e, naturalmente, dovette sottoporsi a cure chemioterapiche. Ma non si lasciò mai abbattere.

"L'errore dei malati è spesso l'autocommiserazione - avrebbe detto la grintosa campionessa - Io ho sentito che la sofferenza ed il tumore mi avevano cambiata, ma in meglio: credo di aver capito quali sono le cose veramente importanti e non c'è nulla di scontato o che non valga la pena di essere vissuto. Ho capito che nulla va fatto con superficialità, ma come se fosse l'ultima cosa che si compie nella vita". Così, con questa incredibile forza interiore e nuova consapevolezza, Vittorina si è trovata un giorno a passare per caso davanti ad una palestra nella quale si praticano anche arti marziali e, dopo un approccio con il Tai Chi, è passata ad un altro stile di Kung Fu che l'ha conquistata. Un amore che l'ha portata, a cinquantun anni, a divenire campionessa internazionale.
(Se vi interessa l'articolo, lo trovate qui).

giovedì 4 novembre 2010

Balla Sami!



Volume al massimo, please, e tutti a battere le mani.
(Se volete sapere perchè, lo trovate spiegato dalla Vivi-tesora. Di più, mi scuserete, non riesco a scrivere).

Esami e stage di T'Ien Shu a Saronno




La Scuola Wo Chen di Saronno (VA) ospiterà, il secondo fine settimana di novembre, esami e stage di Kung Fu stile T'Ien Shu alla presenza del Maestro fondatore della disciplina.

Ecco, di seguito, il programma dettagliato.

Venerdì 12 novembre
Passaggi di grado (prima fase)
- ore 19.30: ritrovo dei partecipanti
- ore 20.00: inizio esami

Sabato 13 novembre
Stage di base (seconda fase esami)
- ore 14.30: ritrovo dei partecipanti
- ore 15.00: Stage di base - aggiornamento ed avanzamento teorico applicativo
- ore 16.10: Stage per agonisti
- ore 17.00: Level Master, Delta 1 (seconda fase esami)
- ore 18.30: Stage di P.A.D. ed esami - aggiornamento ed avanzamento teorico applicativo

Domenica 14 novembre
Level Master, Delta 2 e nuovi Programmi
- ore 9.30: Level Master
- ore 11.00: Programmi
Al Level Master, Delta 2 sono ammessi soltanto titolari ed Assistenti Master.

Per ulteriori informazioni contattare il M° Gemma o visionare il sito ufficiale del T'Ien Shu CSeA.

mercoledì 27 ottobre 2010

Arti marziali o sport da combattimento? Ecco due possibilità


Al Festival dell'Oriente, di cui ho già parlato qualche giorno fa, non poteva mancare un grande evento dedicato alle arti marziali. Saranno ottomila gli atleti complessivamente impegnati in questi giorni, dal 28 al 31 ottobre, a Massa Carrara in quello che promette di essere il più grande evento mondiale di arti marziali, dividendosi in gare, stage, performances e dimostrazioni. Per tutte le info cliccate qui.


Domenica 7 novembre Bologna ospiterà il Gala annuale "Gladiatori", giunto alla decima edizione. A partire dalle ore 20.00 gli atleti si confronteranno in combattimenti di K1, Thai Boxe, Kick Boxing e MMA nel Centro Sportivo Barca di via Raffaello Sanzio al civico 6. Presenti grandi nomi di rilievo nazionale ed internazionale, come Stefano Bonorva, Maria Tzortzi, Gabriella Rutigliano, Riccardo Cumani. Ulteriori info qui.

lunedì 25 ottobre 2010

Dal Budokan alla Scherma: così è nata la Confraternita della Spada


Ad ulteriore conferma della storia, di tutto rispetto, in fatto di marzialità italica, riporto qui di seguito la vicenda della Confederazione della Spada nata a Firenze nel centro Budokan allorchè il Maestro di arti marziali Stefano Agostini inizia ad avvicinarsi, insieme ad un gruppo di allievi, allo studio della scherma rinascimentale.

