giovedì 18 febbraio 2016

I pugni fanno male

Tre modi sbagliati di tirare pugni
I pugni fanno male. E non mi riferisco a chi i pugni li prende, il quale ovviamente prova dolore, bensì a chi i pugni li tira. 
A differenza di quanto si vede nei film, infatti, non solo tirare pugni non è facile come può sembrare, ma è anche possibile ferirsi facendolo. 

I bambini dei miei corsi lo imparano ben presto, perché prima di far loro sperimentare i pugni contro il colpitore spiego per bene qual è il movimento corretto da fare, mostrandolo in prima persona. Eppure, non solo talvolta capita che si distraggano e sbaglino qualcosa, ma, sorprendentemente, anche molti adulti ignorano come vadano tirati i pugni e non di rado si lamentano dopo averlo sperimentato.

C'è chi si "brucia" le nocche, strisciando la mano contro il colpitore; c'è chi, peggio ancora, non tiene il polso nella corretta posizione, rischiando di danneggiare l'articolazione; c'è persino chi - è raro, ma vi assicuro che accade - pensa di tirare un pugno tenendo il pollice chiuso all'interno delle altre dita, correndo così il rischio di fratturarselo nell'impatto. 
Il polso, infatti, va tenuto in modo tale che la mano sia allineata con il braccio, senza curvature che potrebbero favorire l'insorgere di danni all'articolazione in seguito all'impatto perché, come insegna la fisica, l'energia cinetica che noi imprimiamo al colpo si scontra con l'energia statica del corpo che riceve il pugno; il fatto che il colpitore (o il viso dell'avversario in combattimento, o quello dell'aggressore in caso di difesa personale) sia fermo non significa affatto che sia privo di energia. 

Questo è un errore molto comune: io principiante vedo l'istruttore o il maestro davanti a me, con il focus in mano, fermo, e penso che l'unica energia con cui avrò a che fare sia quella sprigionata dal mio colpo, trascurando completamente l'importanza dell'energia statica.
Un discorso del tutto simile si può fare anche per quanto riguarda il pollice tenuto chiuso tra le altre dita che, da un lato, viene spinto in avanti col pugno dall'energia cinetica impressa dalla muscolatura del braccio e dalla rotazione dell'anca e, dall'altro, si trova ad impattare non solo contro il bersaglio, ma anche contro le altre dita che lo "imprigionano". Un errore che può facilmente causare la frattura del pollice. 
Riassumendo: tirare pugni non è né facile né privo di rischi, quindi è bene farlo con con attenzione e consapevolezza. 

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Meletta cara, perché, chi intendi prendere a pugni? :-D

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  2. Non posso crederci che ci sia gente che tira i pugni tenendo il pollice DENTRO!!! E' il modo migliore per fratturarselo!
    Come sempre, hai fatto bene a scrivere questo post di "manuale d'istruzione" per aspiranti fighters!

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