Ci sono persone che, in silenzio e senza troppo clamore, operano per la tutela degli animali e dell'ambiente naturale; una di queste persone, il cui lavoro non fà rumore ma i cui esiti contribuiscono a rendere più bello e ricco di vita il nostro pianeta, è Gabriele Consonni. Non è laureato in scienze naturali, non è un ricercatore pieno di titoli accademici, è un semplice ragazzo che con infinita passione trascorre tutte le sue vacanze non spaparanzato su una sdraio vista mare ma in centri per il recupero e il soccorso della fauna selvatica in giro per il mondo, facendosi il proverbiale "mazzo così".
Proprio da lui arriva un grido di allarme che, con questo mio piccolo blog, cerco di amplificare. Chiedo, a voi che mi leggete, di fare altrettanto. Grazie.
Buongiorno e scusate il disturbo, mi chiamo Gabriele Consonni ed abito a Nesso, in provincia di Como. Mi trovo a volervi scrivere per una questione etica, ai fini della salvaguardia della natura e degli animali selvatici.
Sono un grande amante di animali, e in estate, durante il periodo di ferie, presto servizio come volontario in centri di recupero per animali selvatici sparsi per il mondo. Durante l'anno, per mancanza di tempo, mi limito ad organizzare delle serate pubbliche nelle quali, attraverso delle proiezioni di foto e filmati, cerco di sensibilizzare e soprattutto coinvolgere altre persone ad intraprendere questo tipo di attività, che portano grandi emozioni e soddisfazioni, oltreché a un grande beneficio per gli animali stessi.
Negli ultimi due anni ho lavorato come volontario in Bolivia e Thailandia. Proprio da questi due centri sono scattati degli allarmi e delle richieste di aiuto, a causa di problemi sollevati dai governi e rispettivi enti locali, che porteranno alla rimozione e probabile soppressione degli animali ospiti. Come tutti gli altri volontari, sono stato contattato per una richiesta di aiuto, tradotta in sensibilizzazione, informazione e quindi diffusione in larga scala di queste notizie, per cercare di combattere situazioni spesso dettate da corruzione e interessi finanziari.
In Bolivia abbiamo avuto dei grandi problemi legati a degli scontri avuti con i "cocaleros", i coltivatori di piante di coca che, machete alla mano prima e ruspe poi, hanno aperto una strada proprio nel mezzo del nostro parco, distruggendo un'area di giungla chiamata "mirador" che ospitava delle colonie di scimmie ragno e scimmie cappuccino allo stato libero (ex pazienti del centro di recupero), e un'area detta "di quarantena" dove venivano curati gli animali appena giunti e bisognosi di aiuto. E' trascorso più di un anno dal fatto, e pare che al momento le cose siano tranquille, ma c'è sempre un grande bisogno di aiuto per la ricostruzione delle strutture e la riorganizzazione.
In Thailandia invece la situazione sta precipitando vorticosamente: le autorità locali sostengono l'illegalità del lavoro svolto al centro di recupero, e avendo ottenuto dal governo la radiazione dello stesso, stanno confiscando gli animali, che con buona probabilità torneranno nei mercati, nei circhi o alla peggio verranno soppressi. Se le autorità fossero così sicure della legalità delle loro azioni, non penso manderebbero della gente armata e incappucciata a svolgere le operazioni di confisca. E' una situazione molto triste. Vorrei poter dare loro una mano, anche da lontano, e per questo sto cercando di diffondere il più possibile queste notizie.
Per la Bolivia: http://www.intiwarayassi.org/
Per la Thailandia: http://www.wfft.org/
Grazie per l'attenzione, spero di non aver disturbato e soprattutto nel vostro interesse
Gabriele Consonni
Qui termina la lettera di Gabriele, che coi toni pacati e cortesi che gli sono abituali dipinge una situazione tragica e di reale emergenza. Io non posso far altro che cercare di amplificare la sua voce, con questo post e chiedendo a voi di contribuire a creare questa cassa di risonanza web. Vi segnalo qui anche la petizione on line da firmare a sostegno di questa causa. I blog, i social network, anche le semplici e-mail, qualsiasi mezzo può essere utile per aiutare queste associazioni e gli animali di cui si prendono cura. Confido, come sempre, nella vostra sensibilità.
Senza parole!
RispondiEliminaQui abbiamo un bel gruppetto di ragazze che si danno da fare per aiutare chi porta soccorso ai cani in Romania... Hanno allestito perfino una sala operatoria su un camper.
RispondiEliminaAiutarle è solo una piccola goccia... ma si deve farlo perchè (io credo) anche da come si trattano gli animali si dimostra che umanità siamo.
Un abbraccio a te!
Ciao Viviana. Ho seminato il link a questo post in tutti i siti di informazione che conosco, oltre ad averlo messo anche su FB. Spero che serva. A presto!
RispondiEliminaCiao Viviana, se non ti dispiace faccio il link al mio piccolo blog (cioè ora lo faccio poi se non vuoi lo tolgo, se no scusami ma io le cose me le dimentico...)
RispondiEliminaUn saluto miao
Chiara
Sono anch'io una ex volontaria del WFFT, il centro in Thailandia. Grazie Gabriele per il tuo aiuto nel segnalare la situazione. Aggiungo il link alla petizione on-line per chi volesse mettere la sua firma a sostegno.
RispondiEliminahttp://www.thepetitionsite.com/2/urgent-plea-for-rescued-thai-wildlife/
mioddio, soprusi, soprusi, sempre soprusi. L'essere umano sa essere spregevole.
RispondiElimina@Mela, le parole invece vanno trovate! Bisogna diffondere la conoscenza anche di queste nefandezze.
RispondiElimina@ Kai, anche le piccole gocce possono fare la differenza! Brave quelle ragazze che si dedicano a questi animali sfortunati!
@ Elena, ti ringrazio. Teniamo le dita incrociate…
@ Chiara, altro che dispiacere! Anzi! Ti ringrazio per il link e per l'impegno! A presto! :-)
@ Isabella, grazie della visita e del link. Come vedi l'ho subito inserito nel post… Speriamo che tutto questo polverone che stiamo sollevando tutti insieme, con mezzi diversi, contribuisca a smuovere le coscienze e cambiare la situazione!
@ Zion, hai proprio ragione. L'essere umano sa essere profondamente disumano.
Buongiorno a Tutti,
RispondiEliminasarei molto molto davvero molto interessato ad intraprendere un'avventura di questo tipo. Mi chiamo Fabrizio, sono di Torino ed ho 30 anni.
Qualcuno saprebbe indicarmi come potermi muovere a riguardo? Potrei partire ad ottobre per 2 o 3 settimane..
Grazie molte!
Fabrizio, credo che la cosa migliore da fare sia contattare Gabriele Consonni, il volontario che ha scritto questa lettera e che si sta rendendo protagonista di interessantissime iniziative di divulgazione. Prova a cercare suoi recapiti sul web, so ad esempio che aveva una pagina Facebook.
EliminaBuona fortuna e... buon viaggio! :-)