La Confraternita della Spada di Firenze è una delle Sale d'Arme affiliate a FISAS, la Federazione Italiana Scherma Antica e Storica, un'associazione che si propone di ricostruire e riapplicare i metodi di maneggio di armi tradizionali italiane sia come ricerca storica che come pratica marziale.
Il fondatore della Federazione, Andrea Lupo-Sinclair, ha basato il suo ventennale studio di questa disciplina su insegnamenti diretti (per quanto riguarda le Armi di tradizione viva) e sullo studio della trattatistica rinascimentale e successiva, per le Armi di tradizione più antica e oggi scomparsa.
Le Quattro Armi FISAS sono Striscia e Sciabola (armi di tradizione viva) e Spada da Due Mani e Spada da Lato (armi della Vecchia Scuola); l'uso di ciascuna di esse compone il Metodo Sinclair che costituisce nel suo insieme una vera e propria Arte Marziale completa di tradizione occidentale e italiana in particolare. Il confronto stimolante con maestri internazionali nelle manifestazioni che si tengono sia in Italia che all'estero mantiene vivo e vivace lo studio e la pratica di un'Arte purtroppo per lungo tempo trascurata e sottovalutata.

Nei suoi dieci anni di attività la Sala d'Arme di Firenze è diventata una delle più numerose per numero di iscritti e ha collaborato con il Quartiere 1 di Firenze in occasione di numerose manifestazioni sportive. Il Maestro Andrea Lupo-Sinclair tiene, all'inizio di quell'anno, una lezione dimostrativa a Firenze, in seguito alla quale si crea un primo gruppo di allievi fiorentini di scherma occidentale secondo il Metodo Sinclair che settimanalmente si allena presso la palestra Budokan e segue lezioni col Maestro con cadenza mensile.
Durante i successivi due anni il gruppo, sotto la guida del Maestro Agostini in qualità di Responsabile di Sala, progredisce molto e amplia le sue esigenze, sino a che nel 2002 è nominato Responsabile di Sala l'allievo Jacopo Iacoponi, che tutt'ora riveste tale ruolo.
Nel 2004 motivi logistici inducono il responsabile a trovare locali più adatti alla pratica della scherma tradizionale. Inizia, quindi, in quell'anno la collaborazione coll'Ufficio Sport del Quartiere 1, che concede in affitto alla Confraternita la palestra della scuola Machiavelli e, con grande disponibilità e collaborazione, segue l'evolversi della neonata associazione attraverso varie manifestazioni sportive e dimostrazioni nelle piazze fiorentine.
A partire dal 2006 la Confraternita si trasferisce ancora una volta, rimanendo sempre però sotto l'egida del Quartiere 1, nella palestra della scuola Cairoli, in via della Colonna, dove tutt'ora si svolgono le sue lezioni.
All'inizio del 2008 la Confraternita ufficializza la propria posizione divenendo una Associazione Sportiva Dilettantistica registrata presso il Comune di Firenze.
All'iniziale interesse esclusivo per la spada da una mano e mezza si aggiunge prima la pratica della Spada da Lato, altra disciplina FISAS, e successivamente anche quella della Striscia, arma fondamentale nell'ambito del Metodo Sinclair e della scherma tradizionale italiana.
Oggi le due lezioni settimanali (il martedì ed il giovedì, dalle 21 alle 23) sono seguite in media da una decina di persone, alcune delle quali possono ormai essere considerate a tutti gli effetti allievi anziani con diversi anni di pratica alle spalle.

Quanto qui sopra riportato è tratto dal sito della Confraternita della Spada di Firenze sul quale sono reperibili altre notizie nonchè i recapiti del Responsabile di Sala.

sabato 23 ottobre 2010

Lo Shaolin Kung Fu

Lo Shaolin Kung Fu prende il nome dal monastero di Shaolin della provincia di Henan, in Cina - mentre le parole Kung Fu sono traducibili con "duro lavoro" - e si inserisce tra le più antiche arti marziali, oltre ad essere da molti considerato ispiratore di stili di Wushu sviluppatisi in seguito.

