Non conosce crisi Belen Rodriguez: anche in tempi in cui sono molti a perdere il posto di lavoro e nei talk show i politici dei più diversi schieramenti si scannano verbalmente a caccia di un colpevole, lei, sempre osannata ed inossidabile regina del gossip, tira dritto per la sua strada. Una strada lastricata di pietre preziose, come quelle del mitico Eldorado che secondo le leggende si sarebbe trovato nel Sud America; una strada lastricata di euro, anche pubblici.
Per quanto strano possa sembrare, infatti, con una delibera del 29 ottobre 2014 il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha deciso di finanziare la realizzazione del nuovo film della soubrette argentina, intitolato "Non c'è due senza te", stanziando la bella cifra di 200.000 euro quale contributo pubblico. Ovvero sia, provenienti dalle tasse pagate dai cittadini italiani. Motivazione: si tratta di una pellicola dall'alto profilo culturale.
Questo capolavoro della cinematografia italiana, meritevole di tanta fiducia da parte delle istituzioni nazionali, racconta le vicende di una coppia gay il cui tranquillo vivere quotidiano viene sconvolto dall'arrivo di un bambino di 11 anni e della bellissima Laura, interpretata da Belen Rodriguez. Una classicissima commedia degli equivoci condita in salsa gay friendly che, in questi tempi in cui tanto si parla di omofobia, di certo non guasta: tanto da essere remunerata col pubblico quattrino prima ancora di approdare nelle sale cinematografiche.
Accanto a Belen la pellicola, firmata da Massimo Cappelli, vede tra i protagonisti Fabio Troiano, Dino Abbrescia e Tosca D'Aquino. Troiano ed Abbrescia interpretano i due gay, innamorati e tutto sommato sereni, fino a quando Laura/Rodriguez non entra nelle loro vite come un ciclone, sconvolgendole e mettendo a dura prova il loro rapporto. Se la pellicola si chiuderà con il più classico dei lieto fine non è dato sapere, ma di certo 200 mila euro di finanziamento pubblico stanno già rendendo molto felice buona parte del cast. E se è vero che 200 mila euro non possono cambiare il mondo, altrettanto vero è che tanti, troppi beni culturali italiani di pregio storico e architettonico - molti dei quali riconosciuti Patrimonio dell'Umanità e ciò nonostante in abbandono - avrebbero potuto beneficiare di questi quattrini per la manutenzione ordinaria, senza aspettare l'ennesimo intervento d'urgenza.
Suppongo che anche il cinema abbia bisogno della sua parte, delle sue sovvenzioni...certo che è difficile pensare che questa pellicola trionferà in giro per il mondo come ambasciatore della cultura italiana...
RispondiEliminaEsatto Zion, il punto è proprio questo: che il cinema sia una forma d'arte credo non lo metta in dubbio nessuno, ma circa il fatto che una simile opera possa essere davvero rappresentativa dell'Italia e di grande pregio culturale... beh...
EliminaTroiano e Abbrescia sono fidanzati niente niente? è già il secondo film in cui fanno coppia...
RispondiEliminaAnonimo, in effetti hanno recitato la parte dei fidanzati gay anche nel film di Checco Zalone "Cado dalle nubi", ma non seguo molto il gossip. Forse puoi trovare una risposta su qualche settimanale scandalistico.
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