martedì 23 aprile 2013

Oktagon 2013, ecco com'è andata

Giunto ormai alla diciottesima edizione, Oktagon "diventa maggiorenne" e festeggia accogliendo gli oltre diecimila spettatori con un inedito incontro di MMA che vede contrapposti Rafael Torres e Henry Segura. L'incontro, vinto per KO al primo round da Torres, ha contribuito a scaldare il pubblico assiepato sugli spalti del Filaforum di Assago, introducendo nel miglior modo possibile l'incontro tra regine del ring che ha visto la vincitrice della passata edizione incrociare i guantoni con la campionessa ISKA britannica Cassie Robinson.
Memore del successo conquistato proprio ad Oktagon lo scorso anno, Veronica "Ringhio" Vernocchi non ha voluto sfigurare ed è riuscita, anche in questa edizione, ad avere la meglio sulla pur titolata avversaria d'oltremanica: la Robinson non ha potuto far nulla per contrastare l'uragano Vernocchi, capace di mandarla al tappeto tre volte nel corso del primo round.
Veronica Vernocchi colpisce duramente Cassie Robinson
Con questo spettacolare incontro tra signore del ring, coronato da un netto successo italiano, si è aperta la serata di Oktagon Glory World 2013,  il galà magistralmente diretto dal grande Carlo Di Blasi e capace, anno dopo anno, di conquistare sempre maggior rilevanza a livello internazionale.
Sul ring sono poi saliti i giganti del K1 -100 Kg Alex Rossi e Davide "Tonno" Longoni: un montante, nel primo round, va a segno e ferma Longoni per decisione arbitrale. 

La netta apertura internazionale di Oktagon è stata testimoniata non soltanto dai quattro incontri che hanno visto gli atleti di casa nostra confrontarsi in incontri di Thai Boxe con i beniamini thailandesi,  ma anche da un'iniziativa di cooperazione internazionale che ha portato un angolo di Thailandia nel cuore di Milano: con "Made in Thailand", altra geniale trovata di Di Blasi, una ventina di tensostrutture a pagoda sono spuntate in piazza Beccaria, offrendo ai visitatori assaggi dell'antica e affascinante cultura orientale oltre a, naturalmente, molti prodotti tipici. 
Introdotti da uno spettacolo tratto dalla tradizione thailandese, sul quadrato si sono svolti quattro incontri di Muay Thai: per la categoria - 65 Kg Saksongkram Pooptheeratham ha battuto per ko al secondo round Zakaria Mourchid; rimonta dell'Italia nella categoria di peso superiore, con Julian Imeri che sconfigge ai punti un combattivo Weytharn Sitsongpeenong; la situazione torna a favore della Thailandia con l'incontro successivo, quando Mustapha Haida abbandona al secondo round sotto i colpi di Moses Sangtiennoi, per poi assestarsi sul definitivo 2-2 finale grazie alla vittoria ai punti di Enrike Gogokhia che ha sconfitto ai punti Sittichai Sitsongpeenong.

Inutile negare però che a rapire completamente gli spettatori sono stati gli incontri inseriti nel prestigioso circuito mondiale Glory, seguito da 175 tv in tutto il globo, di cui Milano rappresentava la settima tappa (la successiva sarà Tokio, il 3 maggio, per approdare poi negli USA a New York in giugno).
Steve McKinnon e Michael Duut, protagonisti di un
incontro dall'esito molto contestato.
Buona prova del fighter Roberto Cocco, che perde ai punti contro il temibile Karapet Karapetyan nel primo incontro di Glory 7; contestatissima dal pubblico la scelta arbitrale che ha scippato la vittoria all'australiano Steve McKinnon, immeritatamente battuto per una manciata di punti da un Michael Duut sommerso dai fischi di Assago.
Sempre decisa ai punti la vittoria di Rico Verhoeven contro Jhonata Diniz nella categoria + 95 Kg, mentre un'accidentale ferita al volto ferma al primo round lo scontro tra  Marat Grigorian e Chingiz Alazov attribuendo ai due contendenti un salomonico pareggio. Peccato perchè Alazov ha dato, in passato, prova di essere un marzialista degno d'attenzione e questo incontro sarebbe stata una buona occasione per vederlo battersi in un contesto d'alto livello. L'indomabile "vecchietto" del ring Sak Kaopon Lek (oltre 280 incontri di Muay Thai al suo attivo!) dimostra poi come maturità ed esperienza abbiano peso anche negli incontri di grande caratura e si sbarazza del temibile - e decisamente più giovane - Sergio Wielzen; nell'incontro -85 Kg è necessario disputare un round extra per decretare il vincitore tra i due agguerritissimi Artem Levin e Sahak Parparyan,premiando infine ai punti l'atleta russo. Un Davit Kiria decisamente in forma riesce, un po' a sorpresa, a prevalere su Jury Bessmertny, sovvertendo i pronostici della vigilia e dando una lezione di umiltà a chi ritiene di essere già arrivato ed anche Robin Van Roosmalen vince ai punti contro Murthel Groenhart.

Incontro clou della serata, non a caso l'ultimo in programma, quello che ha visto "il dottore" Giorgio Petrosyan affrontare Hafid El Boustati, autore di dichiarazioni sprezzanti alla vigilia dell'incontro; come spesso accade, chi fa meno ricorso alle parole è perchè preferisce che siano i fatti a parlare. Hafid, che stando alle dichiarazioni del pre-match avrebbe dovuto far scappare Petrosyan a gambe levate, ha invece incassato diversi colpi, non sempre riuscendo a reagire al meglio e perdendo  infine ai punti.
Una vittoria salutata da un boato e da applausi scroscianti dal pubblico del Filaforum e festeggiata anche da Mario Balotelli che, fresco di squalifica dai campi da calcio, ha pensato di approfittarne per gustarsi una serata a bordo ring.

Lieta per i buoni risultati conquistati dai fighters italiani, la serata di sabato 21 marzo mi ha regalato anche un altro validissimo motivo per cui essere felice: l'incontro con un'autentica leggenda dell'UFC.
Il grande Frank Shamrock, soprannominato non a caso "the legend", è stato a lungo considerato il miglior lottatore al mondo ed è entrato nel Guinness dei primati per aver conquistato la vittoria più veloce in un incontro di UFC, sconfiggendo l'avversario in soli 16 secondi. Ebbene, Frank Shamrock, ora commentatore sportivo, si trovava a Milano per la telecronaca di Glory 7 e... ne abbiamo approfittato spudoratamente per chiedergli di scattare qualche foto in sua compagnia e scambiare due parole!
Cortese e molto disponibile, tutt'altro che "divo", questo grande atleta si è dimostrato ben lieto di accontentare dei suoi fans, per i quali rappresenta un vero mito. Nel nostro gruppo c'era chi sarebbe stato persino disposto a farsi un viaggio negli Stati Uniti pur di riuscire ad incontrarlo e invece... basta frequentare i posti giusti: come il Forum di Assago quando si svolge Oktagon! Spettacolo!

(P.S. Come sempre, cliccate sulle foto per ingrandirle!)

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