Lo Shaolin Kung Fu trae ispirazione dai movimenti degli animali (molti dei quali resi celebri anche grazie al film cartone animato Kung Fu Panda della Disney); vi sono dunque diversi stili di imitazione nati dall'osservazione degli animali, nella consapevolezza che, pur essendo l'essere umano la creatura dotata di maggior intelligenza, gli animali possiedono punti di forza che mancano all'uomo. Il monte Songshan ha fornito eccezionali opportunità di osservazione e studio degli animali, codificate nel corso degli anni in autentici stili di Kung Fu.
Lo stile della Gru, ad esempio, è caratterizzato da movimenti molto agili ed aggraziati; lo stile della Scimmia propone repentini cambi e dall'ingegnoso utilizzo della difesa come forma di attacco.

giovedì 21 ottobre 2010

Judo. A Bergamo oltre mille atleti pronti per la sfida


Si terrà sabato 23 e domenica 24 ottobre a Bergamo, presso il Palanorda, la ventunesima edizione del Torneo internazionale Sankaku di Judo: si tratta di un evento di vasta rilevanza, cui sono iscritti ben 1088 atleti provenienti da una quindicina di Stati diversi.
Diciannove i componenti della squadra proveniente dalla Tanzania, che hanno avuto il nullaosta dal console per la trasferta. Insieme a loro, due gruppi provenienti dal Brasile e ben sei dalla Spagna.
L'Assessore allo Sport del Comune di Bergamo ha tenuto a sottolineare l'importanza dell'evento, che promuove lo sport ed il turismo orobico nel mondo, ribadendo che lo Judo non è soltanto uno sport ma uno stile di vita, che si realizza nel pieno rispetto dell'avversario.
Ci sono, dunque, tutti gli ingredienti per garantire una sana competizione, un fine settimana di divertimento ma anche di crescita, sia per gli atleti che per quanti avranno modo di assistere alla manifestazione.
Per avere maggiori informazioni è possibile visionare il sito o contattare il numero 3397948445.

martedì 19 ottobre 2010

La mia prima marmellata di castagne

Quest'anno non ce l'ho fatta a replicare la passeggiata nei boschi di qualche tempo fa, ma un'amica che la passeggiata l'ha fatta, in compagnia della sua splendida famigliola, mi ha beneficiata di una bella borsona piena piena di castagne.
E allora mi sono messa a pensare a come far... fruttare questi ghiotti semi!

Innanzi tutto le ho pulite per benino, ho eliminato quelle che presentavano un buchetto - segno inequivocabile che avevano un inquilino cicciottello al loro interno - e le ho lessate, in una bella pentolona capiente con tanta acqua ed una manciatina di sale. Mi sembrava strano dover mettere del sale nella cottura di qualcosa di dolce, ma la nonna, sentita via telefono per una consulenza,mi ha detto che proprio ci voleva e... beh, chi sono io per discutere settantacinque anni buoni d'esperienza dietro i fornelli? Eseguo!

Una volta lessate le castagne, mi sono messa a sbucciarle. Una lavorata infinita! Una cosa esagerata! Però credo ne sia valsa la pena, visto che ogni tre o quattro castagne ripulite una finiva in bocca a me.
Una volta eliminata ben bene la buccia, ho fatto una specie di purè, schiacciando tutte le castagne superstiti - quelle che non mi ero mangiata - in una ciotola capiente. In una pentola, intanto, ho messo zucchero ed acqua ed un mezzo bicchierino di rhum.



A fuoco moderato ho continuato a mescolare fin quando acqua, zucchero e rhum non si sono trasformati in un bello sciroppo dorato e a quel punto ho incorporato il "purè di castagne", sempre mescolando ben bene.
Quando il composto ha assunto una consistenza... marmellatosa, ho spento e invasato la mia confettura di castagne.
Squisita!



Le dosi? Allora, io avevo a disposizione 600 grammi di castagne - pulite e pelate - ed ho utilizzato 400 gr di zucchero, due bicchieri d'acqua e mezzo bicchierino di rhum. Ah, ci ho messo anche un pizzico di cannella, sebbene alcune ricette scovate nel web consigliassero la vaniglia, trovo che la cannella sia più... autunnale. E poi ero senza vaniglia in casa!
Una cosa importantissima sono i vasetti, che devono essere ben sterilizzati. Io, per eseguire l'operazione, ho messo in pratica i consigli di quel mito di donna che è la Miciapallina, consigli che trovate qui (insieme ad una strepitosa marmellata di cachi).

