mercoledì 29 settembre 2010

Campionati Femminili di Boxe



Hanno preso il via oggi nella città di San Benedetto i Campionati Italiani Femminili di Boxe, iniziando con il torneo Nazionale Femminile Elite: 53 iscritte alla manifestazione, divise in sette diverse categorie di peso, che si affronteranno sulla distanza delle quattro riprese da due minuti ciascuna.
Da venerdì 1 ottobre e sino a domenica 3, poi, saliranno sul ring trentotto giovani promesse del pugilato italiano e si sfideranno, a seconda dell’età, nel Torneo Nazionale Femminile Juniores – riservato a ragazze nate tra il 1994 ed il 1996 – o nel Torneo Youth – per ragazze nate negli anni 1992 e 1993. Il grande finale vedrà affrontarsi le atlete provenienti da undici differenti regioni del nostro Paese, suddivise in otto categorie di peso. Le finali dei Campionati Femminili Elite si disputeranno domenica 3 ottobre alle ore 16.30 e saranno trasmesse in differita sul digitale terrestre da Rai Sport 1 il prossimo 7 ottobre, dalle ore 21.30 alle 22.30.

L’evento ha una grande rilevanza non soltanto per la città d San Benedetto, ma per la pugilistica italiana: come ha sottolineato la campionessa del mondo di pugilato femminile Maria Moroni, presente alla conferenza stampa di presentazione, “la boxe femminile ha fatto molti passi avanti in dieci anni: ora nel pugilato la donna viene considerata atleta e non soltanto quella che, mezza nuda, porta sul ring i cartelli che segnalano i round”. Cinque giorni di incontri sono tanti, ma la speranza è che, tra le giovani atlete che si affronteranno, possa emergere qualche campionessa pronta a qualificarsi per le Olimpiadi del 2012 a Londra.
(articolo tratto da qui)
P.S. Quella ritratta nella foto è Simona Galassi, mica fuffa! E aggiornamenti su questa straordinaria campionessa li trovate qui.

giovedì 23 settembre 2010

Molto rumore per... burqa



Periodicamente torna alla ribalta delle cronache quello che si potrebbe definire “il caso burqa”, ovvero sia se è lecito o meno che una donna di fede islamica giri per le strade italiane e frequenti locali pubblici con il volto completamente coperto.
Di volta in volta la vicenda viene abilmente amplificata dai media e, a seconda del colore politico di appartenenza, i nostri governanti cavalcano l’onda xenofoba ed intollerante piuttosto che quella permissiva e zerbina.

Dal mio punto di vista la questione non è tanto complicata: bisogna innanzi tutto capire se si tratta di una problematica di carattere religioso o civile. Ora: il fatto stesso che donne di fede islamica indossino il chador, l’hijab e l’abaya, capi che lasciano il viso scoperto, ricoprendo capelli, collo e spalle, significa chiaramente che non è il loro credo ad imporre di non mostrare il volto. A questo punto, dunque, non si tratta di un problema di fede religiosa, la cui libertà è giustamente garantita dalla nostra Costituzione, bensì solo ed esclusivamente di un problema di carattere civile e, poichè la legge n. 152 del 22 maggio 1975 vieta, all'articolo 5, "l'uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo" e, come detto, non si può considerare "giustificato motivo" la fede islamica (nel senso che si potrebbe benissimo optare per chador, abaya o hijab), l'utilizzo di burqa e niqab è incompatibile con le leggi italiane.

La difficoltà vera, dunque, non è tanto “burqa sì, burqa no”, bensì “Shari’a sì, Shari’a no”: la Shari’a è la “strada” che trae origine dal Corano e dagli Hadith e regola non soltanto la vita religiosa e gli atti di culto, ma anche materie legali e giudiziarie tanto amministrative quanto penali, andando a toccare ogni aspetto della vita. I fedeli musulmani che vengono in Italia devono essere consapevoli del fatto che nel nostro Paese credo religioso e sistema giuridico sono due realtà distinte e devono accettare questa realtà, così come il fatto che la Shari’a è stata definita dalla Corte Suprema dell’UE incompatibile con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. 


