Ci sono persone che hanno segnato la Storia: grandi condottieri, imperatori, letterati, Santi o sportivi. Uomini e donne che, con le loro azioni, hanno lasciato un'orma indelebile. Nino Benvenuti fa parte della Storia dello sport e del pugilato in particolare ed ora ha deciso di mettere questa sua indiscutibile popolarità a servizio di quanti soffrono.
La vicenda di "Il Mondo in Pugno" ha preso il via nel 2010, quando Benvenuti ha iniziato ad organizzare una serie di iniziative benefiche a favore di Emile Griffith, suo storico avversario di ring, ora affetto dall'Alzheimer. Il campione olimpionico italiano si sta ora impegnando per una raccolta di fondi che andranno a favore di ex pugili italiani che si trovano anch'essi in difficoltà a causa di malattie degenerative.
Con "Il Mondo in Pugno Tour", Nino Benvenuti porta in giro per l'Italia una mostra antologica che ripercorre la sua straordinaria carriera pugilistica, attraverso articoli di giornale, filmati, foto ed altre curiosità che lo riguardano. "Quello che vorrei trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, è un messaggio di correttezza e lealtà sportiva, letto attraverso uno sport fatto di sudore e sacrificio - dice l'ex campione olimpionico - Per questo mi rivolgerò anche alle scuole ed ai giovani studenti, coinvolgendoli in momenti formativi, insieme alle loro famiglie, per parlare della metafora dello sport, del valore della sconfitta come passaggio propedeutico alla vittoria, del corretto approccio all'attività sportiva".
Cliccando sul link de "Il Mondo in Pugno" potete scoprire quanto è stato realizzato sino ad ora e richiedere informazioni per le prossime iniziative di solidarietà di questo grande campione, intenzionato a prendere a pugni l'indifferenza e la solitudine.
Un grande uomo e un grande atleta. Bravo Nino!
RispondiEliminaE' bello che un grande atleta agisca così. Potrebbe starsene tranquillo a godersi i privilegi di una carriera strepitosa e invece si mette in gioco per il prossimo. Bravo davvero!
RispondiEliminaHo scritto questo post proprio perchè apprezzo Benvenuti come atleta e, soprattutto, come essere umano per questa sua decisione. Mi unisco ai vostri complimenti per Nino Benvenuti.
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