giovedì 14 ottobre 2010

Tutto l'Oriente del mondo... a Massa



No, dico davvero, questo qui è un appuntamento impossibile da perdere! Innanzi tutto perchè non interessa soltanto le arti marziali, ma abbraccia tutta la cultura e la storia orientale - no, non "cinese" o "giapponese", ho scritto "orientale"! - e poi perchè è a Massa Carrara. Insomma: quando mai può capitare di assistere ad una cerimonia del tè, comprare un sari, prendere parte ad uno stage di Viet Vo Dao, ascoltare la declamazione di poesie zen, assistere ad un combattimento di Judo, vedere all'opera i Monaci Shaolin, apprendere a preparare il sushi e partecipare ad una Cerimonia del Mandala senza muoversi dall'Italia?

Nei giorni 29, 30 e 31 ottobre il "Carrarafiere" sarà interamente dedicato all'Oriente: trentacinquemila metri quadri per imparare a conoscere l'Oriente attraverso attività sportive, ludiche, culturali, religiose e commerciali.
Cerimonie tradizionali, concerti e danze tipiche, mostre fotografiche, gastronomia etnica, spettacoli, esibizioni, competizioni, in un continuo susseguirsi di eventi per questa kermesse che si preannuncia unica nel suo genere. Non mancherà neppure un vero e proprio bazar, dove acquistare gioielli, abiti tipici, tappeti o incensi ed ampio spazio sarà riservato anche al benessere, con massaggi agli olii essenziali, meditazione, Tai Chi Chuan e mille altre cose ancora!

In termini di "botte", poi, ci sarà davvero di che sbizzarrirsi: quattromila atleti provenienti da ottanta Paesi diversi per quello che si preannuncia come il più grande evento open di arti marziali e sport da combattimento al mondo!
Karate, Kali, Sanda, Kick Boxing, Tai Chi, Full Contact, Kobudo, Taekwondo... dai, siamo seri: davvero vogliamo perdercelo?
Tutte le informazioni, programma dettagliato incluso, le trovate qui.

venerdì 1 ottobre 2010

Buone notizie... anzi, una sola, ma ottima!



La notizia non viene strillata da grandi titoli sui giornali: il caso è reale e documentato, ma, comprensibilmente, non si vogliono ingenerare false speranze. Non si può ancora parlare di cura, ma un ragazzo finito su una sedia a rotelle in seguito ad un terribile incidente stradale ha ripreso a camminare e la speranza è molto alta, come testimoniano le continue richieste di candidatura al test che arrivano sia via web che per via telefonica.

Otto anni fa Pablo, un ragazzo spagnolo, rimane vittima di un grave incidente stradale; il giovane lotta per due mesi tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione di Santiago di Compostela, poi arriva il responso dei medici che non lascia margine di speranza: lesione del midollo spinale. Paralisi. Nella migliore delle ipotesi. Ma Pablo non si arrende e, come lui, non si arrende suo padre, il professor Jesùs Devasa Mùgica, endocrinologo della Galizia che ha trascorso quasi la metà dei suoi 64 anni a studiare gli effetti degli ormoni sulle cavie. E proprio da un ormone arriva la risposta.

Cattedratico di Fisiologia Umana, il professor Mùgica mette a frutto il bagaglio di conoscenze acquisite nello studio del GH (Growth Hormone, l'ormone della crescita, conosciuto anche come somatotropina) e, ad un certo punto, si decide di passare dalla sperimentazione sulle cavie alla sperimentazione sull'essere umano, su suo figlio. Oggi Pablo è un trentenne riabilitato al 95% dopo un anno di trattamento: cammina normalmente ed è in procinto di intraprendere la propria carriera di biologo nel gruppo di ricerca del padre.

Nessuno, al momento, è in grado di certificare scientificamente se la strabiliante ripresa di Pablo sia imputabile all'utilizzo dell'ormone della crescita, in quanto il suo è un caso unico, ma l'efficacia della cura sarà verificata: la Spagna ha infatti deciso di testare l'efficacia del GH nella cura dei paraplegici (con una paralisi motoria che interessa la parte inferiore del corpo) e dei tetraplegici (coloro che soffrono di una paralisi completa di tutti gli arti e del tronco) ed in questa sperimentazione un ruolo fondamentale sarà giocato da un italiano, il dottor Antonio Oliviero. Neurologo, da sette anni vive e lavora in Spagna, dove è alla guida del reparto di Neurologia all'ospedale per paraplegici di Toledo: a lui ed alla sua equipe è stato affidato il compito di verificare l'efficacia della somatotropina nella cura delle paralisi, attraverso un esperimento autorizzato dal Ministero della Sanità spagnolo che ha concesso un finanziamento di mezzo milione di euro.

