lunedì 20 febbraio 2012

L'Italia degli invalidi veri e dei falsi

Il web annulla le distanze. Me ne sono accorta proprio qualche giorno fa, chiacchierando con una web conoscente che adesso vive in Colombia e che raccontava una vicenda italiana, una vicenda di falsi invalidi che, però, rischia di andare a compromettere seriamente anche coloro che invalidi lo sono davvero.

E così sono subito "rimbalzata" sul blog da cui anche Niki aveva appreso la vicenda, un blog che ha un nome complicato e lungo perchè fonde in sè il verbo "vedere" in italiano, tedesco ed inglese: vederesehensee.

Riporto, qui di seguito, parola per parola, quanto scritto da questa donna nel suo blog, che vi invito a visitare, amplificando sempre più l'eco di queste sue parole.

Stasera, prima di cena, sentivamo il tg della 7 esporre il caso (deprecabile) della finta cieca e lo sciorinamento conseguente di cifre. Ora, sia detto chiaro, quando una famiglia con disabile o un disabile sente queste cose dei finti invalidi scoperti non può che gioirne (come espresso dall'accorato e bellissimo post di Simone Fanti sul blog del Corriere Invisibili http://invisibili.corriere.it/2012/02/15/falsi-invalidi-basta-confusione/ il cui argomento centrale non era comunque questo e che dice tante cose degne di riflessione).

Quello che va meno bene è un'altra.
Mio marito a un certo punto è sbottato: "Vedi, sparano cifre senza relativizzarle per preparare l'opinione pubblica a tagli a nostro carico. Ci vogliono criminalizzare, come fossimo dei parassiti". Verissimo, secondo me. E anche osservazione acuta, che io non avevo minimamente pensato. "16 miliardi di euro è la spesa per le prestazioni economiche agli invalidi civili (circa l'1% del Pil)" (fonte: FAND, che prende i dati dal Rapporto Annuale INPS 2009). Detta così sembra un'enormità, ma....

Vale per tutto questa cifra: l'Italia spende per l'invalidità circa l'1% del Pil a fronte di una media dell'Unione Europea del 2% (con picchi del 4,5% in Svezia, 4,2% in Danimarca, 2,3% in Olanda, 2,2% nel Regno Unito) (numeri tratti dal rapportino della FISH http://www.fishonlus.it/raccontiamola-giusta/ la cui lettura istruttiva raccomando vivamente e prego voi miei dieci - speriamo qualcuno di più per questa causa! - lettori di dare opportuna diffusione - per inciso, tre paginette di agile lettura).

Quindi, quando sentite numeri roboanti sulla spesa per gli invalidi, pensate a questi numeretti. Ah, e non dimentichiamo che la spesa per invalidità è strettamente correlata all'invecchiamento della popolazione: cito sempre dal rapportino FAND "stime prudenziali basate su dati INPS e ISTAT indicano che due terzi dei fruitori dell'indennità di accompagnamento sono ultra 65enni".

Dalla mia esperienza posso dire che ci sono alcuni siti validi di riferimento: uno è il già citato FISH http://www.fishonlus.it/, un altro è la sua sorellina FAND http://www.fand.it/, poi c'è il pilastro Handilex http://handylex.org/, e per gli ipovedenti e ciechi l'AtriOnlus http://www.atritoscana.it/. Leggendo i commenti all'articolo succitato di Simone Fanti ho trovato un link che mi pare molto interessante (ho già contattato il titolare, persona molto gentile) http://www.informatore-previdenziale.it/ (che tratta in generale questioni legate alla previdenza sociale). Infine, cito il blog sul Fatto Quotidiano che a me personalmente tocca le corde del cuore di Fabiana Gianni http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/fgianni/. Sicuramente ne sto omettendo decine di altrettanto meritevoli ma la mia memoria al momento seleziona questi di più spiccata visibilità per me e per i miei due neuroni sperduti nel vuoto di una scatola cranica piena di fuffa.

E' un momento di grande crisi e lo sappiamo in molti (anche se su "tutti" qualche dubbio ce lo avrei, vista la mancanza di contatto con la realtà di decine di personaggi pubblici). In molti di noi si teme di perdere il lavoro, se non lo si è già perso, ma sparare sul mucchio dei disabili mi sembra criminale. Pensate a chi ha figli con fibrosi cistica, a chi rinuncia alla sua vita per assistere un parente disabile perché non ha alternativa, alle migliaia di ciechi letteralmente invisibili (non vedono loro e non si fanno vedere perché hanno paura di affrontare il mondo) a cui hanno pure tolto i servizi di accompagnamento dell'Unione Italiana Ciechi, l'elenco è assai lungo ed estremamente doloroso. Tutto sommato, commentavamo con mio marito, noi non siamo messi male, ma perché lui ha una corazza che manco un rinoceronte, affronta una città come Roma sia che diluvi sia che nevichi con il suo bastoncino bianco e un sorriso che spiazza chiunque.

Post pesantuccio, forse, ma confido nella vostra collaborazione per diffondere l'informazione sui meno fortunati. Occorre sensibilizzare, io non ho altri strumenti...

3 commenti:

  1. io rimango sempre molto colpita da queste storie dei falsi invalidi: ma possibile che si possa avere una faccia di c**o del genere? oltre alla meschinità della cosa...

    Io ho condiviso questo post di Chiara su FB, visto che il mio nuovo blog ancora non ha grandissimo traffico.
    baci!

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  2. Assolutamente pazzesco. Metto il link su fb. Ciao!

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  3. @ Valeria e Elena, grazie ad entrambe! Un abbraccio

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