martedì 9 febbraio 2010

Alla ricerca dell'equilibrio



L'equilibrio non esiste. Esiste, tutt'al più, una temporanea mancanza di squilibrio quando, più o meno fortunosamente, riesci a non cadere nel baratro.

Ci ho pensato domenica sera, di ritorno da Firenze, e ne ho parlato con un Maestro ed un Istruttore coi quali ho avuto la fortuna di condividere il viaggio: la mia convinzione al momento è che, per quanto tu ti affanni a far tutto per benino, a rigar dritto, a non fare errori, ci sarà sempre qualcuno o qualcosa che, più o meno inaspettatamente, verrà a turbare il tuo equilibrio.

Hai un lavoro che ti piace? Ecco che arriva il superiore carogna, o la collega che cerca di farti le scarpe, o una bella crisi mondiale che porta l'azienda al fallimento. Ami qualcuno? Questo nemmeno si accorge che esisti, o scappa con la segretaria, o si piglia un ictus la sera del vostro primo appuntamento.
Non è catastrofismo, è così. C'è sempre stato uno Yang che è andato a rompere le uova nel paniere allo Yin. E lo Yin pazientemente rimette insieme i cocci e aspetta il prossimo attacco. Che arriverà.

Per campare sereni basta farsi una ragione di ciò e, se il T'Ien Shu non vi aggrada e la filosofia del Tao la sentite troppo distante da voi, forse vi ritroverete di più nelle parole del Vangelo secondo Matteo "In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Io vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, nè mietono, nè ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate forse voi più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?".
Non vi garba neppure questa interpretazione? Che ne dite allora di ricordare che "Fà e disfà l'è sempar lavurà"?

12 commenti:

  1. Io direi che l'equilibrio permanente non esiste (ma non so perché non ci scommetterei la mia anima, sull'affermazione).
    Esiste la ricerca dell'equilibrio e momentanea presenza di equilibrio. E' un po' come cercar di far stare una pallina in cima ad una piramide.
    Ammesso che riesca a stare in equilibrio, ci sta sicuramente poco. Eppure l'importante è cercare di farcela stare. Cedere e riequilibrare.
    L'importante è la ricerca dell'equilibrio.
    Per usare una bella frase fatta: "chi cerca trova".
    Il che non è affatto vero. Ma almeno chi cerca ci prova...
    Vivi, morale, non ci resta che cercare...

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  2. Non e' catastrofismo... e' Murphy! :-)

    ...piu' un'altra serie di discorsi collegati che ora, purtroppo, non ho tempo di approfondire...

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. io sottoscrivo....visto quel che è capitato a me.
    la giusta cosa è però quella di ricercare e di ritrovare la momentanea mancanza di squilibrio. si va avanti no? :)

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  5. Ninte male come idea... "Mancaza temporanea di squilibrio" mi pare sia adatto anche alla mia condizione. Quella provvisoria, chè quella normale è lo squilibrio più totale e l'anarchia dell'emotività.
    Ti auguro unìottima giornata.
    La mia, solo per il fatto che mi sia ripresa dal virus intestinale, è buonissima.

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  6. Una nota: "Mancanza temporanea di squilibrio" credo sia uguale a "Presenza temporanea di equilibrio". E' la stessa cosa guardata da un punto di vista ottimista o pessimista.
    Un po' come vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto... Alla fine lo preferisco mezzo pieno :-)

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  7. * Walter, ma infatti io cerco, eccome che cerco! E la "pallina" sta lì per un po' sulla cima della piramide e poi rotola giù, e allora la si riprende e si ricomincia a cercare l'equilibrio. Anch'io preferisco il bicchiere mezzo pieno, la temporanea mancanza di squilibrio e la temporanea presenza di equilibrio sono la stessa cosa, il concetto è che nè l'uno nè l'altro sono permanenti. Quindi inutile piangere miseria (che tanto passerà) o godere dei successi (che tanto finiranno): molto meglio godersi semplicemente il viaggio! :-)

    * Nutella, Murphy è un grande! :-)

    * Serena, certo che si va avanti! Sia lo Ying che lo Yang sono indispensabili. "Una vita facile non ci insegna nulla" è un concetto in cui credo molto: le difficoltà ci temprano, ci spronano, ci fortificano e migliorano. L'ho detto, il mio non è catastrofismo. E' semplice presa di coscienza di un fatto. :-)

    * Kai, sono contenta che tu stia meglio! Vedi, già senza virus intestinale il tuo Ying sta tornando ad equilibrarsi con lo Yang, che aveva preso il sopravvento. Ci saranno altri Yang, ma pure altri Ying! Il "trucco" sta nel non struggersi troppo per gli uni e non esaltarsi troppo per gli altri... :-)
    Un grande abbraccio!

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  8. "La vita è quella cosa che accade mentre tu sei occupato a fare altro".
    (O.Wilde (me pare)).

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  9. Posso anche essere d'accordo, però quando sei in pace con te stesso e gli altri è meglio assaporare il momento senza pensare che verrà poi il momento dell'inimicizia, con sé e con gli altri.

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  10. * Jaenada, se Oscar Wilde (o chi per lui) intendeva dire che ci occupiamo di mille cose fondamentalmente inutili e ci dimentichiamo poi di vivere realmente, di assaporare l'attimo, beh, sono pienamente d'accordo con lui! Che, mi pare, sia stato anche quello che ha detto "Vivere è la cosa più rara al mondo, la maggior parte della gente esiste e nulla più" (o qualcosa di simile)

    * Alberto, sì, hai ragione, mi accorgo ora, leggendo i vostri commenti, che forse ho avuto un tono un po' negativo nel post. Ma quello che volevo significare era l'alternanza di Yin e Yang, di buono e cattivo. Logico, poi, che l'essere umano per sua natura percepisca con maggior forza gli eventi negativi... Il capo frantuma-maroni te lo ricordi molto ma molto meglio di un elogio per un lavoro ben svolto o per una gratifica, ad esempio! Sul treno ti colpisce di più il cafone che ti spintona che le centinaia di persone che neppure ti sfiorano. Ciao!

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  11. Ehi... che fine ha fatto il post mentre leggevo è sparito!

    Non importa... tornerà.

    Intanto ti auguro buona giornata!

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  12. L'ho già detto che sei saggia! Lo squilibrio intanto è la molla del movimento, alla fine se non avessi differenze di potenziale non avrei nemmeno corrente (ok è mezzanotte, sono tornata da una trasferta stasera, sono un po' sciroccata, abbi pietà).

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