La sperimentazione punterà anche ad escludere i casi di recupero spontaneo, un'eventualità sempre possibile in caso di lesione spinale traumatica entro un anno e mezzo dall'incidente; per questo motivo soltanto la metà delle fiale che saranno utilizzate conterrà davvero l'ormone della crescita, mentre metà dei disabili riceverà un placebo invece della dose quotidiana di GH.

L'ormone della crescita è prodotto dall'ipofisi, una ghiandola che si trova nella base del nostro cervello, e stimola lo sviluppo dell'organismo umano. La somatotropina viene prodotta soprattutto durante l'infanzia, mentre la sua quantità dopo i vent'anni diminuisce progressivamente. Usato, in modo illegale e pericoloso, da alcuni culturisti che desiderano aumentare la massa muscolare, il GH viene utilmente impiegato in casi di nanismo e rachitismo.
Ora l'attenzione torna ad essere puntata su Pablo e su quanti seguiranno la via da lui intrapresa: fra due anni di sperimentazione si potranno avere le prime, importanti risposte.

mercoledì 29 settembre 2010

Campionati Femminili di Boxe



Hanno preso il via oggi nella città di San Benedetto i Campionati Italiani Femminili di Boxe, iniziando con il torneo Nazionale Femminile Elite: 53 iscritte alla manifestazione, divise in sette diverse categorie di peso, che si affronteranno sulla distanza delle quattro riprese da due minuti ciascuna.
Da venerdì 1 ottobre e sino a domenica 3, poi, saliranno sul ring trentotto giovani promesse del pugilato italiano e si sfideranno, a seconda dell’età, nel Torneo Nazionale Femminile Juniores – riservato a ragazze nate tra il 1994 ed il 1996 – o nel Torneo Youth – per ragazze nate negli anni 1992 e 1993. Il grande finale vedrà affrontarsi le atlete provenienti da undici differenti regioni del nostro Paese, suddivise in otto categorie di peso. Le finali dei Campionati Femminili Elite si disputeranno domenica 3 ottobre alle ore 16.30 e saranno trasmesse in differita sul digitale terrestre da Rai Sport 1 il prossimo 7 ottobre, dalle ore 21.30 alle 22.30.

L’evento ha una grande rilevanza non soltanto per la città d San Benedetto, ma per la pugilistica italiana: come ha sottolineato la campionessa del mondo di pugilato femminile Maria Moroni, presente alla conferenza stampa di presentazione, “la boxe femminile ha fatto molti passi avanti in dieci anni: ora nel pugilato la donna viene considerata atleta e non soltanto quella che, mezza nuda, porta sul ring i cartelli che segnalano i round”. Cinque giorni di incontri sono tanti, ma la speranza è che, tra le giovani atlete che si affronteranno, possa emergere qualche campionessa pronta a qualificarsi per le Olimpiadi del 2012 a Londra.
(articolo tratto da qui)
P.S. Quella ritratta nella foto è Simona Galassi, mica fuffa! E aggiornamenti su questa straordinaria campionessa li trovate qui.

giovedì 23 settembre 2010

Molto rumore per... burqa



Periodicamente torna alla ribalta delle cronache quello che si potrebbe definire “il caso burqa”, ovvero sia se è lecito o meno che una donna di fede islamica giri per le strade italiane e frequenti locali pubblici con il volto completamente coperto.
Di volta in volta la vicenda viene abilmente amplificata dai media e, a seconda del colore politico di appartenenza, i nostri governanti cavalcano l’onda xenofoba ed intollerante piuttosto che quella permissiva e zerbina.

