Porca miseria, l’ho fatto ancora! Come “che cosa”? Ho guardato “Report”.
Ogni volta mi riprometto di non ricascarci ed ogni volta è più forte di me: devo immergermi nello schifo del mio Paese, perché tutto sommato amo l’Italia e non voglio fare quella che ficca la testa sotto la sabbia fingendo di credere che tutto sia bello e sano e funzioni. Non è affatto così e, finchè ne avrò la possibilità, voglio guardarmi attorno con sguardo critico e vigile.
Ieri sera si parlava di pesca. In un Paese come l’Italia, che è quasi un’isola, circondata su tre quarti del proprio territorio dal mare, è ovvio che vi siano molti pescatori ed è ovvio che la pesca sia una risorsa. Il problema però è che questa risorsa viene sfruttata ed abusata anziché soltanto usata.
Nonostante sia illegale, si continuano ad usare le spadare, si utilizza ancora lo strascico eradicando la posidonia e distruggendo così l’habitat di numerosi pesci, si usano reti dalle maglie di 5 millimetri anziché dei 40 consentiti dalla legge e si imprigionano così anche pesci piccolissimi, ancora non maturi, che quindi non avranno mai la possibilità di riprodursi perché finiscono sul banco del pesce al mercato.
Vi inserisco qui il link, e sono certa che da Valeria potrete trovare tutte le indicazioni possibili circa il nostro mare ed i suoi abitanti.
L’amarezza della puntata di ieri è stata aggravata dall’associazione di idee che ho fatto: pesca illegale/caccia di frodo.
Io vivo in un’angolino d’Italia dove il mare non c’è, in compenso abbiamo laghi, pianura, brughiera, colline e montagne. E anche qui ci sono pesca e caccia di frodo. Conosco persone splendide che mettono davvero l’anima nel loro lavoro a difesa della fauna locale, persone che non esitano a tras correre nottate nei boschi in appostamenti o a lanciarsi all’inseguimento di cacciatori irregolari, che vigilano affinchè non vengano pescati pesci troppo piccoli o nei periodi in cui è proibito farlo. Vedo quanto è difficile il loro lavoro, perché sono loro che vanno sul territorio, sono loro che si confrontano coi pescatori ed i cacciatori, vigilando sui regolari e sanzionando gli irregolari. Sono loro che sequestrano archetti e richiami vivi…
E a questo punto mi vien anche da chiedermi chi possa gioire per aver ammazzato trafiggendolo con un archetto un bestione come un pettirosso o arrivare a pescare un lavarello di 3 centimetri.
Il tutto unito a quello che ho visto e sentito a Report… Mamma, se sto male. Mamma, quanto sono schifata! Ma perché sembra sempre che le vittorie del bene e della legalità siano inferiori alle ferite inferte dall’illegalità e dalla “furberia” che nuoce a tutti, alla lunga?
Ogni volta mi riprometto di non ricascarci ed ogni volta è più forte di me: devo immergermi nello schifo del mio Paese, perché tutto sommato amo l’Italia e non voglio fare quella che ficca la testa sotto la sabbia fingendo di credere che tutto sia bello e sano e funzioni. Non è affatto così e, finchè ne avrò la possibilità, voglio guardarmi attorno con sguardo critico e vigile.
Ieri sera si parlava di pesca. In un Paese come l’Italia, che è quasi un’isola, circondata su tre quarti del proprio territorio dal mare, è ovvio che vi siano molti pescatori ed è ovvio che la pesca sia una risorsa. Il problema però è che questa risorsa viene sfruttata ed abusata anziché soltanto usata.
Nonostante sia illegale, si continuano ad usare le spadare, si utilizza ancora lo strascico eradicando la posidonia e distruggendo così l’habitat di numerosi pesci, si usano reti dalle maglie di 5 millimetri anziché dei 40 consentiti dalla legge e si imprigionano così anche pesci piccolissimi, ancora non maturi, che quindi non avranno mai la possibilità di riprodursi perché finiscono sul banco del pesce al mercato.
Vi inserisco qui il link, e sono certa che da Valeria potrete trovare tutte le indicazioni possibili circa il nostro mare ed i suoi abitanti.
