martedì 14 ottobre 2014

Gatto d'ottobre

Salvi! Ho appena salvato i miei bipedi da una pericolosa noce. Caduta per terra a Viviana, ha lanciato il suo sordo "toc!" di battaglia contro il pavimento e io, sprezzante del pericolo, le sono subito piombato addosso, dandole zampatine e facendola rotolare di stanza in stanza: lei cercava la fuga, è ovvio, ma io le ero subito dietro e zac!, zampata dopo zampata l'ho spinta fino alla porta d'ingresso, dove l'ho abbandonata ormai esanime. 
I miei bipedi dicono che sono un pigrone nullafacente, Viviana dovendo descrivere una giornata da gatto ha preferito scrivere di un micio immaginario piuttosto che di me, ma la verità è che sono due ingrati ed ignorano quanto io faccia per loro, soprattutto in queste giornate d'inizio autunno quando, forse un po' stranamente, mi sento pieno di voglia di cacciare
La mia vittoriosa battaglia contro la noce è solo l'ultima, in ordine di tempo: loro fanno finta di non vedere tutte le volte che prendo a zampate e mordo quel lungo serpente di spugna che si avvolge attorno ai panni che usano per asciugarsi quando escono dalla doccia, ad esempio, ma se non ci fossi io a difenderli che ne sarebbe di loro? E vogliamo far finta di niente, ignorando tutte le mie battute di caccia a fusilli e rigatoni caduti a terra prima della cottura? Sono un gatto con i fiocchi, io, e un fior fior di cacciatore.
Gli uccelli che cantano fuori, sugli alberi dalle foglie che stanno cambiando colore nei giardini vicino a casa, sono una grande tentazione per me e quando esco sul terrazzo la voglia di lanciarmi all'avventura non manca di certo: il loro canto mi attrae in modo quasi irresistibile e vederli saltellare tra le foglie... mmmh, che fatica trattenermi dallo spiccare un balzo felino! Ma non voglio dar loro soddisfazione: sono esseri inferiori, che diamine, se vogliono devono essere loro a venire a sfidarmi! Gli uccelli, però, sono dei gran fifoni: anche quel merlo che fa tanto il baldanzoso cantando a squarciagola si guarda bene dal venirmi a portata di artigli, altrimenti gli farei vedere io che cacciatore sono. Lo acciufferei di sicuro e poi lo porterei in casa, alla faccia di quei due bipedi ingrati e irrispettosi!
Per fortuna ci siete voi a leggere su questo Diario di un gatto le mie gloriose imprese e a tributarmi il giusto merito, chè coi miei due bipedi ho poco da stare allegro.
Felinamente vostro, Puxi il Gatto.

5 commenti:

  1. Fantastico! Se non ci fossero loro, ogni giorno si leggerebbe dell'ennesimo attentato del serpente spugna ai danni dell'ignaro essere umano di turno!!! u_u

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  2. Puxi è meraviglioso!! Ed è un bellissimo racconto il suo: come fareste voi umani di famiglia senza di lui??? Un abbraccio Viviana!

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  3. Puxi caro, hai tutta la mia solidarietà.
    Vivere con bipedi come i tuoi è davvero un'ardua impresa, ma tu sei un grande!

    Ti stimo :-D

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  4. @ Davide, Miu Mia, Silvia e Gaz, grazie! Grazie per i commenti e per aver compreso la mia grama situazione di gatto sottostimato. Felinamente vostro, Puxi il Gatto

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