In Italia, dunque, non si può circolare indossando il niqab, non si può essere sposati contemporaneamente con più donne, non si può condannare alla lapidazione chi si macchi di adulterio, non si può dare in sposa una bambina ad un adulto (le spose bambine sono stimate essere oltre 60 milioni, nel mondo – qui l’articolo di ICRW, International Center for Research on Women), tanto per fare qualche esempio.
Questa, a parer mio, è la questione. Questi sono i punti oggettivi cui, al di là di colore politico e di beghe da pollaio, i nostri governanti dovrebbero guardare per garantire il rispetto delle leggi e favorire una vera convivenza pacifica tra chi in Italia vive, sia esso italiano o immigrato.

Se vi va di approfondire:

mercoledì 22 settembre 2010

L'umanità degli esseri umani



Qualche giorno fa, “punzecchiata” da un commento secondo cui gli animali sarebbero meglio degli esseri umani, avevo “minacciato vendetta”, riproponendomi di pubblicare un post di buone notizie interamente dedicato a persone ed associazioni che, pur non facendo tanto clamore, fanno del bene.

Comincio dunque con questa notizia dalla Cina, dove un milionario filantropo ha convinto altri 100 Paperon dè Paperoni conterranei a donare in beneficenza l’intero patrimonio, alla loro dipartita.
Poi veniamo a località più vicine a noi e parliamo di vendemmia, ma una vendemmia speciale in quanto è in corso su terreni confiscati alla mafia. A Vicenza, intanto, ci si prepara a gustare pagnotte del tutto particolari: quelle sfornate dai detenuti del carcere San Pio X. Pagnotte riservate all’uso interno e ad una cooperativa sociale (così anche i panificatori “normali” possono star tranquilli e non temere la concorrenza). Per restare in tema di cucina, poi, di come si possano ridurre gli sprechi della grande distribuzione, trasformandoli per di più in risorsa, ho già parlato qui.
E dal cibo passiamo alla salute. In tempo di crisi può essere un problema anche “concedersi il lusso” di un’otturazione o di una visita dermatologica, ed ecco che nasce allora il primo ambulatorio low cost che coniuga prestazioni mediche di alto livello a costi inferiori rispetto la medicina privata.
Neppure lo sport si tira indietro. Il Campionato del Mondo di pallavolo maschile tenderà una mano a chi soffre: il Presidente del Comitato organizzatore, Carlo Salvatori, ha infatti siglato un accordo con Operation Smile Italia, la onlus che cura gratuitamente i bambini con malformazioni facciali operabili nei Paesi poveri del mondo.
E dal più grande dolore può nascere la solidarietà: i famigliari di Alessandro Romani, il tenente rimasto ucciso in Afghanistan, hanno voluto devolvere a favore dei bimbi malati di cancro le donazioni ricevute in memoria del figlio.

lunedì 20 settembre 2010

Lezioni di spiritualità ed ecostile


Poi non dite che non vi avevo avvertito, eh! Dal 22 al 26 settembre si terrà il Festival Torino Spiritualità, un evento che già dalla definizione promette grandi cose: "Gratis. Il fascino delle nostre mani vuote". Scorrendo il programma, poi, ci si imbatte in appuntamenti che trattano tematiche come "La necessità dell'altruismo" e "Immigrazione. Esistono limiti all'accoglienza?", passando per "I peccati capitali dell'economia" e "Sprechi. Ripensare il mondo del cibo", tanto per fare qualche esempio.

