Lo confesso, quando ho iniziato a leggere questo libro l’ho fatto con qualche pregiudizio. Non mi capita spesso. Solitamente, apro la copertina e mi lancio a capofitto nel mondo che le pagine mi dischiudono mano a mano che proseguo nella lettura, ma con “La Principessa schiava” non è stato così; avevo da poco scritto de “La masai bianca”, la ridda di emozioni che quel libro aveva suscitato in me non si era ancora placata e la copertina di questo nuovo volume mi aveva subito fatto pensare a qualcosa del tipo: beh, parlerò di questo come della conferma del detto “donne e buoi dei paesi tuoi, parte seconda”. Perché anche Jacqueline Pascarl è un’occidentale che ha sposato un uomo ben diverso per tradizioni, proprio come diversi erano i protagonisti di “La masai bianca”.
Ma poi, la lettura mi ha portata a cambiare – se non addirittura stravolgere – il mio giudizio. Jacqueline ha vissuto un’infanzia difficile ed un’adolescenza a dir poco mostruosa, scandita da abusi e violenze, e quando, a soli diciassette anni, un principe l’ha chiesta in moglie non le è sembrato vero.
Bahrin, membro della famiglia reale malese, studiava architettura a Melbourne, dove Jacqueline era nata e cresciuta, lei lo amava e lui non sembrava molto legato ai dettami della sua religione, quando in Australia si frequentavano e facevano l’amore senza essere sposati. Ma appena giunti in Malesia il premuroso maritino si trasforma: la prima notte di nozze la violenta, le dice che è una sua proprietà, e da allora comincia un costante annientamento di ciò che Jacqueline è, della sua personalità, della sua volontà, persino del suo nome. Lei diventa Yasmin Tengku Bahrin, moglie del principe Yang Amat Mulia Raja Kamarul Bahrin Shah ibni Yang Amat Mulia Raja Ahmad Baharuddin Shah e madre delle loro altezze Raja Muhamad Baharuddin Ismail Shah bin Raja Kamarul Bahrin Shah (Iddin) e Raja Shahirah Aishah (Shahirah).
Il libro racconta la vita di Jacqueline dalla sua infanzia sino alla sua lotta per tornare ad essere Jacqueline, per tornare all’indipendenza ed alla libertà, per trovare la forza di affrontare il divorzio. E sino all’indomita battaglia per i suoi due figli. Un’autobiografia drammatica e toccante, sconvolgente, che in nessun modo potrei liquidare con un semplicistico “mogli e buoi dei paesi tuoi”.
Titolo: La Principessa schiava
Autore: Jacqueline Pascarl (in inglese) Traduttore: Annalisa Carena
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 2008
Il libro racconta la vita di Jacqueline dalla sua infanzia sino alla sua lotta per tornare ad essere Jacqueline, per tornare all’indipendenza ed alla libertà, per trovare la forza di affrontare il divorzio. E sino all’indomita battaglia per i suoi due figli. Un’autobiografia drammatica e toccante, sconvolgente, che in nessun modo potrei liquidare con un semplicistico “mogli e buoi dei paesi tuoi”.
Titolo: La Principessa schiava
Autore: Jacqueline Pascarl (in inglese) Traduttore: Annalisa Carena
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 2008
P.S. Ricordate di segnalare qui il vostro "libro scomparso"; l'autore che amate e che non è noto come meriterebbe, il libro che vi ha cambiato la vita o che cercate e non riuscite a trovare in nessuna libreria... C'è un premio che li aspetta!
Sono felice di informarti che ho finalemente fatto il meme che mi avevi assegnato tempo fa. Ora me ne manca solo un'altra mezza dozzina...
RispondiElimina:p
Finalmente. La dislessia avanza..
RispondiEliminaCiao Ross! Sì, l'ho visto il tuo MeMe... e mi sono sganasciata dalle risate!!! Sei davvero una forza. Normale che poi la gente ti riempia di MeMe, eh! ;-)
RispondiEliminaBuon fine settimana luuuuungoooooo.
P.S. Dai, l'avevo capito che era un refuso il tuo "finalemente"!
lo vedi che ho fatto bene a premiarti....col premio giusto...
