mercoledì 15 ottobre 2014

MMA e danza classica

Negli ultimi tempi si sta assistendo, negli USA prima ed in Europa (Italia compresa) poi, alla consacrazione delle MMA come sport di grande interesse mediatico. Veicolate da tv e web, le Mixed Martial Arts sono diventate celebri e, di conseguenza, annoverano un numero sempre crescente di appassionati, siano essi "marzialisti da divano e telecomando" o autentici praticanti sportivi. Sono - passatemi la definizione - "di moda". E come spesso accade questo può andare a discapito della qualità.

Il titolo che affianca questa disciplina, indubbiamente dura e di contatto pieno, alla danza classica non è casuale: come avviene nella danza, infatti, anche per gli sport da ring ci si affida troppo spesso alla moda del momento, dimenticando l'importanza dell'avere solide basi. "Chi arriva dalla danza classica può imparare a ballare qualunque cosa - dichiarò un giorno una ballerina, insegnante in una scuola di danza - mentre è molto più difficile il contrario: chi balla hip-hop o latino americano ha molta più difficoltà se sceglie di imparare anche la danza classica".
Lo stesso avviene nelle arti marziali e MMA: come dice il nome stesso, infatti, le Mixed Martial Arts sono arti marziali miste, il che presupporrebbe la conoscenza di almeno un'arte marziale prima di iniziare a praticare questa disciplina, miscelando le conoscenze della propria arte marziale con elementi provenienti da altri stili e sistemi di combattimento.

Naturalmente è possibile iniziare a praticare MMA partendo da zero, ma il percorso sarà più lungo e faticoso. Perché, proprio come per chi si lancia nell'hip-hop senza aver mai seguito corsi di danza classica, mancano le basi tecniche.
Non è certo un caso se i grandi nomi delle MMA sono approdati a questo sport dopo aver praticato altre discipline di combattimento: Anderson Silva, indicato da molti come il miglior atleta di MMA di tutti i tempi, ha iniziato da bambino a praticare Taekwondo e ha poi conseguito la cintura nera di Brasilian Ju Jitsu; Royce Gracie, inserito da Sport Illustrated tra i 50 atleti più grandi della storia, è campione di Brasilian Ju Jitsu ed ha fatto talmente largo uso di leve articolari e del grappling da essere considerato un autentico innovatore delle MMA; Alessio Sakara è partito dal pugilato prima di approdare alla gabbia ottagonale; Michele Verginelli ha praticato full contact e kickboxing da ragazzo ed è stato campione del mondo di Sanda per due anni consecutivi; Ronda Rousey è una judoka (ex campionessa mondiale) e gli esempi potrebbero continuare ancora a lungo.

Dunque si possono praticare MMA senza aver mai fatto arti marziali? La risposta è sì, certo, ma questo richiederà più impegno, sacrificio e volontà dal momento che mancano le basi, non soltanto tecniche ma anche psicologiche ed etiche, che fanno la differenza tra un picchiatore ed un artista marziale. 

6 commenti:

  1. Il paragone è verosimile, le basi sia per un'arte marziale che per la danza classica sono tutto, ma basta affidarsi ad una scuola seria.

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    1. Ti ringrazio Alessio e concordo con te per quanto riguarda la serietà. A presto!

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  2. Paragone azzardato, ma tutto sommato ci può stare. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano ballerini e ballerine in merito.

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  3. Ciao Viviana, premetto che non sono una ballerina professionista ma una grande appassionata. Riguardo al tuo articolo, ti direi che hai pienamente ragione, chi proviene dalla danza classica puo' ballare di tutto e non l'inverso, un po' come il solfeggio in musica. Pero' è anche vero che il classico lascia una traccia indelebile che si tenta di cancellare quando si affronta il jazz per esempio (lo sto vivendo io adesso) posizioni diverse, ecc. perché se da un lato aiuta avere le basi dall'altra è un modo diverso di muovere il corpo, meno rigido. Per quanto riguarda le arti marziali la specialista sei tu :) li non mi pronuncio. Comunque la mia prof di danza è giapponese e insegna anche il karaté :)) In tutti casi complimenti per il tuo articolo è interessante e ben scritto. Buona giornata

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    1. LaPointe, mi fa molto piacere questo tuo commento e ti ringrazio per il complimenti. Credo che "tracce indelebili" restino anche quando si decide di affrontare il passaggio da un'arte marziale o da una specifica disciplina alle MMA: chi ad esempio proviene dalla boxe o, che so?, dalla Muay Thai predilige senza dubbio il combattimento in piedi, mentre gli esperti di Judo o di BJJ cercano subito la proiezione e la chiusura a terra con leve articolari. Il discorso, comunque, resta quello di avere solide basi su cui iniziare ad edificare ulteriore conoscenza.
      Mi piacerebbe molto conoscere la tua insegnante di danza, che a quanto mi dici pare essere proprio l'incarnazione dell'unione tra artistico e marziale.
      Grazie ancora per il commento e a presto!

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