Proprio la parola "sprechi" mi ha richiamato alla mente una "vecchia conoscenza" - soltanto di lettura, purtroppo, nel senso che non ho mai incontrato dal vero l'autore - e, infatti, rieccolo lì che compare, Andrea Segrè, dei cui libri avevo già parlato qui e qui.
Sabato prossimo, 25 settembre, il Professor Segrè sarà a Torino in piazza Carignano con una cena collettiva per 1000 persone organizzata secondo i principi del Last Minute Market e, in quell'occasione, ritengo probabile che si riesca anche a metter le mani sulla sua più recente opera: "Lezioni di ecostile"



Un libro che presenta tre lezioni, con esempi concreti, dedicate al consumo critico e responsabile, alla riduzione di imballaggi e rifiuti e contro l'imperativo della crescita ad ogni costo proposto - ed imposto - dalla nostra economia. Quest'opera offre invece la luminosa possibilità di una riduzione dei consumi, che corrisponde ad una riduzione degli sprechi sino a riuscire a tramutarli in risorsa, in un cammino verso una solidarietà reale e concreta.
"Se un chilo di pomodori che arrivano dalla Cina costa 1 euro e un chilo di Pachino, Sicilia, costa 2 euro, non devo prendere quelli di Pechino per risparmiare, ma mezzo chilo da Pachino". Semplice, no?


Titolo: Lezioni di ecostile
Autore: Andrea Segrè
Editore: Bruno Mondadori
Anno di edizione: 2010

sabato 18 settembre 2010

Gli studi e l'elemosina


"Sono quella che i giornali hanno chiamato "gheddafina". Per tre volte (compreso un incontro non ufficiale) ho incontrato il leader libico, e non me ne vergogno ma non ne vado neppure fiera. L'altro giorno, però, mio padre è tornato dall'ospedale dove lavora molto inquieto e triste poichè, mentre discuteva con i colleghi della visita di Gheddafi a Roma, qualcuno di loro si è permesso di offendere noi ragazze, dandoci delle escort.
Non voglio essere giudicata per ciò che non sono. Laureata con 106, disoccupata, per vivere devo ancora pesare sulle spalle dei miei genitori, e per questo ho lavorato come commessa, cameriera, modella, hostess. Per questo, assieme ad altre 500 ragazze - per lo più gradevoli, tutte laureate e disoccupate - ho ascoltato un monologo religioso che non condivido (come non lo condividono le altre). Avessi avuto un lavoro, non avrei mai partecipato a quell'evento. Ci hanno chiamato "gheddafine", ma non si sono chiesti perchè molte di noi, con tanto di laurea, fossimo lì ad elemosinare dei soldi.
Il mio grido è di sdegno per un'Italia che non vede la precarietà lavorativa, per un Paese che si ferma al quadretto delle ragazze piacenti e del vecchio leader, che non si accorge di essere diventato un circo dove la disoccupazione quel giorno ha messo in scena una situazione di disagio. Le invio questa lettera con le lacrime agli occhi, perchè nella mia dignità di donna mi sono sentita ferita, ma vado fiera di ciò che sono.
CATIA"

Questa la lettera inviata al settimanale "Vanity Fair" ora in edicola (n. 37). Che ne pensate?

venerdì 17 settembre 2010

Restare in forma. Sì, ma come? - Prima parte



Qualche giorno fa Kaishe mi ha posto una domanda circa diete e palestre, una domanda che mi pare meriti una risposta piuttosto articolata, perchè destreggiarsi tra tipologie di allenamento e menù variegati è tutt'altro che semplice.

Iniaziamo dunque a parlare delle molteplici discipline proposte e lasciatemi dire che ci mancava giusto il Piloga...
Dopo l'allenamento ispirato a quello dei Marines (il bootcamp system), dopo quello realizzato in collaborazione col Cirque du Soleil (guardatevi il video), ecco che arriva pure il Piloga: mix di Yoga e Pilates.
Tutti, naturalmente, promettono risultati stupefacenti: forma perfetta, riduzione del peso, sparizione della cellullite e/o dei dolori muscolari... ci manca l'eterna giovinezza e siamo a posto! Ma quante di queste promesse vengono poi mantenute?

Premetto che non ho mai provato nessuno di questi tre "miracoli" e che mi baso solo ed esclusivamente su quella che è la mia esperienza personale di sportiva (tennis, equitazione, pattinaggio, arti marziali e sport da combattimento, trekking).

