Ci fu un tempo, lontano lontano nel passato, in cui i merli avevano piume bianche che più bianche non si può.
Al mattino la merla e suo marito il merlo uscivano per andare a lavorare: dovevano trovare da mangiare per i piccoli merlotti.
Un giorno, alla fine del mese di gennaio, mentre si preparavano per uscire col loro candido piumaggio, mamma merla fece notare a papà merlo che faceva proprio freddo... "D'accordo che è inverno, ma non ti pare che faccia più freddo del solito?" chiese lei e papà merlo, dopo un rapido battito d'ala, sentenziò "Ma no, sei la solita freddolosa! Andiamo, dai, che se no troviamo traffico!".
Mamma merla di solito tornava a casa prima perchè, oltre al lavoro, doveva badare anche al nido ed ai piccoli, ma, quando rientrò, trovò i piccoli quasi congelati e subito decise che così, no, no, no, proprio non si poteva fare!
Appena rientrò a casa anche papà merlo, decisero di traslocare sul comignolo di una casa, dal quale usciva un bel teporino: certo, la vicinanza con gli uomini non è che li facesse stare tanto tranquilli, ma i loro piccoli avevano bisogno di un po' di calduccio in quelle giornate gelide e le loro candide piume non bastavano a tenere i merlotti al caldo.
Con fatica, dunque, trasportarono il nido sopra il comignolo di quella casa. Aaaah, che meraviglia! Niente più zampette gelate, niente più merlotti pigolanti per il troppo freddo, niente più brividi nel bel mezzo della notte!
Tutto quel comfort, però, aveva un prezzo; lo compresero bene papà e mamma merlo quando una mattina, preparandosi per andare al lavoro, videro che le loro magnifiche piume bianche erano diventate scure scure! E così pure quelle dei loro piccoli!
Infatti, da quel momento, i merli ebbero piume scure e gli ultimi tre giorni del mese di gennaio furono conosciuti come "i giorni della merla".
Mamma merlo. Non essere più bianca ha sicuramente giovato alla sua capacità mimetica...
Papà merlo, che forse passava tanto tempo a casa giocando con la Playstation, diventò persino più scuro di mamma merla! In mezzo a tutto quel nero, spiccano solo il contorno degli occhi ed il becco di un bel giallo/arancio.
Il merlotto (lo ingrandisco per vederlo meglio, anche se purtroppo "sgrana")
diventò come la mamma, con un piumaggio marrone/grigio, ma il becco giallo già fa capire che è un giovane maschio.
Non tutti i merli, però, sono scuri scuri. Talvolta qualche merlo è bianco. Forse si tratta di albinismo, forse dei diretti discendenti di quei merli lontani lontani nel tempo che si sono scuriti di fuliggine...
Quella che vi ho raccontato qui sopra è una leggenda, naturalmente, ma è vero che in questi giorni fa freddissimo... quindi, per merli e non solo, vi invito a voler preparare la "ricetta della LAV" o anche la versione più semplice che ho preparato io (margarina, farina per polenta, uvetta sultanina, un cucchiaino di miele. Si amalgama tutto e si formano delle "polpettine" da depositare su balconi e terrazzi o, come nel mio caso, su tettoie "esenti da gatti").
E, dopo la tradizione, passiamo alla scienza: il Merlo (Turdus merula) è un comune e diffuso uccello scuro dei boschi, campi, giardini e parchi. Il maschio è di un nero singolare con becco e anello perioculare giallo/arancio brillante. In volo, l'esterno e le parti inferiori dell'ala sono più chiare. Femmina marrone scura, becco scuro o giallo; gola più chiara, striata; parti inferiori finemente chiazzate ma mai con un evidente disegno, color terra molto scuro, con aspetto più opaco che chiazzato.
Giovane simile o più fulvo, capo ruggine più intenso, dorso e copritrici dell'ala macchiate di ruggine fulvo.
