Giulio e Marina sono una coppia di imprenditori, i datori di lavoro che tutti vorremmo: considerano l'azienda come un'estensione della propria famiglia, dividono con i dipendenti l'utile dell'anno e fanno trovare a ciascuno di loro, all'interno della scatola con il panettone, un assegno di mille euro per l'ottimo lavoro svolto, che ha consentito all'azienda di prosperare nonostante il clima di crisi generale. Sono anche attenti alla disabilità, tra i loro dipendenti ci sono dei portatori di handicap che sono perfettamente integrati nella realtà produttiva. Tutto va bene, tutto è perfetto: si amano dopo tanti anni di matrimonio, hanno un'azienda che resiste alle difficoltà del mercato, la loro adorata figlia torna a casa per le feste di Natale e presenterà loro il proprio fidanzato, tutti insieme andranno nella casa in montagna dei genitori di Giulio e trascorreranno le feste in compagnia dei parenti.
La perfezione, però, inizia ad incrinarsi già all'arrivo di Valentina e del suo fidanzato Francesco: lui, infatti, ha perso le braccia in un incidente stradale e, proprio come in "Indovina chi viene a cena?" i genitori non sono razzisti fino a quando la loro figlia non s'innamora di un uomo di colore, allo stesso modo Marina e Giulio non hanno problemi coi disabili a patto che questi non entrino nella loro famiglia.
Si immaginano la loro bella figlia, brillante psicologa, tramutata in una badante a tempo pieno e, come se questo non bastasse, nella casa di montagna ci sono molti altri problemi da affrontare: una madre distrutta dal dolore per la perdita del marito; la convivenza con "il figlio della colpa" che questo marito, famoso cantante degli anni '60, aveva avuto con una donna napoletana; l'arrivo della sorella di Giulio, Chiara, con l'ennesimo fidanzato, che i suoi due figli (avuti da compagni diversi) non sopportano... Insomma: ci sono tutti i presupposti perché Natale e le feste in genere si trasformino in una vera catastrofe, altro che perfezione!
Si immaginano la loro bella figlia, brillante psicologa, tramutata in una badante a tempo pieno e, come se questo non bastasse, nella casa di montagna ci sono molti altri problemi da affrontare: una madre distrutta dal dolore per la perdita del marito; la convivenza con "il figlio della colpa" che questo marito, famoso cantante degli anni '60, aveva avuto con una donna napoletana; l'arrivo della sorella di Giulio, Chiara, con l'ennesimo fidanzato, che i suoi due figli (avuti da compagni diversi) non sopportano... Insomma: ci sono tutti i presupposti perché Natale e le feste in genere si trasformino in una vera catastrofe, altro che perfezione!
Un film divertente, che affronta però anche temi non facili, con ironia e leggerezza. Merita.
Titolo: "Indovina chi viene a Natale?"
Anno: 2013
Regista: Fausto Brizzi
Giulio - Diego Abatantuono
Marina - Angela Finocchiaro
Valentina - Cristiana Capotondi
Francesco - Raoul Bova
Chiara - Claudia Gerini
Domenico - Claudio Bisio
Antonio - Carlo Buccirosso
Elisa - Rosalia Porcaro
Titolo: "Indovina chi viene a Natale?"
Anno: 2013
Regista: Fausto Brizzi
Giulio - Diego Abatantuono
Marina - Angela Finocchiaro
Valentina - Cristiana Capotondi
Francesco - Raoul Bova
Chiara - Claudia Gerini
Domenico - Claudio Bisio
Antonio - Carlo Buccirosso
Elisa - Rosalia Porcaro
Viviana, l'ho visto lo scorso anno al cinema e mi era piaciuto! Hai ragione, è divertente ma non stupido e, pure senza approfondire troppo, però tratta anche di temi importanti. Un abbraccio!
RispondiEliminaSilvia, sono contenta che ti sia piaciuto. Certo, non è un film incentrato su temi sociali: è una commedia, ma trovo abbia il pregio di trattare certi argomenti - come la disabilità e le famiglie allargate - in modo intelligente. E poi Raoul Bova si è impegnato per girare personalmente le scene in cui il suo personaggio usa i piedi al posto delle mani (si è avvalso della consulenza di Simona Atzori - che io adoro! - per essere più credibile); insomma: commedia sì, ma con un bel lavoro dietro.
EliminaContraccambio l'abbraccio.