Per quanto riguarda il Bootcamp system secondo me i casi possibili sono due: o l'allenamento ricalca veramente quello dei Marines statunitensi, nel qual caso sfido chiunque sia appesantito dalle cozze alla marinara delle vacanze a reggere più di cinque minuti, oppure si tratta di un metodo molto, molto blandamente ispirato alla tipologia di allenamenti dei Marines, nel qual caso si va pericolosamente vicini alla pubblicità ingannevole.

Lo Jukari Fit to Flex - vi prego, scovate un acronimo! Voglio vederla la sciura Maria che va in palestra e dice "Buona sera, vorrei iscrivermi al corso di I kaki... fit...qualcosa" - consiste in esercizi con un elastico. E' molto meno poetico detto così, lo so, me ne scuso coi pubblicitari che si sono scervellati per trovare il modo di presentarlo come un qualcosa di innovativo e meraviglioso, ma questo sono: esercizi fisici che sfruttano la blanda resistenza offerta da un elastico. Nome diverso per qualcosa che l'aerobica utilizza dagli anni '80.

E veniamo ora al Piloga che, come avrete capito, non si tratta della parola "piroga" pronunciata da un cinese bensì di un frullato ottenuto dalla fusione di Pilates e Yoga.
Per quanto ne so io, lo Yoga non è solo "esercizio fisico" ma una pratica millenaria che racchiude esperienze ascetiche e meditative; questo, almeno, se vogliamo attenerci al significato della parola sanscrita "Yoga", alla sua essenza, e se non desideriamo manipolarlo a nostro uso e consumo. Il Pilates è nato nel '900 come metodo d'allenamento e nulla ha a che fare con meditazione e spiritualità. Ora, se volete, possiamo addentrarci in una arguta discussione circa gli opposti che si attraggono o circa gli equilibri dell'alternanza di Yin e Yang, ma ciò non toglie che questo Piloga mischi due realtà che poco o nulla hanno in comune e non mi convince.
Esattamente come non mi convincono altri strampalati miscugli, come la Fit Boxe - che se uno ti aggredisce per strada che fai? Gli dici "Scusa, ripassa domani che adesso non ho il sottofondo musicale giusto"? - per me sorta di "peccato originale" degli sport da combattimento. Dopo la boiata della Fit Boxe chiunque pratichi arti marziali o sport da combattimento con serietà e determinazione non può parlarne senza sentire l'amaro in bocca.

Ora, per tornare alla domanda di Kaishe: quale attività fisica fare?
Quella più adatta a voi. Consultate innanzi tutto un medico dello sport, per valutare con lui le vostre reali condizioni di salute e la rosa di sport praticabili: c'è chi ha scoperto di avere una lordosi tanto accentuata che sarebbe stato controproducente nuotare a rana, ad esempio.
Seguite le vostre passioni. Il workout coi pesi farà pure tanto bene, ma se amo il tango resisterò sicuramente più tempo a ballare che non a sollevare bilanceri o ad uccidermi di squat.
Siate costanti e non scoraggiatevi. Nonostante le promesse pubblicitarie, non esiste al mondo esercizio fisico che doni miracolosamente salute, benessere e chili in meno senza fatica, sudore e costanza. Per questo, nella scelta, è importante seguire le proprie passioni ed inclinazioni...
Esercizio fisico ed alimentazione vanno a braccetto, ma per ora mi fermo qui. Il post sull'alimentazione a breve (per chi avrà la voglia e la costanza di seguirmi).

