venerdì 22 aprile 2016

La Giornata Mondiale della Terra, Laudato si'

I doodle di Google 
22 aprile, Giornata Mondiale della Terra. E Google dedica al pianeta che ci ospita un doodle, o meglio, una serie di doodle: dalla savana africana alle profondità degli oceani, passando per i boschi dei climi temperati e spingendosi fino alle estremità del Polo.

In questa giornata i "grandi della Terra" si sono riuniti nel Palazzo di Vetro dell'Onu per siglare l'accordo sul clima raggiunto lo scorso dicembre a Parigi e tentare di porre un freno ai cambiamenti climatici; tra le voci dei potenti è risuonata già da tempo, forte e chiara, anche quella del pontefice Papa Francesco, che attraverso l'enciclica "Laudato si'" ha espresso preoccupazione e richiamato l'attenzione di tutti gli esseri umani, cristiani e no, sull'importanza che la Terra ha per ciascuno di noi.
Anche citando il suo predecessore Papa Benedetto XVI, che già era intervenuto asserendo che "il libro della natura è uno e indivisibile", e include l'ambiente, la vita, la sessualità, la famiglia, le relazioni sociali, Papa Francesco ricorda poi come la Terra ci è data in prestito: "Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data. Ciò consente di rispondere a un'accusa lanciata contro il pensiero ebraico-cristiano: è stato detto che, a partire dal racconto della Genesi che invitava a soggiogare la terra (cfr Gen 1,28), verrebbe favorito lo sfruttamento selvaggio della terra presentando un'immagine dell'essere umano come dominatore e distruttore.
Questa non è una corretta interpretazione della Bibbia come la intende la Chiesa. Anche se è vero che qualche volta i cristiani hanno interpretato le Scritture in modo non corretto, oggi dobbiamo rifiutare con forza che dal fatto di essere creati a immagine di Dio e dal mandato di soggiogare la terra si possa dedurre un dominio assoluto sulle altre creature. E' importante leggere i testi biblici nel loro contesto, con una giusta ermeneutica, e ricordare che essi ci invitano a "coltivare e custodire" il giardino del mondo (cfr Gen 2,15). Mentre "coltivare" significa arare o lavorare un terreno, "custodire" vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura". E, prosegue il pontefice, "Perciò Dio nega ogni pretesa di proprietà assoluta: Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e ospiti" (Lv 25,23).

Ospiti e custodi, dunque, non padroni. E, se anche fossimo padroni, quale proprietario sarebbe tanto scriteriato da voler rovinare, distruggere, annientare ciò che l'ha preceduto e che gli sopravviverà, privandone i proprie eredi? 
La speranza è che i 171 rappresentanti di altrettanti Paesi del mondo riunitisi oggi a New York intendano davvero guidare i diversi Stati sulla via di uno stile di vita più sostenibile ed umano. Per tutti.

Titolo: Laudato si' - Enciclica sulla cura della casa comune
Autore: Papa Francesco
Editore: San Paolo
Anno di edizione: 2015

Per approfondire:
- La "mia" Giornata della Terra
- Giornata Mondiale della Terra, le foto dallo spazio
- La Giornata Mondiale della Terra su Famiglia Cristiana

2 commenti:

  1. Viviana, parole sante! Le tue, ma soprattutto quelle del pontefice che sta facendo davvero della sua vocazione un esempio fulgido per tutti, cristiani e non. Per quanto riguarda invece i 171 paesi che hanno firmato è certamente un buon segno, ma oltre alla firma ora ci vogliono i fatti... che saranno certamente meno scontati e immediati. Nutro qualche dubbio a proposito della reale volontà dei politici di impegnarsi per contrastare il cambiamento climatico, credo purtroppo che al primo posto ci sia ancora il profitto di un'economia e uno sviluppo basato sul petrolio. Speriamo che l'appello di papa Francesco, insieme all'impegno di noi cittadini responsabili e innamorati del nostro pianeta, diventino motivazioni sufficienti per far cambiare il corso delle cose. Un abbraccio!

    P.s. off topic. Non ho ancora recuperato la serie Black Sails, siamo entrambi fagocitati da impegni di forza maggiore... ma quest'estate penso proprio che sarà il momento giusto per guardarla insieme, io e il mio moroso! ;-) Ti saprò dire sicuramente!

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    1. Silvia, sì, ecco, diciamo che più che le mie ad essere "parole sante" sono quelle di Papa Francesco.
      Condivido con te la speranza che le firme non restino soltanto sui documenti, ma si traducano in concreti atti di innovazione e miglioramento per la salute ed il benessere di tutti, a cominciare da quelli della nostra "casa comune".

      P.S. off topic. Probabilmente le sere d'estate sono anche quelle più adatte per gustarsi gli splendidi scenari di questa serie. Aspetto il tuo commento in autunno, allora. Ciao!

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