Maggio, tempo di primi voli. E di prime cadute.
E' facile, in questo periodo dell'anno, imbattersi in piccoli uccellini che ci sembrano spauriti ed indifesi e altrettanto facile è lasciarsi trascinare dal nostro buon cuore e raccattare da terra la piccola creatura per portarla "in salvo". Nulla di più sbagliato! Nel corso dei primi voli, i nidiacei vengono seguiti dai genitori, che vigilano su di loro e che, in caso di caduta, li raggiungono per continuare a nutrirli. A patto che i piccoli non vengano toccati da mano umana, nel qual caso il genitore li abbandona.
Spessissimo, quindi, nella più perfetta buona fede, si condanna un piccolo a morte certa (non tutti gli uccelli accettano di essere imbeccati se non dai genitori, ad esempio, e comunque il nutrire un pulcino è tutt'altro che semplice).
Che fare, allora, se ci si imbatte in un uccellino ancora poco esperto dell'arte di volare? Innanzi tutto, occorre lasciarlo dove si trova (a meno che non sia in pericolo imminente).
Se il piccolo pare essere ferito o se i genitori non si fanno vivi per lungo periodo, è allora opportuno rivolgersi agli specialisti del settore: è possibile chiamare il 1515 del Corpo Forestale dello Stato per fare la propria segnalazione, o l'Ufficio Tutela Ambientale della propria Provincia (solitamente si trova presso il Settore Ecologia, ma comunque al centralino sapranno certamente indirizzarvi), oppure la sede Lipu più vicina.
Cosa si intende per "pericolo imminente"? L'estrema vicinanza di una strada trafficata, ad esempio, oppure un gatto che già si lecca i baffi e si appresta all'agguato, o dei cani particolarmente desiderosi di giocare col "cosino piumato"...
In tutti gli altri casi è meglio lasciare che la natura badi a se stessa e, se proprio siamo in apprensione per il piccolo, allertare personale competente.
Vi segnalo qui un'ottima scheda, preparata dal Comune di Novellara, le cui indicazioni possono essere utilissime non soltanto per quanto riguarda i giovani nidiacei, ma anche eventuali altri rinvenimenti di animali in difficoltà (a patto, naturalmente, di riferire tali indicazioni al proprio Comune e Provincia di residenza), qui un topic appropriato e qui un ulteriore approfondimento.
viviana che bello e interessante questo post...
RispondiEliminaqui non mi capita che piovano uccellini sul ponte della barca, ma ora so qualcosa in più, e questo, lo sai, mi fa sempre piacere...
come sempre, BRAVA!
accipicchia, non l'avrei mai detto....certo che non si finisce mai di imparare......
RispondiEliminaEh, purtroppo gli uccellini con difficoltà nel decollo a casa mia hanno vita breve: non appena mettono il becco fuori dal nido si trovano curati a vista da un esercito di gatti famelici pronti a farne un sol boccone. Più o meno così.
RispondiElimina:)
sulla natura e la vita, dal punto di vista scientifico e filosofico ti consiglio il sito www.disf.org che ha creato un mio amico che è astrofisico, poi filosofo, poi teologo; si chiama Tanzella Nitti ed è amico di grandi scienziati come Paul Davies
RispondiEliminasaluti da Riccardo,
grazie per le notizie che non conoscevo...
* Valeria, grazie! He! He! He! Credo che l'unico uccellino che potrebbe piovere sul ponte della Filibusta sarebbe un piccolo di gabbiano, qualora la sciagurata madre decidesse di deporre l'uovo nel cappello del Capitano (come avveniva in un vecchio cartone animato della Disney...).
RispondiElimina:-D
* Ciao Vivi-col-cuoricino! Grazie della visita! Un abbraccio grande da Vivi a Vivi... ;-)
* Heilà, Ross, ciao! Eh sì, purtroppo i mici sono tigri bonsai, con la caccia nel DNA... Da quando a casa mia è arrivato Puxi sono spariti i passerotti...
Non riesco a visualizzare il video (presumo lo sia, visto che non me lo lascia aprire), ma scommetto che è... degno di te! ;-)
* Ciao Rik, benvenuto e grazie della segnalazione!
Non è un video, è semplicemente un'immagine di gatto silvestro. Strano che non riesci a visualizzarla, a me il link funziona. Va beh, non era niente di speciale. :)
RispondiEliminaCiao ciao
* Oh, Ross, mi spiace proprio di non riuscire ad aprirlo, anche perché Puxi somiglia proprio a Gatto Silvestro, soprattutto quando combina qualche disastro... :-(
RispondiEliminaGrazie mille del pensiero comunque! Non mi sbagliavo: era decisamente degno di te! :-)