Qui sotto, una "chicca":

giovedì 16 settembre 2010

Buone notizie, per ricominciare

  • In Umbria c'è chi regala nuova vita ai cavalli e non per modo di dire: presso lo Sportello del Cittadino della Provincia di Perugia è possibile adottare a distanza cavalli altrimenti destinati al macello.
  • E se a Perugia sono gli uomini a salvare gli animali, a Rimini avviene il contrario: una pensionata non vedente era caduta in acqua e sarebbe annegata se a soccorrerla non ci fosse stato il suo cane. Il bravo labrador ha trattenuto la padrona fino a quando è stata soccorsa, impedendo che accadesse il peggio.
  • OKNotizie ha parlato dell'iniziativa di Fondazione Cetacea "Adotta una tartaruga": basta andare sul link, cliccare su "ok" per far lievitare l'importanza della notizia e... dare maggior visibilità all'iniziativa! Cosa state aspettando? CLICCATEEEEE!!!!
  • Andando all'estero, un'ex cittadina mineraria di Taiwan caduta in rovina ha trovato il modo di risollevare le proprie sorti grazie... ai gatti! I mici randagi, pulitissimi e socievoli, sono diventati un'attrazione per turisti.
  • A Melbourne un pitone ha fatto arrestare i propri rapitori. Sottratto alla proprietaria insieme ad una grossa iguana, l'animale era stato infilato in un sacco dai due "rapitori" che, però, invece di dileguarsi, si sono fermati a cena in un McDonald's. Qui il serpente è uscito dal sacco, tra lo sconcerto dei dipendenti, che hanno denunciato i due, facendoli arrestare.

martedì 14 settembre 2010

Bellissima con le arti marziali



Io potrei anche essere considerata come non attendibile, decisamente testimone parziale, quindi vi tranquillizzerà sapere che non è stata la sottoscritta ad aver rilevato nelle arti marziali il "segreto di bellezza" di numerose star.

Lucy Liu, Jennifer Aniston, Laetizia Casta, Jodie Foster sono soltanto alcune delle celebrità che praticano o hanno praticato arti marziali e a rivelarlo è un quotidiano on-line. Per la precisione, il sito Varese News ha parlato di loro in... occasione della ripresa degli allenamenti della Scuola Wo Chen!

Come dire che, da oggi, io e l'ex moglie di Brad Pitt abbiamo qualcosa in comune...
Scherzi a parte, fa piacere che la stampa, per quanto locale, riservi un po' di spazio a discipline "minori", evitando di concentrarsi sempre e soltanto sul calcio. Se poi si parla dell'attività del mio amatissimo T'Ien Shu tanto meglio!
Anche se io, in palestra a Saronno, non ho mai incontrato nè Lucy Liu nè Wesley Snipes.

domenica 12 settembre 2010

Il mare che non ti aspetti



Ama il mare, Marco Affronte, e questo amore traspare in ogni pagina, in ogni riga di questo suo piccolo grande libro. Un libro che racconta di un mare a noi tanto vicino eppure per noi tanto sconosciuto: l'Adriatico. Quello della riviera romagnola e delle piadine, certo, ma anche quello delle megattere e dei delfini, quello delle tartarughe sfregiate dalle eliche dei motoscafi e degli squali Camillini da salvare.

L'Adriatico è davvero un mare che non ti aspetti, capace di regalare sorprese e stupore e storie di solidarietà e di umanità inaspettata, ma anche di grandi dubbi: è giusto mobilitare tanta gente, spendere tanto tempo e tanti soldi per tentare di salvare un delfino spaggiato e, semplicemente, spostare al largo un pesce luna, sperando di non ritrovarlo spiaggiato il giorno seguente? Perchè la vita di un delfino dovrebbe valere più di quella di un pesce luna?

Un libro che ho letto, guarda caso, mentre ero al mare - non l'Adriatico - e riposavo al sole, dopo una mattinata passata solcando le onde col gommone, domandandomi con apprensione "chissà se qui sotto le eliche passasse una tartaruga..." o, guardando l'orizzonte, stupendomi di quanto vuota e priva di vita sembrasse quella sterminata distesa blu-turchese-azzura-smeraldo.

Un libro che mette il mare ed i suoi abitanti al centro, ricordando che noi esseri umani siamo soltanto ospiti e, troppo spesso, ospiti maleducati ed invadenti.
Un libro che forse potrebbe contribuire a dare un po' d'ossigeno a Fondazione Cetacea e che quindi, per un motivo in più, vi invito a leggere.