(Sempre tratto da "La nuova giuda del Birdwatcher" - Peter Hayman e Rob Hume)
che bello....ho chiesto proprio settimana scorsa al mio amico di raccontarmi la storia del giorni della merla...mi piacciono tanto le favole popolari! Grazie vivi :-) (non glielo diciamo al mio amico, ma tu l'hai raccontata molto meglio!!!).
RispondiEliminaAnche io l'anno scorso avevo raccontato la leggenda dei giorni della merla, sebbene in una versione un po' diversa. E' sempre piacevole rileggerla. Accompagnata da foto così belle ancora di più! :)
RispondiEliminaecco uan cosa che non sapevo, mi chiedevo giusto questa mattina perchè si chiamassero così. E pensare che di storie e leggende popolari ne so a pacchi, le adoro.
RispondiEliminaper esser freddo è freddo.. ma molto meno che nei giorni passati.
Un abbrccio e buon w-end
Bellissime foto! Mi piace più di tutte quella del merlo papà.
RispondiEliminaE poi con il Merlo (o forse dovrei dire con la merla?) ho, come dire, un'assonanza speciale...
Ne avete parlato in parecchi di questi giorni della merla. E io poi ho una coppia di merli in giardino a Milano. E quest'anno questi giorni me li passo in Liguria con una bella mite temperatura. Ciao.
RispondiEliminaAdesso ho capito... ma soffro lo stesso un freddo cane!!!! Ciao a tutti!
RispondiElimina* Zion, no, no, non diciamo niente al tuo amico! :-D
RispondiEliminaSon contenta che il racconto ti sia piaciuto.
* Ross, me lo ricordo il tuo racconto. Io qui ne ho approfittato per ricordare di sfamare i nostri vicini di casa piumati in questi gelidi giorni... ;-)
* Nuvoleblu, sarà che ancora non mi sono rimessa completamente, ma io trovo che in questi giorni faccia veramente un freddo boia!
* Rosaspina, grazie - ancora e sempre - per i complimenti che mi elargisci così generosamente! Perchè con la merla hai un'assonanza?
* Alberto, anch'io in giardino ho un po' di merlotti girovaghi. In questi giorni gelidi li sto rimpinzando con le polpette dolci di cui parlo nel post e decisamente apprezzano... Goditi il calduccio anche per noi tapini che restiamo al gelo lombardo!
* Paolo, eh sì, purtroppo non basta raccontare la leggenda nè saperla per sentire meno freddo...
Hai raccontato benissimo la leggenda! I merli sono bellissimi, inoltre il loro canto melodioso al tramonto è uno dei suoni più emozionanti della primavera.
RispondiEliminaI giorni piu' freddi dell'anno.. qua non hanno fatto eccezione, domenica c'e' stata una eccezionale nevicata e lunedi temperature polari.
RispondiEliminaLeggende ne ho lette almeno 2 o 3 qua e la. Molto carine, ciao
* Cinciamogia, grazie per il complimenti! Anche a me piace molto il canto dei merli... se poi lo si paragona ai clacson delle auto... He! He! He!
RispondiElimina* Sub, che bella la neve! Lo so, lo so, crea difficoltà per muoversi e spostarsi, paralizza le città, rallenta persino i treni... ma vuoi mettere QUANTO E' BELLA?!
Sono contenta che diverse persone abbiano parlato di questa leggenda. Io ci sono affezionata... me l'aveva raccontata, la prima volta, la mia nonna che non c'è più... Ciao!
* Cinciamogia, grazie per il complimenti! Anche a me piace molto il canto dei merli... se poi lo si paragona ai clacson delle auto... He! He! He!
RispondiElimina* Sub, che bella la neve! Lo so, lo so, crea difficoltà per muoversi e spostarsi, paralizza le città, rallenta persino i treni... ma vuoi mettere QUANTO E' BELLA?!
Sono contenta che diverse persone abbiano parlato di questa leggenda. Io ci sono affezionata... me l'aveva raccontata, la prima volta, la mia nonna che non c'è più... Ciao!