L’amarezza della puntata di ieri è stata aggravata dall’associazione di idee che ho fatto: pesca illegale/caccia di frodo.
Io vivo in un’angolino d’Italia dove il mare non c’è, in compenso abbiamo laghi, pianura, brughiera, colline e montagne. E anche qui ci sono pesca e caccia di frodo. Conosco persone splendide che mettono davvero l’anima nel loro lavoro a difesa della fauna locale, persone che non esitano a tras correre nottate nei boschi in appostamenti o a lanciarsi all’inseguimento di cacciatori irregolari, che vigilano affinchè non vengano pescati pesci troppo piccoli o nei periodi in cui è proibito farlo. Vedo quanto è difficile il loro lavoro, perché sono loro che vanno sul territorio, sono loro che si confrontano coi pescatori ed i cacciatori, vigilando sui regolari e sanzionando gli irregolari. Sono loro che sequestrano archetti e richiami vivi…
E a questo punto mi vien anche da chiedermi chi possa gioire per aver ammazzato trafiggendolo con un archetto un bestione come un pettirosso o arrivare a pescare un lavarello di 3 centimetri.
Il tutto unito a quello che ho visto e sentito a Report… Mamma, se sto male. Mamma, quanto sono schifata! Ma perché sembra sempre che le vittorie del bene e della legalità siano inferiori alle ferite inferte dall’illegalità e dalla “furberia” che nuoce a tutti, alla lunga?
Report e' un amore odio: sai che e' bello e che ne vale la pena di guardarlo , ma poi ci si sta male male.
RispondiEliminaNaturalmemte concordo con te in tutto ma riguardo all'ultima domanda ecco la risposta: hai mai notato che i modelli ce vengono fatti passare per "vincenti" sono quelli in cui la persona fa il furbo ossia si dimena cercando di trre solo vantaggi personali dalle situazioni?
E questa a cominciare dall'alto, anche dalle leggi.
L'unica e' sperare nell'educazione delle nuove generazioni.
(Spero che su report nno ti aspettavi un commento ottimista)
ciao bella
Coraggio, Viviana...
RispondiEliminaAnch'io ogni tanto soffro di momenti di amarezza (se leggi il mio ultimo post capirai uno dei motivi), ma sono convinto che sia giusto e necessario continuare a lottare per ciò in cui si crede.
So che lo spirito combattivo non ti manca, quindi avanti così! ^__^
eccomi qui, finalmente... ora vado a leggere nel sito di report... il Capitano dice che devo smetterla, che mi fa male... ma non ce la faccio a smettere ... così come te!
RispondiEliminaun abbraccio Vivi
me ne hanno parlato anche i miei genitori di report della scorsa settimana. concordiamo tutti con te.
RispondiEliminaMa questa non è una consolazione :-(
* Sub, hai ragione. Leggevo oggi che stanno aumentando praticamente ovunque in Italia raccolta differenziata, uso di borse di stoffa invece delle usa-e-getta in plastica, attenzione al risparmio energetico (complice anche la crisi, più si risparmia sulle bollette e meglio è... e l'ambiente ci guadagna).
RispondiEliminaSperiamo che l'educazione serva!
* Luca, eh sì, i motivi di amarezza non mancano certo. Quando poi ti rendi conto di quali sono le priorità di chi ci governa il magone è quasi d'obbligo...
* Vale, mi sa che hanno ragione il tuo Capitano ed il mio Davide: siamo fondamentalmente masochiste, guardiamo programmi che sono pugni allo stomaco e, come se non bastasse, poi ci rimuginiamo persino su, magari ci scriviamo post, stiamo lì a mettere e rimettere il dito nella piaga... Però che ci vuoi fare, io non riesco a girarmi dall'altra parte davanti alle cose che m'indignano!
Baci!
* Zion, hai ragione, non è una gran consolazione. Però, se siamo in tanti ad indignarci, si spera che si sia anche in parecchi a voler agire per cambiare quel che si può, nel nostro piccolo... :-)
Io, ad esempio, sto diventando sempre più vegetariana: dopo quel "Report" ho eliminato anche il pesce spada dalla mia alimentazione. E ti assicuro che mi pesa parecchio! Ma è questione di priorità.