martedì 19 agosto 2008

Vacanze... presenti

Etimologicamente, vacanza è mancanza. Vacante è il posto vuoto. Io, invece, queste vacanze le ho vissute in modo molto… presente.
Sin dal primo giorno ho assaporato la gioia dell’aver fatto un viaggio in traghetto su di un mare immenso ma tranquillo; mi sono fermata a riflettere, mentre all’orizzonte si palesava il profilo della costa sarda, sul coraggio che deve aver animato i primi uomini allorchè hanno deciso di lasciare alle loro spalle la terra nota, la casa, e lanciarsi verso il grande blu misterioso e mutevole, neppure sapendo se oltre quel blu ci fosse altra terra, nuova casa…

La vista dal "Belvedere"...
Un gabbiano solitario...

E poi… poi c’è stato il tripudio di fregola e tonno e musciame e bottarga e culurgiones e spigola e pecorino e salame e malloreddus… Non solo cibo, ma nutrimento. Nutrimento per la mente e per il corpo, cibo che viene assaporato e gustato nella sua pienezza, nel rispetto di chi ha lavorato sodo per portarlo sulla tua tavola, nell’apprezzamento di ciò che la natura continua ad offrire per il nostro sostentamento, nella meraviglia per ciò che la fantasia e l’abilità dell’uomo riesce a cavare da un semplice pesce o da un po’ di latte o farina…


Culurgiones al sugo...
Tonno affumicato...
Pasta e bottarga...
Malloreddus...

E poi c’è stato il mare, quel mare tanto bello che mi ha fatto venir voglia di imparare a nuotare alla venerabile età di 31 anni, quel mare tanto limpido che ti accoglie nel turchese anche a cinque-sei metri di profondità, quel mare che sa ringhiare sotto il maestrale rabbioso ma torna poi ad abbracciarti di onde blu serene, quel mare che si apre placido sotto la chiglia della nostra “belva” a motore mostrandoci calette ed insenature e spiagge ed antri rocciosi…

La nostra "belva" viene messa in mare...
In giro per calette...
La spiaggia di Sottotorre...
Un saluto dal mare...

E poi… e poi… e poi ci sono state tante storie e tante emozioni… troppe per poterle racchiudere tutte qui, ora. Ve ne parlerò più avanti! E mi sembrerà, parlandone, di rivivere quelle vacanze molto, molto presenti.

3 commenti:

  1. tra le tue parole si intrevede uno sguardo sognante e azzurro come il mare che ha fatto da sfondo alla tua vacanza, una vacanza, mi pare, piena di emozione...
    che effetto che fa il mare, vero?
    ecco perché non mi riesce restarne lontana, anche quando mi fa paura...

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  2. Mi piace il tuo modo di parlare del CIBO (non solo nutrimento). Il mare, il paesaggio, la natura ti "cavano fuori" la poesia, ma non è da tutti trovarla nei piatti: bisogna fermarsi a riflettere, valorizzare il lavoro dell'uomo e capire che non è mai "pagato"...
    Sono contenta che tu stia bene.
    Ciao!

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  3. * Vale, per me il mare è una cosa strana... Io amo la montagna (è uno dei motivi per i quali sono Marmotta... He! He! He!), il primo anno Davide mi ha dovuta convincere ad andare in Sardegna, assicurandomi che, se non mi fosse piaciuta, l'anno successivo saremmo andati in montagna.
    E così... sono a un passo dal richiedere la cittadinanza onoraria sarda! :-D
    Il mare è stupendo! E' forte e dolce e mutevole e accogliente e pauroso... Ti regala emozioni incredibili, se solo hai la pazienza e la volontà di accettare i suoi doni.
    Capisco sì perchè non riesci a starne lontana!

    * Ciao Rosaspina! Eh, per me la pappa è una gran cosa... Sono golosa! Ma sono golosa di vita, non solo di sapori. Mi piace, dietro ad un gusto, cercare di scoprire il lavoro, la bravura, l'inventiva.
    Fondamentalmente, credo che la vita sia bella e che ogni cosa possa essere un dono: un tramonto, un mare calmo, le onde rabbiose sotto il maestrale... ma anche un buon piatto di tonno e la pasta con la bottarga! :-D

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