lunedì 13 giugno 2016

Il killer arlecchino

Mi salva la salvia?
Resiste strenuamente, ma la lotta è impari e l'assedio prolungato la sta consumando in modo lento quanto, temo, inesorabile.
Non sto parlando di una cittadella in battaglia, ma della mia povera salvia che, sul terrazzo, è oggetto di attacchi impietosi da parte di minuscole mini-cicale verdi.
Riuscirà a sopravvivere? 
Forse. Grazie all'aiuto di provvidenziali quanto inaspettati alleati: le coccinelle.

Come potete vedere dalle immagini, però, non si tratta delle nostre "classiche" coccinelle europee - quelle rosse con i sette puntini neri - bensì delle coccinelle arlecchino, così chiamate proprio per la grande variabilità di colore delle elitre (le ali "dure" che ricoprono le ali vere e proprie).
Queste colorate coccinelle sono originarie dell'Asia e, proprio come molti altri animali d'importazione, rappresentano un grosso guaio per le popolazioni autoctone.
Nello specifico, la coccinella arlecchino è più grossa e più vorace della coccinella comune europea (la quale, a dispetto del nome, tanto comune non è più) e, fin dal suo stadio di larva, mangia tutto ciò che le capita a tiro: afidi e cocciniglie, naturalmente, ma anche moltissimi altri insetti e coleotteri, incluse le "cucine" europee.
Le quali, non a caso, sono divenute sempre più rare.
Una larva, a sinistra, ed un esemplare adulto, a destra
C'è chi, proprio come è avvenuto per le tartarughe orecchie gialle o lo scoiattolo grigio, è arrivato a proporre di eliminare questi animali, così da consentire il ritorno della coccinella nostrana, ma io, che mi creo problemi persino per ammazzare le zanzare, di certo non mi metto a dare la caccia alle coccinelle, men che meno se queste possono rappresentare una via di salvezza per le mie povere piantine aromatiche.
Così attendo, incuriosita ed anche un po' speranzosa, l'esito delle loro scorpacciate sulle piante del terrazzo e del giardino.
Si può parlare in questo caso di lotta biologica? Il dubbio, non vi nascondo, ce l'ho, perché questi animali non sono arrivati in Occidente di loro iniziativa, per così dire, ma importati negli USA a inizio '900 proprio per combattere in modo efficace e "naturale" gli afidi e lo stesso avvenne in Europa, quando negli anni '60 l'Ucraina iniziò a far ricorso alle coccinelle arcobaleno nelle proprie piantagioni e giardini. La loro diffusione, poi, non ha conosciuto ostacoli. 
E forse, oggi, non avrebbe neppure senso mettersi ad uccidere una ad una queste bestiole.
Io, di certo, non intendo farlo. 
Anzi, vi saluto con l'immagine di una nascita: quella di una coccinella arcobaleno che esce, finalmente esemplare adulto, dall'involucro di pupa.

4 commenti:

  1. Viviana, che bel post! Come sta andando la "guerra"? Io ancora non ho ricevuto notizie in merito al metodo più efficace per contrastare le cicaline sulla salvia. Sai che da me ci sono pochissime coccinelle arlecchino, per fortuna hanno ancora la predominanza quelle "comuni"! Il tuo post mi è stato di enorme utilità perchè mi hai risolto un mistero: recentemente ho trovato sui davanzali delle finestre alcune larve che non riuscivo a identificare... con le tue foto ho subito capito che si trattava di coccinelle e facendo ricerche ho appurato addirittura che si tratta della "coccinella gialla" (Psyllobora vigintiduopunctata)! Ah, la natura è proprio un libro affascinante da leggere ed esplorare ogni giorno di più!

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    1. Silvia, la "guerra" procede... La salvia resiste strenuamente e le coccinelle si danno un gran daffare, ma le cicaline non demordono.
      Sono contenta che da te ci siano ancora moltissime coccinelle europee, e sono lieta che le mie foto ti siano state utili, ma mi spiace che stiano facendo la loro comparsa le "coccinelle gialle": più grosse e molto più voraci, temo possano far strage delle nostrane nel volgere di poche generazioni.

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  2. Le coccinelle arlecchino, proprio non le conoscevo, qui dalle mie parti svolgono egregiamente il compito le Coccinelle 7-punctata, abbondanti e voraci, se vuoi ecco la loro avventura sui miei meloni:
    http://terre-basse.blogspot.it/2012/08/giovani-coccinelle.html
    Auguri alla tua salvia, vedrai che se la cava ;)

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    1. Vera, che fortunata che sei ad avere ancora le coccinelle "vere" a disposizione! Io qui non ne ho ancora vista neppure una... Temo proprio che le "cugine" asiatiche abbiano fatto strage.
      Molto bello il tuo post sulle coccinelle e grazie per gli auguri alla salvia.
      Ciao!

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