RispondiEliminasei grande!
ps ma perchè non togli la verifica parola che mi dà fastidio? ;)
Grazie Vivi!
RispondiEliminaApprofitto della tua visita per invitarti a segnalare un libro... scomparso. Si tratta di un premio del Sole 24 Ore, trovi tutte le indicazioni cliccando qui.
Per quanto riguarda la verifica della parola, lo so che è antipatica e fa perder tempo, ma proprio per questo motivo tiene alla larga i buontemponi che intasano la rete con spam... ;-)
Un abbraccio grande, grazie della visita (e del commento!) e buon fine settimana lungooooooo!!! :-D
cavoli, leggi libri interessanti! dovrò darmi da fare per leggere quello che hai appena segnalato. grazie per condividere le tue impressioni!!!
RispondiEliminaCiao Zion! Grazie, sono lieta che condivida l'interesse per i libri che ho letto e dei quali parlo.
RispondiEliminaAspetto di leggere le tue impressioni circa La Principessa schiava, allora!
ero sposato con una donna italiana meravigliosa per quasi 20 anni e abbiamo avuto 2 figli stupendi.sono di origine dalla Malese e sono andato via nel 1973 propio per motivi della innoranza del governo musulmana, quale premiavano solo i musulmani. dopo avere letto La Principessa Schiava soffro per lei e vorrei tanto cambiare i costumi del sultanati e tutti i favoriti dei famiglia reale. fa schiffo. mi dispiace molto per quel anni di sofferenza e angoscia vissuta dalla Principessa.chiedo scusa a Jacqueline a nome del popolo Malese e vorrei ricordare che non tutti i Malesi sono stronz...come Bahrin.
RispondiElimina* Kcchong, benvenuto e grazie per la tua testimonianza!
RispondiEliminaSicuramente non tutti i Malesi sono stronz... come giustamente scrivi tu, così come non tutti i rumeni sono stupratori e non tutti i marocchini sono spacciatori. Ci sono (purtroppo!) anche tantissimi italiani stron..., stupratori e spacciatori. Il buono ed il cattivo esistono in ciascun Paese, in ciascuna cultura, in ciascuna religione e civiltà.
Sta a noi superare i pregiudizi e vivere con gli altri imparando il rispetto reciproco e l'accettazione delle differenze.
Grazie ancora per il tuo commento, ciao!
adesso sto leggendo LA PRINCIPESSA SCHIAVA e mi e sembrato un libro comovente.vi consiglio di leggete anche IL VELO DELLA PAURA di Samia Shariff.fa parte della stessa categoria di libri.una donna che subbisce violente da bambina e decide di scapare in Canada con i suoi 5 figli.un libro bellissimo.
RispondiEliminaGrazie del suggerimento, lo leggerò appena possibile!
RispondiEliminaciao! è la prima volta che ti leggo e ti ho trovata perchè ho appena comprato questo libro e volevo leggere qualche recensione. Non so se li hai letti ma di questo genere qui ho letto "Bruciata viva" di Suad, e "schiava" di Mende Nazer e Damien Lewis. Mi sono piaciuti molto, te li consiglio
RispondiEliminaCiao Sonia e benvenuta. "Bruciata viva" non lo conosco, mentre "Schiava" l'ho letto e recensito: un altro libro davvero bello, molto toccante e sconvolgente.
EliminaCiao, arrivo al tuo blog da twitter dove scrivi "Storie vere di donne dalle vite incasinate". Questo libro non lo conoscevo e ho fatto un po' fatica a trovarlo ma la tua recensione mi aveva incuriosito, l'ho letto e l'ho trovato incredibile. Molto intressanti anche i commenti coi suggerimenti di libri simili, me li segno. Grazie e ciao
RispondiEliminaFrancesca
Ha! Ha! Ha! Hai ragione Francesca, su Twitter scrivo proprio "Storie di donne dalle vite incasinate" quando parlo di certi libri; forse non sono facilissimi, nè da trovare nè da leggere, ma credo ne valga la pena.
EliminaCiao e grazie a te per la visita e per il commento. A presto!