Titolo: Il mare che non ti aspetti
Editore: Addictions-Magenes Editoriale
Anno di edizione: 2007

P.S. Apprendo ora del ritorno in libertà di Merlina, tartaruga marina salvata da Fondazione Cetacea. Ma tante, ancora, necessitano di cure e della degenza presso il centro: adottiamole!

venerdì 10 settembre 2010

Kombat League, si comincia da Birmingham. O da Francavilla


Lo so, non è che Birmingham sia proprio dietro l'angolo di casa, ma, suvvia, oggi c'è gente che pranza a New York e cena, la sera stessa, a Pechino. Quindi io questo appuntamento con le "botte stellari" ve lo segnalo comunque, ecco!

"Gery Bavetta, il nuovo campione italiano in carica nella categoria -57 kg sarà il grande protagonista della sfida al campione mondiale WMC Damien Trainor nel grande evento in scena a Birmingham il prossimo 11 settembre.
Una grande occasione per l'atleta siciliano dopo la conquista del titolo italiano FMTI su Gianluca Genovese lo scorso luglio": questo quanto si apprende dal sito ufficiale della Kombat League.

Se proprio la trasferta nel Regno Unito non la prendete in considerazione, lo stesso giorno a Francavilla, in Puglia, Mimmo D'Elia sfiderà il Campione del Mondo K1 Imed Rihani.

giovedì 9 settembre 2010

C'è l'Oriente nella sfida in tv



Ieri sera Rai Tre proponeva "L'Angolo Rosso", film con Richard Gere; stessa serata, stesso orario, Italia 1 metteva in scena l'ultima puntata della mini-serie "Samurai Girl" con Jamie Chung nei panni della protagonista Heaven. Cina da una parte, Giappone dall'altra.
Ma le differenze non terminano certo qui.

"L'Angolo Rosso" non sarà un'opera da premio Oscar, ma ha il merito di essere un legal thriller dal ritmo incalzante e dalla trama originale, che a suo tempo creò non pochi imbarazzi tra Cina e Stati Uniti per la spinosa questione fulcro dell'intera narrazione.

"Samurai Girl" è una miniserie dalla trama inconsistente e facilmente prevedibile, in cui ninja e guerrieri vari si affrontano volando, tra mirabolanti tecniche di combattimento che non lesinano ruote e spaccate degne dei campionati mondiali di ginnastica artistica. Una visione avvilente ed imbarazzante per chiunque abbia una minima idea di cosa sia realmente una qualunque arte marziale*.

Circa l'appeal dei protagonisti, poi, poco da dire: Gere ha un curriculum di tutto rispetto, la Chung... beh, è nata nel 1983, diamole tempo e speriamo sappia scegliere con maggior giudizio le prossime parti da interpretare! Come se non bastasse, genialata finale, la programmazione: le prime due puntate sono andate in onda lunedì e martedì, ma della scorsa settimana!
Cina batte Giappone 1 a 0, dunque, nella sfida tv dei palinsesti italiani.

* Ricordate: in ambito di film e serie tv parlo di arti marziali intendendole nel loro significato di arte del combattimento, l'ars pugnandi di romana memoria, e non di discipline marziali specifiche e codificate.

mercoledì 8 settembre 2010

Ciao a tutti!

Heilà, tutto bene?
E' da un bel pezzo che manco da qua... è strano, un po' come tornare in una casa abbandonata da tempo, con tutte le ragnatele sparse intorno, i mobili impolverati e tanti soprammobili che non riconosci quasi più...
Mentre sono lontana mi vengono mille idee, quando mi siedo al pc non so più che scrivere.
E mi sento anche anestetizzata: non voglio parlare di politica, nè di società, nè di tutte le brutture ed i casini che affliggono questo nostro pianetucolo.
Quindi facciamo così: per ora mando un saluto a voi tutti e vado a rispondere ai commenti che mi avete lasciato. Diciamo che inizio a togliere le ragnatele, và!
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