venerdì 15 maggio 2015

Un giorno in Pretura. Coi fratelli Grimm (e non solo)

Dimenticate le favole dove ci sono i "buoni" e i "cattivi": la legge è uguale per tutti e tutti hanno diritto ad un equo processo. 
Pensate ad esempio alla matrigna di Biancaneve, come la definireste così, di primo acchito? Perfida? Strega? Sanguinaria? Ebbene, secondo la difesa di Grimilde sarebbe lei la vittima di un progressivo disinteresse da parte del Re, rinchiusa, di fatto, nell'indifferenza, in un castello dove suo unico interlocutore era un perfido specchio magico; lei, che aveva accolto Biancaneve ancora bambina e si era prodigata affinchè, con la sua educazione rigida, crescesse senza adagiarsi sui privilegi regali ed inseguendo futili traguardi. Metodi educativi forse troppo duri, ma che mai vennero contestati dal Re e che, comunque, diedero i loro frutti dal momento che la piccola crebbe con sani principi e modi regali.

E il Lupo che mangiò Cappuccetto Rosso e l'anziana nonna? Indubbiamente il suo operato è stato criminale, tuttavia il Cacciatore secondo la Procura si sarebbe reso colpevole di maltrattamento gratuito nei confronti degli animali, ledendo i diritti che fin dal 1978 vengono riconosciuti grazie alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale e, trattandosi il Lupo di una specie protetta, la sua tutela è rafforzata. 
E che dire invece della povera Biancaneve, giunta affamata e stremata alla casetta dei Sette Nani? Secondo la requisitoria, è per lei ravvisabile il reato di violazione di domicilio, mentre i Nani avrebbero costruito la casa nel bosco abusivamente, non avendo mai chiesto al Re il permesso di edificarla, per di più nel bel mezzo di un bosco, zona di particolare interesse paesaggistico.

I personaggi più indifendibili delle favole mettono da parte spada, fucili e sortilegi e si affidano ai migliori avvocati, alla ricerca di un cavillo legale nel Codice Penale che consenta loro di farla franca.
"Favole alla sbarra" è un libro di Enzo Beretta, giornalista romano che si occupa di cronaca nera e giudiziaria e che ha raccolto in queste pagine l'operato di eminenti principi (e principesse) del foro: la difesa di Capitan Uncino, ad esempio, è affidata a Luciano Ghirga, avvocato di Amanda Knox, mentre il magistrato Fausto Cardella, procuratore capo dell'Aquila che indagò sulle stragi mafiose di Capaci e di via D'Amelio sostiene l'accusa nei confronti di Robin Hood; a difendere il Gatto e la Volpe è Nicola Di Mario, docente universitario di diritto penale che ha partecipato ai processi sulla scalata BNL-Unipol e su Calciopoli 2, mentre ad emettere la sentenza nei confronti di Jafar il Gran Visir nemico di Aladdin è il magistrato Andrea Claudiani, che ha ricoperto incarichi presso il Ministero della Giustizia e ordinato l'arresto di presunti sfruttatori di baby-squillo. 
Gli atti della Polizia Giudiziaria del "caso" Aristogatti sono a firma del luogotenente dell'Arma dei Carabinieri Mario Fringuello, che ha indagato su un sequestro ad opera dell'anonima sarda, mentre è il sostituto commissario della Polizia di Stato Massimo Vergati, che ha svolto servizio di scorta a Giovanni Paolo II ed è responsabile della sezione investigativa della Digos di Perugia, a firmare la notizia di reato a carico del Principe Giovanni, Sir Biss e dello Sceriffo di Nottingham.

In queste pagine le favole incontrano la realtà processuale; prendendosi scherzosamente sul serio, procuratori, magistrati dell'Antimafia, avvocati e docenti universitari hanno trascinato nell'aula di un severo tribunale immaginario i cattivi ma anche i buoni dei cartoni animati. E nelle sentenze non mancano certo le sorprese. Perchè la legge è uguale per tutti. O, almeno, dovrebbe esserlo, non soltanto nell'Isola che non c'è.

Autore: Enzo Beretta
Editore: Ultra - Lit edizioni
Anno di edizione: 2014

(P.S. - Questo libro, come molti altri, l'ho acquistato alla Pagina 18 dove, fino al 15 giugno, c'è uno sconto del 20% su tutti i libri. Approfittatene!)

2 commenti:

  1. Viviana, molto interessante! Sembra un libro intelligente e ironico, me lo segno!

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    1. Silvia, è davvero un gran bel libro! Ti dirò: la lettura è andata oltre le mie più rosee aspettative, tanto che ne ho ordinata un'ulteriore copia da regalare ad un'amica avvocato. E' intelligente, molto accurato dal punto di vista legale ma al contempo estremamente divertente e simpatico. Lo consiglio senza dubbio alcuno.

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