Con un ritardo impressionante, del quale mi rammarico molto e per il quale chiedo umilmente perdono, ecco che posto (finalmente!!!) una ricetta orientale che più orientale non si può.
Ad inviarmela, infatti, è stata Niki, italiana che vive in Nepal...
Signore e signori, ecco a voi il murgh makhani (butter chiken)
Ingredienti:
per la marinata
800 gr di petto di pollo tagliato a cubetti
1 cucchiaino da tè di semi di coriandolo macinati
1 cucchiaio da tavola di yogurt
2 cucchiaino da tè di zenzero ridotto a pasta (col mixer)
2 cucchiaini da tè aglio ridotto a pasta
1 cucchiaio da tavola succo di limone
1 cucchiaino da tè cumino in polvere
1 cipolla ridotta in pasta
1 cucchiaino da tè polvere di peperoncino
sale q.b.
poche gocce di colore alimentare arancione (facoltative)
Sugo:
4 grossi pomodori tritati
4 cucchiaio da tavola burro
1 cucchiaio da tavola panna
1 cucchiaino da tè coriandolo in polvere
1 cucchiaino da tè cumino in polvere
1 cucchiaino da tè peperoncino in polvere
1 cucchiaino da tè pepe nero macinato
2 cucchiaino da tè zenzero tritato finemente
2 cucchiaino da tè peperoncino verde tritato finemente
sale q.b.
zucchero q.b.
decorazione
burro fuso
panna
Loro ci mettono anche le foglie di coriandolo finemente tritate. A me sembra che abbiano l’odore delle cimici schiacciate per cui, per il cibo riservato a me evito di metterlo.
Procedimento:
Mescolate tutti gli ingredienti della marinata con i pezzi di pollo. Coprite con la pellicola trasparente e mettete in frigo per una notte. Sciogliete metà del burro in una wok (o in una padella) quindi aggiungete il pollo con la sua marinata, coprite e portate a cottura. In un’altra padella sciogliete il rimanente burro, quando sarà caldo aggiungete il peperoncino, il coriandolo, il cumino e il pepe. Fate andare per pochissimo, quindi aggiungete i pomodori, il sale, lo zucchero e fate andare a fuoco moderato finché i pomodori saranno ben cotti. Aggiungete la panna e mescolate bene.
Aggiungete il pollo (con il suo sugo) i peperoncini verdi e lo zenzero. Coprite e fate cuocere a fuoco baso fino a che non diventa bollente.Servite mettendoci sopra un pochino di burro fuso, un nonnulla di panna e se proprio volete le foglie di coriandolo. Servite con riso basmati o chapati. Ora il chapati per farlo, secondo me, dovete vederlo preparare almeno una volta. Invece il basmati è semplicissimo. Una tazza di riso: 2 tazze d’acqua. Mettere sul fuoco vivace a pentola scoperta. Quando comincia a bollire abbassate la fiamma al minimo, coprite e fate cuocere 10 minuti.
Niente sale.
Dimenticavo: prima lavate bene il riso.
Se insistete a volere un contorno potete fare una raita di cetriolo: yogurt, aglio tritato, cetriolo (precedentemente sbucciato, salato per fargli perdere l’amaro e quindi lavato e grattugiato) e menta fresca tritata. Le misure sono a occhio, deve essere piuttosto consistente. Che servirete in ciotoline a parte. In realtà, adesso gli indiani cominciano ad apprezzare le nostre insalate all’italiana (le loro sono semplicemente verdure crude col sale fino sopra...). Quindi potete optare per una bella insalata che rinfresca come la raita.
Mille grazie davvero a Niki per il suo prezioso contributo! Come non provare a cimentarsi con questa ricetta "made in Nepal"?
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