Loro, piccoli temerari, di certo non hanno paura e anzi non vedono l'ora di divertirsi con quel loro amico che già è iscritto da qualche tempo, magari sognando di imparare a tirar colpi favolosi come i loro eroi dei cartoni animati. Ad essere preoccupati sono spesso i genitori, che vedono le arti marziali come uno sport violento e temono che il bambino possa farsi del male.
All'inizio dell'autunno, con la ripresa della scuola, tornano anche tantissime possibilità di fare sport e attività fisica, ma come deve fare un genitore per scegliere lo sport migliore per il proprio bambino? Innanzi tutto dobbiamo capire se quello che stiamo cercando è davvero lo sport più adatto a nostro figlio, quello che gli consentirà il miglior sviluppo psico-fisico, o se invece in gioco entrano anche altri fattori (tutti comprensibili) come la vicinanza a casa, la comodità degli orari o un budget accessibile.
Spingere un bambino a frequentare un corso di calcio soltanto perchè il campo è dietro casa, ad esempio, potrebbe persino essere controproducente se il piccolo davvero non si trova a proprio agio coi compagni e non ama questo genere di attività. Soprattutto nell'età tra i 5 e i 7 anni per i bambini è fondamentale soddisfare due bisogni legati allo sport: il desiderio ludico, quindi la voglia di giocare e divertirsi con i coetanei, e l'agonismo, ovvero la spinta a primeggiare come metodo di autoaffermazione. Lo sport per bambini deve essere innanzi tutto qualcosa di divertente.
Immaginiamo allora di essere un genitore che si trova tra le mani alcuni opuscoli di palestre e scuole sportive diverse: quale scegliere per il proprio bambino? Le arti marziali possono davvero essere pericolose? Dal punto di vista formativo, queste discipline sono preferibili al tanto acclamato e diffuso calcio. Aikido, Judo, Karate, Kung Fu e via dicendo, infatti, prestano particolare attenzione non solo alla crescita fisico-cognitiva dei bambini, ma fanno anche in modo che i piccoli entrino in contatto con la propria aggressività, imparando a conoscerla e controllarla. C'è poi l'aspetto non trascurabile del rispetto: per se stessi, per i compagni e per l'istruttore. Si tratta di un "valore aggiunto" che i piccoli allievi acquisiscono ed incamerano spontaneamente, mentre si divertono e apprendono. E la presunta pericolosità di queste discipline? Gli allenamenti vengono sempre condotti con la massima attenzione per l'incolumità degli atleti, a maggior ragione se questi sono bambini! I contatti sono sempre controllati e, nel caso di praticanti che già da qualche anno si sono avvicinati a queste attività e che desiderino gareggiare, vengono sempre utilizzate protezioni come caschetti, corpetti, guantini e paratibie. E' molto più facile farsi del male cadendo dalla bicicletta! (Come ho ben dimostrato io, pur non essendo più bambina da un bel pezzo...)
Dal punto di vista prettamente fisico, queste discipline sono estremamente complete e, soprattutto in età infantile, l'insegnamento avviene in modo molto ludico: i bambini corrono, saltano, imparano a cadere e a fare capriole... Gli apparati osseo scheletrico e muscolare vengono interessati complessivamente dallo svolgimento di queste attività, che proprio in questo si dimostrano più complete del calcio che, invece, non prevede l'utilizzo di mani e braccia. All'interno della scuola o dojo, poi, ci si allena sia individualmente che in gruppo e questo consente sia lo sviluppo dell'autonomia che del concetto di "squadra" e di "spirito di corpo". Quindi, riassumendo in poche parole: sì, le arti marziali sono adattissime ai bambini!
sono d'accordo, le arti marziali sono meravigliose anche per i bambini!
RispondiEliminaL'importante per i genitori è vigilare, a prescindere dallo sport scelto (calcio, minibasket, arti marziali, nuoto...) che il bimbo si diverta e che sia seguito da insegnanti rispettosi e competenti.
concordo pienamente!
RispondiEliminachiaro...il bambino deve essere il primo ad essere interessato...se è obbligato non ne vale la pena sebbene i benefici sia fisici che psicologici siano innegabili.
io affianco l'insegnante del corso dei bimbi nella mia scuola ed ammetto di essere la prima a pensare che alcuni bambini dovrebbero abbandonare perchè si vede lontano km che sono stati i genitori ad obbligarli ad andare lì...
Eh sì ragazze, lo sport - qualsiasi sport - deve essere innanzi tutto un divertimento, soprattutto quando a praticarlo sono dei bambini. E' talmente deprimente vedere dei genitori che riversano sui figli le proprie aspirazioni e/o frustrazioni...
RispondiEliminaChe carini questi bimbetti tutti presi dalle loro arti marziali!
RispondiElimina@ Elena, carini e molto concentrati! Vedessi che bravi sanno essere questi piccoli! Io ne ho avuto un esempio anche di recente, al Milan International Open Wushu Kung Fu Festival: rispettosi, concentrati e bravissimi!
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