venerdì 6 febbraio 2015

L'inverno e la neve

Come sempre, cliccate sulle foto per ingrandirle.
E' inverno e nevica. Tutto normale, se non fosse per il fatto che i giornali e le tv parlano di questi fiocchi come di una sorta di cataclisma e su Twitter il Corriere della Sera si è inventato niente meno che #bigsnow (perchè chiamarla "grande nevicata" evidentemente non faceva abbastanza figo e allora, tanto per cambiare, ci si butta sugli anglicismi). Di "big", almeno qui, non c'è stato proprio nulla e la poca neve caduta è bastata appena a cambiare faccia alle cose, ricoprendo strade, campi e boschi con un leggero strato di zucchero a velo.
Io ne ho approfittato per andare a fare la mia consueta passeggiata armata di macchina fotografica e quelli che trovate qui sono alcuni degli scatti che ho realizzato all'interno del PLIS (= Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del  Lura, da Saronno a Rovello Porro e ritorno.
Chi mi segue da più tempo lo sa: io ADORO la neve! Vado letteralmente pazza per quel senso di pace che pervade tutto quando la neve copre il mondo con il suo manto, per quanto leggero sia. Stamattina, ad esempio, al parco si sentivano solo i richiami degli uccelli (merli, fringuelli e pettirossi soprattutto, ma anche qualche cinciallegra e picchio), i tonfi dei mucchietti di neve che cadevano dai rami ed il crepitare dei miei passi sul terreno bianco. Una meraviglia! Un silenzio quasi irreale, se si considera che si è a pochi passi dai centri abitati.
Cercando di non far rumore per non spezzare l'incantesimo - e, magari, riuscire anche a fotografare qualche bestiola - mi sono incamminata lungo il sentiero, stupendomi quasi di come posti perfettamente noti possano sembrare del tutto nuovi col trascorrere delle stagioni. 
I campi, che tra non molto torneranno a verdeggiare, sembrano quasi addormentati sotto questo candido piumone; gli alberi, sui cui rami già spuntano le prime gemme del nuovo anno, trattengono agglomerati di fiocchi che sembrano fare gli equilibristi mentre delle gocce si lanciano a terra, incapaci di resistere all'alzarsi delle temperature ed alla forza di gravità. 

Poi, naturalmente, dal momento che il parco è un luogo pubblico, capita che si incontri qualcuno: una signora che porta a passeggio il cane, un runner appassionato che non rinuncia alla sua corsetta neppure con la neve... La cosa bella è che puoi sapere se sta arrivando qualcuno prima ancora di vederlo o sentirlo: gli uccelli sono timidi e scappano via appena qualcuno si avvicina, facendo frusciare le foglie e cadere mucchietti di neve; se presti attenzione a loro, ti avvisano dell'imminente arrivo. 
Il fatto è che noi esseri umani siamo troppo spesso così... "connessi" da non riuscire nemmeno più ad accorgerci di ciò che ci circonda: la signora parla fitto fitto al cellulare, mentre il cane la strattona con decisione; il runner ha la musica sparata talmente ad alto volume nelle orecchie che riesco a percepirla mentre è ancora lontano diversi metri da me. Che peccato! Quanta pace, quanta tranquillità siamo capaci di gettare via, come se non servisse a nulla! Io invece tutto questo silenzio me lo godo proprio. E, forse, è anche per questo che mi piace così tanto la neve (anche quando non è per nulla "big").

P.S. Scatti di "neve, trasparenze ed equilibrismi" li trovate qui.

Qualcuno conosce il nome di questa pianta che colora l'acqua?
Può essere che sia l'ontano?


Parco pubblico di Rovello Porro (CO)

Quasi un giardino Zen. Invece è il Lura

6 commenti:

  1. Che meraviglia :-) e poi immagino quel silenzio incantato che si sente quando tutto intorno è bianco...

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    1. Gaz, è davvero una magnifica sensazione. Candore e silenzio. Una pace spesso dimenticata.

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  2. Viviana, belle le tue foto ma soprattutto estremamente condivisibile quello che dici... è inverno e nevica, ma ogni volta sembra essere qualcosa di eccezionale... mentre ciò che non torna sono le temperature di inizio marzo a fine gennaio! E quanto è vero quello che dici sulla pace che sprechiamo... buon weekend!

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    1. Grazie Silvia, per i complimenti e soprattutto perchè trovi condivisibile la mia antipatia per il "sensazionalismo ad ogni costo" di tv e giornali. A presto!

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  3. condivido i tuoi pensieri. Vorrei vivere diversamente da così, però a volte è uno sfogo...non ne avrei bisogno se vivessi in un bosco, questo è sicuro!

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    1. Zion, la vita nei boschi o in campagna non è tutta rose e fiori: c'è da sgobbare parecchio e spesso è fitta d'incognite. Ma certo ha una ricchezza che noi "cittadini" ci siamo persi per strada. Anch'io me ne andrei volentieri a vive altrove!

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