giovedì 27 maggio 2010

Il T'Ien Shu nel quotidiano


Il praticante T'Ien Shu ricerca nella propria vita quotidiana il suo equilibrio e la sua armonia, adeguandosi ad ogni evento generato dall'uomo.

Partendo dal principio cui si ispira questa dottrina, e cioè quello della valorizzazione dell'uomo nel contesto che lo circonda, è possibile tracciare un modello comportamentale legato a delle regole pratiche con cui l'uomo convive con i propri simili.
E' importante capire ed approfondire la parte riguardante la struttura mentale-formativa dell'uomo comune, distinguendo in uomo yin e uomo yang; a questo bisogna associare i fattori delle due entità e l'ambiente in cui operano. Non basta dire valorizziamo l'uomo, magari dell'uomo comune, distinguendo in uomo yin e uomo yang; a questo bisogna associare i fattori del. Non basta dire "valorizziamo l'uomo", magari elevandolo a simbolo, e poi agire nei suoi confronti in modo incoerente e superficiale.

Valorizzare l'uomo vuol dire innanzi tutto instaurare un rapporto di equilibrio psicologico, adeguarsi al suo modo di essere per poter controllare ogni sua possibile reazione o pensiero, adattarsi alla sua formazione aprendosi verso azioni solidali, facendo capire il suo stato di libera azione in modo autonomo e non costretto od obbligato da condizioni trasmesse per via comportamentale da parte nostra (vanità).
Il quotidiano è composto da eventi che si riproducono e si alternano intorno a noi e, la maggior parte di essi, sono generati dall'uomo; fatta eccezione per gli eventi prodotti dalla natura, l'artefice di tutto questo alternarsi di eventi è e resta l'uomo.

Per far sì che questi eventi vengano controllati e resi innocui c'è bisogno di conoscere alcuni fattori legati alla nostra personalità, perciò è importante conoscere se stessi, i propri limiti, le proprie capacità reattive, la capacità di impegnarsi, di esporre il proprio pensiero, di adeguarsi a reazioni incontrollate. Avere fiducia in se stessi, acquisire sicurezza e trasmetterla, infondere un senso di umanità, sono strumenti efficaci per poter convivere in modo sereno con tutto ciò che ci circonda. Non basta reagire: l'importante è saper gestire questo enorme patrimonio.
Quanto scritto qui sopra è tratto da "La filosofia del T'Ien Shu".

7 commenti:

  1. interessante, veramente...

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  2. Mitica Vivi!! E' sempre un piacere leggere le parole del maestro. Come state? A breve, se non erro c'è il prossimo stage ad Aosta. Anche questo giro non sarò dei vostri, mi rivedrete ad Ottobre.
    Un abbraccio a te, Davide e tutti i ragazzi in palestra!
    Walter

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  3. Credo che sia davvero importante conoscersi a fondo.
    un saluto

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  4. concordo con ernest, aggiungendo però che non si finisce mai...purtroppo o per fortuna.

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  5. si si, proprio interessante. ciao viviana!

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  6. * Anna, il T'Ien Shu è fantastico!

    * Walter, ad Aosta non ci sarò nemmeno io... appuntamento ad Ottobre, allora! ;-)

    * Ernest, importante sì. D'altronde, noi stessi è chi conosciamo meglio... Pensa, per quante sorprese il nostro carattere possa riservarci, anche ad occhi chiusi riesci a toccarti il naso o afferrarti la caviglia. Quello con noi stessi, con il nostro corpo, è il primo legame che stabiliamo.

    * Zion, per me è una fortuna! Mi piace cercare di conoscere sempre di più, sempre meglio...
    Credo che la differenza fondamentale tra crescere ed invecchiare sia proprio questa: chi cresce sperimenta, è curioso, si pone domande e cerca risposte; chi invecchia si sente arrivato, crede di aver già le risposte che gli servono, si adagia. Io conosco splendidi settantenni che ancora stanno crescendo! :-)

    * Ciao Elena, grazie!

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  7. Credo sia l'eterna ricerca dell'Uomo. Non si è mai finito di imparare, e ti posso assicurare che col lavoro che faccio me ne accorgo ogni giorno, ogni ora: centinaia di persone che incontro giornalmente aprono la grande sfida di ogni giorno per comprendere necessità fasulle o reali, situazioni sempre diverse con le quali devo misurarmi per trovare di volta in volta la maniera di pormi correttamente, per non creare attriti; anche con le stesse persone (alcune le vedo quasi tutti i giorni!).
    Questo post stupendo mi era sfuggito e te ne chiedo scusa.
    Un abbraccio.

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