Dal mio punto di vista la questione non è tanto complicata: bisogna innanzi tutto capire se si tratta di una problematica di carattere religioso o civile. Ora: il fatto stesso che donne di fede islamica indossino il chador, l’hijab e l’abaya, capi che lasciano il viso scoperto, ricoprendo capelli, collo e spalle, significa chiaramente che non è il loro credo ad imporre di non mostrare il volto. A questo punto, dunque, non si tratta di un problema di fede religiosa, la cui libertà è giustamente garantita dalla nostra Costituzione, bensì solo ed esclusivamente di un problema di carattere civile e, poichè la legge n. 152 del 22 maggio 1975 vieta, all'articolo 5, "l'uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo" e, come detto, non si può considerare "giustificato motivo" la fede islamica (nel senso che si potrebbe benissimo optare per chador, abaya o hijab), l'utilizzo di burqa e niqab è incompatibile con le leggi italiane.

La difficoltà vera, dunque, non è tanto “burqa sì, burqa no”, bensì “Shari’a sì, Shari’a no”: la Shari’a è la “strada” che trae origine dal Corano e dagli Hadith e regola non soltanto la vita religiosa e gli atti di culto, ma anche materie legali e giudiziarie tanto amministrative quanto penali, andando a toccare ogni aspetto della vita. I fedeli musulmani che vengono in Italia devono essere consapevoli del fatto che nel nostro Paese credo religioso e sistema giuridico sono due realtà distinte e devono accettare questa realtà, così come il fatto che la Shari’a è stata definita dalla Corte Suprema dell’UE incompatibile con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. 


In Italia, dunque, non si può circolare indossando il niqab, non si può essere sposati contemporaneamente con più donne, non si può condannare alla lapidazione chi si macchi di adulterio, non si può dare in sposa una bambina ad un adulto (le spose bambine sono stimate essere oltre 60 milioni, nel mondo – qui l’articolo di ICRW, International Center for Research on Women), tanto per fare qualche esempio.
Questa, a parer mio, è la questione. Questi sono i punti oggettivi cui, al di là di colore politico e di beghe da pollaio, i nostri governanti dovrebbero guardare per garantire il rispetto delle leggi e favorire una vera convivenza pacifica tra chi in Italia vive, sia esso italiano o immigrato.

Se vi va di approfondire:

mercoledì 22 settembre 2010

L'umanità degli esseri umani



Qualche giorno fa, “punzecchiata” da un commento secondo cui gli animali sarebbero meglio degli esseri umani, avevo “minacciato vendetta”, riproponendomi di pubblicare un post di buone notizie interamente dedicato a persone ed associazioni che, pur non facendo tanto clamore, fanno del bene.

Comincio dunque con questa notizia dalla Cina, dove un milionario filantropo ha convinto altri 100 Paperon dè Paperoni conterranei a donare in beneficenza l’intero patrimonio, alla loro dipartita.
Poi veniamo a località più vicine a noi e parliamo di vendemmia, ma una vendemmia speciale in quanto è in corso su terreni confiscati alla mafia. A Vicenza, intanto, ci si prepara a gustare pagnotte del tutto particolari: quelle sfornate dai detenuti del carcere San Pio X. Pagnotte riservate all’uso interno e ad una cooperativa sociale (così anche i panificatori “normali” possono star tranquilli e non temere la concorrenza). Per restare in tema di cucina, poi, di come si possano ridurre gli sprechi della grande distribuzione, trasformandoli per di più in risorsa, ho già parlato qui.
E dal cibo passiamo alla salute. In tempo di crisi può essere un problema anche “concedersi il lusso” di un’otturazione o di una visita dermatologica, ed ecco che nasce allora il primo ambulatorio low cost che coniuga prestazioni mediche di alto livello a costi inferiori rispetto la medicina privata.
Neppure lo sport si tira indietro. Il Campionato del Mondo di pallavolo maschile tenderà una mano a chi soffre: il Presidente del Comitato organizzatore, Carlo Salvatori, ha infatti siglato un accordo con Operation Smile Italia, la onlus che cura gratuitamente i bambini con malformazioni facciali operabili nei Paesi poveri del mondo.
E dal più grande dolore può nascere la solidarietà: i famigliari di Alessandro Romani, il tenente rimasto ucciso in Afghanistan, hanno voluto devolvere a favore dei bimbi malati di cancro le donazioni ricevute in memoria del figlio.

lunedì 20 settembre 2010

Lezioni di spiritualità ed ecostile


Poi non dite che non vi avevo avvertito, eh! Dal 22 al 26 settembre si terrà il Festival Torino Spiritualità, un evento che già dalla definizione promette grandi cose: "Gratis. Il fascino delle nostre mani vuote". Scorrendo il programma, poi, ci si imbatte in appuntamenti che trattano tematiche come "La necessità dell'altruismo" e "Immigrazione. Esistono limiti all'accoglienza?", passando per "I peccati capitali dell'economia" e "Sprechi. Ripensare il mondo del cibo", tanto per fare qualche esempio.

