"Giuro, ve li restituirò": sono queste le parole, secondo il personale della banca, che un rapinatore avrebbe detto all'impiegato di cassa dopo essersi fatto consegnare i contanti, 6.500 euro. Ma a un malvivente, che si presenta in banca a fare una rapina, certo non c'è da dare fiducia. Eppure, qualche tempo fa, ecco una busta indirizzata al direttore dell'istituto di credito; dentro, cinquecento euro in banconote ed un foglietto con poche parole: "Questa è la prima tranche".
Ricostruendo la vicenda, per la quale c'è un fascicolo aperto in Procura e su cui stanno indagando le forze dell'ordine, emerge che l'uomo sarebbe un signore di mezza età, italiano, e che forse non era neppure armato; nella tasca dei pantaloni c'era la sagoma di una pistola, ma chissà, forse era semplicemente formata dall'apertura di pollice e indice. Lui, poi, dopo essersi fatto consegnare i soldi, ha tenuto a precisare di non essere un un delinquente: ha subito detto che non è da lui fare certe cose e che quella non era una rapina bensì "un prestito senza interessi", che avrebbe restituito la somma.
Ovviamente, nessuno nell'istituto di credito ha... dato credito a queste parole. Grande la sorpresa, dunque, quando il postino ha consegnato, insieme ad altre missive, anche quella busta contenente i 500 euro in contanti ed il biglietto che annunciava la prima trance della restituzione del maltolto.
A Milano le rapine che restano impunite sono in forte calo: telecamere di sicurezza e procedure investigative hanno portato all'arresto di un numero sempre più consistente di malviventi e anche questo rapinatore verrà preso e riceverà la punizione che gli spetta. Intanto fioccano le ipotesi su chi possa essere quest'uomo di mezza età, dai toni decisi ma mai violento, che si è dileguato dopo aver intascato 6.500 euro e che ora ha iniziato a restituire il maltolto: forse quei soldi gli servivano per rimettersi in sesto, forse aveva perso il lavoro o ha dovuto affrontare un grosso imprevisto in famiglia... Le ricerche continuano.
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