Non pensate subito male! Nostante il titolo, di sesso ce n’è pochino. E’ il potere che abbonda…
A meno di due settimane dalle elezioni, il Presidente degli Stati Uniti viene accusato di aver compiuto atti di libidine su una minorenne. Lo scandalo del Sexygate sarebbe la condanna per il Presidente, che non avrebbe alcuna possibilità di vittoria. Che fare? Semplice: basta escogitare una guerra! Lo staff presidenziale convoca Conrad Brean (Robert De Niro), grande stratega della comunicazione, abilissimo nel manipolare i mass media quanto l’opinione pubblica, il quale riesce a distogliere l’attenzione dai peccati di letto del Presidente inventando una guerra tra gli Stati Uniti e l’Albania.
Ma le voci e le dichiarazioni devono avere poi il supporto di immagini. Occorrono riprese dell’Albania pericolosa e del nemico bombardato dal fuoco a stelle e strisce. Occorrono eroi e dispersi e caduti. Occorre una canzone che richiami subito alla mente la tragedia della guerra contro l’Albania, esattamente come “C’era un ragazzo” di Morandi richiama subito alla mente la guerra del Vietnam… Ed ecco allora intervenire il famoso produttore hollywoodiano Stanley Motts (Dustin Hoffman) che cura ogni dettaglio. E la finzione diventa reale mentre la realtà dell’abuso sessuale scompare completamente.
Ecco il potere. Il potere che permea tutto il film. Il potere della stampa, il potere della politica, il potere della finzione che supera ed annienta la realtà. Bello. Altamente consigliato.
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