Proprio la parola "sprechi" mi ha richiamato alla mente una "vecchia conoscenza" - soltanto di lettura, purtroppo, nel senso che non ho mai incontrato dal vero l'autore - e, infatti, rieccolo lì che compare, Andrea Segrè, dei cui libri avevo già parlato qui e qui.
Sabato prossimo, 25 settembre, il Professor Segrè sarà a Torino in piazza Carignano con una cena collettiva per 1000 persone organizzata secondo i principi del Last Minute Market e, in quell'occasione, ritengo probabile che si riesca anche a metter le mani sulla sua più recente opera: "Lezioni di ecostile"



Un libro che presenta tre lezioni, con esempi concreti, dedicate al consumo critico e responsabile, alla riduzione di imballaggi e rifiuti e contro l'imperativo della crescita ad ogni costo proposto - ed imposto - dalla nostra economia. Quest'opera offre invece la luminosa possibilità di una riduzione dei consumi, che corrisponde ad una riduzione degli sprechi sino a riuscire a tramutarli in risorsa, in un cammino verso una solidarietà reale e concreta.
"Se un chilo di pomodori che arrivano dalla Cina costa 1 euro e un chilo di Pachino, Sicilia, costa 2 euro, non devo prendere quelli di Pechino per risparmiare, ma mezzo chilo da Pachino". Semplice, no?


Titolo: Lezioni di ecostile
Autore: Andrea Segrè
Editore: Bruno Mondadori
Anno di edizione: 2010

sabato 18 settembre 2010

Gli studi e l'elemosina


"Sono quella che i giornali hanno chiamato "gheddafina". Per tre volte (compreso un incontro non ufficiale) ho incontrato il leader libico, e non me ne vergogno ma non ne vado neppure fiera. L'altro giorno, però, mio padre è tornato dall'ospedale dove lavora molto inquieto e triste poichè, mentre discuteva con i colleghi della visita di Gheddafi a Roma, qualcuno di loro si è permesso di offendere noi ragazze, dandoci delle escort.
Non voglio essere giudicata per ciò che non sono. Laureata con 106, disoccupata, per vivere devo ancora pesare sulle spalle dei miei genitori, e per questo ho lavorato come commessa, cameriera, modella, hostess. Per questo, assieme ad altre 500 ragazze - per lo più gradevoli, tutte laureate e disoccupate - ho ascoltato un monologo religioso che non condivido (come non lo condividono le altre). Avessi avuto un lavoro, non avrei mai partecipato a quell'evento. Ci hanno chiamato "gheddafine", ma non si sono chiesti perchè molte di noi, con tanto di laurea, fossimo lì ad elemosinare dei soldi.
Il mio grido è di sdegno per un'Italia che non vede la precarietà lavorativa, per un Paese che si ferma al quadretto delle ragazze piacenti e del vecchio leader, che non si accorge di essere diventato un circo dove la disoccupazione quel giorno ha messo in scena una situazione di disagio. Le invio questa lettera con le lacrime agli occhi, perchè nella mia dignità di donna mi sono sentita ferita, ma vado fiera di ciò che sono.
CATIA"

Questa la lettera inviata al settimanale "Vanity Fair" ora in edicola (n. 37). Che ne pensate?

venerdì 17 settembre 2010

Restare in forma. Sì, ma come? - Prima parte



Qualche giorno fa Kaishe mi ha posto una domanda circa diete e palestre, una domanda che mi pare meriti una risposta piuttosto articolata, perchè destreggiarsi tra tipologie di allenamento e menù variegati è tutt'altro che semplice.

