lunedì 2 febbraio 2015

La Madonna dei "diversi"

Il cristianesimo è amore, inclusione, accoglienza. Chi si aggrappa strenuamente al simbolo della croce per erigere barricate, per tracciare un solco netto che separi "noi" da "loro", forse non ha compreso appieno il messaggio di Gesù che, per primo, tese la mano e aprì il dialogo con "i diversi", come la donna samaritana al pozzo (Giovanni, 4, 7-9) o il centurione romano, pagano, cui salva il servo gravemente malato (Matteo, 8, 5-13). Lui dialogò con pagani, malati, indemoniati, prostitute, peccatori di ogni risma, offrendo loro amore e redenzione. Gesù ama, accoglie, comprende, perdona e non giudica. E Maria, sua madre, non potrebbe essere diversa: è proprio grazie a lei, al suo amore ed alla sua comprensione, che si deve il primo miracolo operato da Gesù, intervenuto a tramutare l'acqua in vino alle nozze di Cana. 
Maria è la mamma di tutti, che tutti ama e tutti abbraccia. Ed oggi, 2 febbraio, ricorre una festività molto particolare, emblema dell'amore senza limiti.
In Campania, a Montevergine, il giorno della Candelora coincide con quello dei festeggiamenti in onore della Madonna di Montevergine, conosciuta anche con il nome di Mamma Schiavona, ed è occasione di pellegrinaggio da parte di numerosissimi gay, lesbiche e transgender. Narra la tradizione che, nel 1200, una coppia di amanti omosessuali venne scoperta, durante una tempesta di neve, ed incatenata ad un albero, sul monte, con delle lastre di ghiaccio; per intercessione della Vergine un raggio di sole colpì una lastra di ghiaccio, sciogliendola con il suo calore e consentendo così ai due innamorati di salvarsi. Da allora il santuario di Montevergine è divenuto meta di pellegrinaggio da parte dei femminielli campani prima e poi, nel corso dei secoli, ha richiamato un numero sempre crescente di fedeli. "Diversi" che trovano in Maria quell'amore e quell'accettazione che, forse, neppure le loro famiglie terrene sono in grado di donare.

2 commenti:

  1. E' una casualità il fatto che io mi sia sposata proprio il 2 febbraio, ma questa coincidenza mi rende molto felice.

    E' bellissimo il riferimento alle radici originarie del cristianesimo (inclusione, accoglienza) e mi sembra molto lontano da quello che si vede tutti i giorni.
    Come sai sono lontanissima dalla fede religiosa, ma queste parole sono di ispirazione. Vorrei che tuti le ricordassero o le conoscessero bene.

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    1. Zion, in realtà il cristianesimo non è affatto lontana dalle sue radici: proprio come una pianta, è da lì che trae nutrimento e forza. Quello che vedi tu tutti i giorni, probabilmente, non è vero cristianesimo ma soltanto rami avvizziti, che appassiscono per conto proprio. L'errore da non fare è quello di gettare tutta la pianta quando basta potarla un pochino.

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