lunedì 13 giugno 2011

Qualche riflessione dopo il referendum 2011

Pericolo scampato: il mio micio non sarà fluo!

Non dovrò annaffiare le mie piantine di basilico e prezzemolo con la Rocchetta e il mio gatto non diventerà radioattivo nè fluorescente: un bel risultato, direi. Al di là degli scherzi, credo che oggi davvero abbia vinto la democrazia. Quella vera, quella fatta dagli italiani per gli italiani. Anche se, naturalmente, non sono mancati i motivi di sconforto. Vedere, ad esempio, che a Cavargna, in provincia di Como, per il nucleare ha votato il 31,39% dei residenti non è che faccia bene al cuore, soprattutto se si considera che poco meglio hanno fatto la vicina San Nazzaro Val Cavargna e Veleso: un dato che fa concorrenza al 32,16% di Capistrano e al 31,19 di Nardodipace, entrambi in provincia di Vibo Valentia, cui spetta il record negativo per affluenza alle urne. In provincia di Varese non c'è un solo Comune che abbia avuto un'affluenza così deprimente! Ma, se ci vogliamo sforzare di trovare il lato positivo anche in questo, è sicuramente una bella batosta per i "celti nordici" che se la prendono sempre con il menefreghismo e il lassismo del sud: loro sono tali e quali! (Dati: Ministero dell'Interno)

Altra questione che mi amareggia è vedere ai vari tg i politici sorridenti. Tutti. Destracentrosinistra ce ne fosse uno che non sorride! Questi perchè hanno vinto, quelli perchè sanno prendere atto delle scelte degli italiani, quegli altri perchè possono permettersi di alzare la voce... Ma cosa cavolo centrano questi qui? Cari i miei signori, questa non è una vittoria vostra, perchè se qualcuno di voi sapesse governare con la testa e non con tutt'altra parte anatomica non ci sarebbe stato nessun bisogno, ad esempio, di venirvi a dire, a distanza di anni, che noi il nucleare non lo vogliamo! Ce l'avevate chiesto nel 1987 e la risposta era stata già abbastanza chiara, mi pare... E non dite che non lo sapevate, perchè la maggior parte di voi era già ben addentro alla politica all'epoca!
Ora, visto che "non c'è due senza tre", non è che fra una decina d'anni ci venite ancora a rompere le cosiddette con un referendum sul nucleare, eh?!

Questa vittoria, cari politici vari, è nostra: del panettiere e della parrucchiera, della studentessa e dell'avvocato, dell'impiegato e della baby sitter, del cassintegrato e della precaria... E' la vittoria della gente che ha ancora la voglia e la passione di interessarsi del futuro del proprio Paese, quel Paese che compie 150 anni e che, nonostante tutto l'impegno che voi ci state mettendo per farcelo schifare e abbandonare, ancora tanti di noi amano.

P.S. Scusate, ma questo è troppo simpatico!

5 commenti:

  1. Sì (x4 :)), abbiamo vinto noi, i lillipuziani della democrazia.

    Quanto ai soliti che cercano di camuffarsi da vincitori, ti cito solo l'inarrivabile Santanchè: "«Se con l'esito refenderario dovesse confermarsi la tendenza ad una contrarietà al nucleare altro non significherebbe che un allineamento alle scelte governative». E' quanto rilevato dal sottosegretario Daniela Santanchè che, a margine dell'assemblea generale di Assolombarda, ha fatto notare come l'esecutivo abbia «già abrogato quella che era la costruzione dei siti nucleari». Quindi, ha aggiunto, «il Referendum in parte è già stato fatto dal Governo»". Pidocchiosa.

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  2. Bellissimo post, concordo pienamente in tutto. La vittoria e' dei cittadini e anche l'Italia deve tornare nostra!

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  3. concordo con te e con ross. la vittoria non è di questi politicanti che cercano di mettere una etichetta col loro nome su questa prova di democrazia.
    Insopportabile.

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  4. aspettare davanti al pc i risultati la domenica sera, incrociare le dita, girare per la città per studiare l'affluenza.. mi ha riportato alla vita. E' stato il primo moto di ribellione dal torpore in cui ero finita. Mi sono sentita più italiana che mai. Condivido ogni singola parola del tuo post. Per le percentuali, io non faccio testo.. nel cuore della romagna siamo cresciuti con una mentalità a parte. ;D

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  5. Nulla da aggiungere ai vostri commenti, salvo le scuse per la mia prolungata latitanza dal blog. Abbraccio chi ha avuto la costanza e la pazienza di continuare a passare di qui. :-)

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