Iniaziamo dunque a parlare delle molteplici discipline proposte e lasciatemi dire che ci mancava giusto il Piloga...
Dopo l'allenamento ispirato a quello dei Marines (il bootcamp system), dopo quello realizzato in collaborazione col Cirque du Soleil (guardatevi il video), ecco che arriva pure il Piloga: mix di Yoga e Pilates.
Tutti, naturalmente, promettono risultati stupefacenti: forma perfetta, riduzione del peso, sparizione della cellullite e/o dei dolori muscolari... ci manca l'eterna giovinezza e siamo a posto! Ma quante di queste promesse vengono poi mantenute?

Premetto che non ho mai provato nessuno di questi tre "miracoli" e che mi baso solo ed esclusivamente su quella che è la mia esperienza personale di sportiva (tennis, equitazione, pattinaggio, arti marziali e sport da combattimento, trekking).

Per quanto riguarda il Bootcamp system secondo me i casi possibili sono due: o l'allenamento ricalca veramente quello dei Marines statunitensi, nel qual caso sfido chiunque sia appesantito dalle cozze alla marinara delle vacanze a reggere più di cinque minuti, oppure si tratta di un metodo molto, molto blandamente ispirato alla tipologia di allenamenti dei Marines, nel qual caso si va pericolosamente vicini alla pubblicità ingannevole.

Lo Jukari Fit to Flex - vi prego, scovate un acronimo! Voglio vederla la sciura Maria che va in palestra e dice "Buona sera, vorrei iscrivermi al corso di I kaki... fit...qualcosa" - consiste in esercizi con un elastico. E' molto meno poetico detto così, lo so, me ne scuso coi pubblicitari che si sono scervellati per trovare il modo di presentarlo come un qualcosa di innovativo e meraviglioso, ma questo sono: esercizi fisici che sfruttano la blanda resistenza offerta da un elastico. Nome diverso per qualcosa che l'aerobica utilizza dagli anni '80.

E veniamo ora al Piloga che, come avrete capito, non si tratta della parola "piroga" pronunciata da un cinese bensì di un frullato ottenuto dalla fusione di Pilates e Yoga.
Per quanto ne so io, lo Yoga non è solo "esercizio fisico" ma una pratica millenaria che racchiude esperienze ascetiche e meditative; questo, almeno, se vogliamo attenerci al significato della parola sanscrita "Yoga", alla sua essenza, e se non desideriamo manipolarlo a nostro uso e consumo. Il Pilates è nato nel '900 come metodo d'allenamento e nulla ha a che fare con meditazione e spiritualità. Ora, se volete, possiamo addentrarci in una arguta discussione circa gli opposti che si attraggono o circa gli equilibri dell'alternanza di Yin e Yang, ma ciò non toglie che questo Piloga mischi due realtà che poco o nulla hanno in comune e non mi convince.
Esattamente come non mi convincono altri strampalati miscugli, come la Fit Boxe - che se uno ti aggredisce per strada che fai? Gli dici "Scusa, ripassa domani che adesso non ho il sottofondo musicale giusto"? - per me sorta di "peccato originale" degli sport da combattimento. Dopo la boiata della Fit Boxe chiunque pratichi arti marziali o sport da combattimento con serietà e determinazione non può parlarne senza sentire l'amaro in bocca.

Ora, per tornare alla domanda di Kaishe: quale attività fisica fare?
Quella più adatta a voi. Consultate innanzi tutto un medico dello sport, per valutare con lui le vostre reali condizioni di salute e la rosa di sport praticabili: c'è chi ha scoperto di avere una lordosi tanto accentuata che sarebbe stato controproducente nuotare a rana, ad esempio.
Seguite le vostre passioni. Il workout coi pesi farà pure tanto bene, ma se amo il tango resisterò sicuramente più tempo a ballare che non a sollevare bilanceri o ad uccidermi di squat.
Siate costanti e non scoraggiatevi. Nonostante le promesse pubblicitarie, non esiste al mondo esercizio fisico che doni miracolosamente salute, benessere e chili in meno senza fatica, sudore e costanza. Per questo, nella scelta, è importante seguire le proprie passioni ed inclinazioni...
Esercizio fisico ed alimentazione vanno a braccetto, ma per ora mi fermo qui. Il post sull'alimentazione a breve (per chi avrà la voglia e la costanza di seguirmi).

Qui sotto, una "chicca":

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...