martedì 5 aprile 2016

Kung Fu Panda 3. E T'Ienshu

Domenica 3 aprile siamo andati a vedere "Kung Fu Panda 3" al cinema. Dico siamo perché ero in compagnia di diversi Maestri, Istruttori ed allievi della Scuola Wo Chen di Saronno. 

Sconvolti? Non dovete: non di solo tatami vive il praticante di T'Ienshu... 

Il film - lo scrivo, tanto ormai non è più un segreto per nessuno - racconta l'incontro di Po con il suo vero papà e con un intero villaggio di panda, ma racconta anche la crescita del Guerriero Dragone; Po ormai è a tutti gli effetti un eroe della valle, combatte insieme ai Cinque Cicloni per mantenere la pace... insomma: le solite cose! Così Shifu decide che è giunto il momento per un salto di qualità: l'allievo deve divenire Maestro, a Po spetterà il compito di allenare, ma soprattutto di guidare la crescita dei suoi amici Tigre, Scimmia, Gru, Mantide e Vipera. 
Oltre a tutto ciò, che già comporta l'ovvia eppure spesso trascurata difficoltà del "saper fare una cosa non significa essere in grado di insegnarla", Po dovrà imparare a padroneggiare il Chi, l'energia che permea ogni cosa. Una bazzecola proprio!

E poi, naturalmente, c'è un cattivo super cattivo cattivissimo da sconfiggere. Un ex compagno ed amico del Maestro Oogwai, ora intenzionato a conquistare tutta la Cina (almeno).

Il film è divertente e a me è piaciuto molto, probabilmente anche per la mia "mania" di cercare analogie con il T'Ienshu. Ho molto apprezzato, ad esempio, il "riassunto" fatto da Po circa l'essere Maestro; una frase che potrebbe benissimo essere stata estrapolata dal T'Ienshu e dalla sua continua ricerca della valorizzazione dell'individuo: "Non devo insegnarti a diventare come me, devo insegnarti a diventare te".
E poi la forza del gruppo, capace di riuscire là dove il singolo non basterebbe mai, per quanto forte ed allenato. L'importanza dell'amicizia. La comprensione. La compassione (intesa proprio come cum patire, soffrire insieme, fare mio il tuo dolore). La ricerca del bene comune anche a discapito del proprio. 
Insomma: un bel film. 
Ovviamente ricco di trovate buffe e divertenti e perciò adattissimo ai bambini, ma che lascia occasioni di riflessione anche agli adulti.
Un neo - e questa è opinione anche di alcuni miei compagni presenti in sala - il fatto che la vicenda personale di Po, il suo allontanamento dal villaggio dei panda, sia stato raccontato in fretta e furia, soltanto accennato. Ma, ho il sospetto, potrebbe essere la via per un approfondimento nel prossimo "Kung Fu Panda 4". Staremo a vedere.
Intanto lunedì sera sono già ripresi gli allenamenti di T'Ienshu... con tanto di omaggio al Maestro Pollo!


4 commenti:

  1. Che bella questa cosa che vi vedete anche al di fuori della palestra! A me questo episodio di Kung Fu Panda non è piaciuto molto, preferisco il primo.
    Ciao

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    1. Sonja, onestamente anch'io ho preferito il primo film, come mi accade spessissimo con i sequel che in genere non amo molto. Questo tuttavia è un film realizzato in modo intelligente e divertente al tempo stesso, fatto non proprio scontato. E nel complesso mi è decisamente piaciuto. Forse anche per merito della buona compagnia, chissà...
      Ciao e grazie del commento.

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  2. Dobbiamo andare a vederlo, spero la prossima settimana :D

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    1. Agata, poi magari fammi sapere che ve ne è parso. Buon fine settimana e... buona visione!

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