martedì 2 febbraio 2016

Merli, marmotte, cambiamenti climatici

Merli perplessi nei "Giorni della Merla" 2016: fa troppo caldo!
Gli ultimi tre giorni del mese di gennaio sono conosciuti come "I giorni della merla" perché, secondo la leggenda, in queste giornate dal clima particolarmente rigido gli antichi merli - che erano bianchi - si sarebbero rifugiati in cerca di tepore vicino ai comignoli delle abitazioni, ricoprendosi di fuliggine e divenendo così di piumaggio scuro. Ma, se continua così, è probabile che le future generazioni narreranno la leggenda di merli abbronzati...
Questo mese di gennaio 2016, infatti, è stato caratterizzato da un clima particolarmente mite ed asciutto, andando ad aggravare una situazione ambientale già preoccupante, tanto che Coldiretti ha paragonato il mese di dicembre a quello di agosto, evidenziando l'elevato livello di smog atmosferico ed il preoccupante calo dei bacini idrici.

Negli USA, intanto, investiti questo inverno dalla tempesta di neve Jonas - che ha causato 30 vittime e la cancellazione di oltre 7.000 voli aerei - c'è grande attesa per il Groundhog Day, il Giorno della Marmotta, che cade il 2 febbraio e che consente di pronosticare se la primavera è ormai dietro l'angolo o se gelo e neve terranno compagnia agli statunitensi per altre sei settimane. Secondo USA Today il marmottone Phil, che ogni anno viene estratto dalla sua tana in Pennsylvania per emettere la sentenza guardando la propria ombra, non sarebbe affatto attendibile: "Dal 1988 la marmotta ha azzeccato 13 volte e sbagliato 15", asserisce il quotidiano, rincarando la dose: "Lanciare una monetina in aria facendo testa o croce potrebbe fornire previsioni più accurate di Phil".
Ma - faccio l'avvocato delle cause perse - se fossero i cambiamenti climatici ad aver confuso il povero, grosso e simpatico roditore? Di certo quest'anno i merli non hanno avuto motivo d'avvicinarsi ai comignoli delle abitazioni, ad esempio...

2 commenti:

  1. Non c'è dubbio, Vivi, che il clima sia stravolto: è probabile che in parte sia per i cicli naturali, ma anche e sopratutto per colpa nostra purtroppo: inquiniamo, prediamo, lasciamo la nostra impronta ovunque, pensando che non ci saranno conseguenze, ma ci sbagliamo.

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    1. Vale, lo sai che con me sfondi una porta aperta. Soltanto poche settimane dopo gli incontri di Parigi sul clima, l'UE ha votato per innalzare i limiti delle emissioni, buttando al macero tutte le belle parole spese soltanto poco prima a favore dell'ambiente. Ormai tutti sappiamo che le conseguenze ci saranno - in alcuni casi, già ci sono e sono manifesti - ma ai "potenti della Terra" evidentemente non importa gran che.

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